Recensione: IVAN GRAZIANI – “Per gli amici” [Traccia per traccia]
Aprire i cassetti della memoria e ritrovare il passato, il ricordo e in questo caso la musica. “Per gli amici” il disco postumo di Ivan Graziani è un ritrovamento di gioielli musicali che si pensava fossero sepolti dal tempo.
Otto canzoni ritrovate – grazie al lavoro della famiglia Graziani, prodotte dal figlio Filippo Graziani e distribuite dalla storica Numero 1 – che suonano attuali e contemporanee nonostante Ivan sia scomparso oltre venticinque anni fa.
Un disco che oltre a lasciarci una testimonianza viva di uno dei cantautori e musicisti che ha rivoluzionato il modo di intendere la musica d’autore e il rock italiano ci lascia anche una visione musicale pulita, pura e lontana da logiche da business.
Un regalo per tutti gli appassionati della musica italiana e un’occasione per conoscere un musicista incredibile che ci ha lasciato troppo presto e deve essere riscoperto e riapprezzato!
TRACCIA PER TRACCIA
Una donna. Brano che riflette uno dei temi preferiti dall’artista: il rapporto uomo/donna che in questo caso viene analizzato nel corso del tempo con una ironia discreta ma feroce (“Ti prendi a schiaffi nello specchio/ poi urli forte sono un cretino/ ma andiamo a giocare a biliardino”). La vita di coppia, si sa, non è facile. Si tratta di piccoli quadretti che Ivan coglie guardando le persone intorno a sé con uno sguardo antropologico e impietoso, ma anche divertito.
La rabbia. Un brano che cita anche il figlio Filippo: “Filippo è un bambino con le lacrime in tasca/ E ha un velo leggero di tristezza nel cuore/ Adesso non sa ma imparerà che cos’è quella rabbia ha dentro di sé”. Per poi aggiungere “Soli uniti saldati come sabbia mare cielo/ incatenati a una vita che non vuoi con la rabbia che è dentro di noi”. Un padre che si preoccupa per il futuro che aspetta il proprio figlio, consapevole che rabbia e disillusione fanno parte del percorso inevitabile che la vita offre a tutti. Un pezzo dolce e amaro che è destinato a diventare un classico.
L’italianina. Un gioco di specchi, una donna o forse una metafora del nostro paese: “Cosa le daresti all’Italianina/ Cosa le daresti per accontentarla/ Io le comprerei una camicina/ Che dal vento possa ripararla” ispirata da una antica canzone Algherese.
La canzone dei marinai – anticipata in una versione diversa nell’ultimo album di Colapesce Dimartino – che si apre proprio con la visione del mare ed è un brano che parla della vita di chi sta in mare, di lontananza e di nostalgia con un ritornello che riproduce il canto dei marinai quando ritirano le reti.
Tv. Ritorna la satira con una delle canzoni più caustiche del disco che, non a caso, si intitola Tv: “Non ha sapore e non ti dà dolore /Il grande circo dei mostri visti alla Tv solo e sempre in Tv / Che ti ipnotizzeranno e tu/ Vedrai, vedrai, vedrai gente che non sai”. E quei mostri ci sono ancora e, anzi, fanno ancora più paura.
Miley. La “rosa nera di Napoli”? Una canzone piena di sensualità irriverente “le tue battute sui nordici/ che non sanno fare l’amore” e che, ancora una volta, si apre su uno scorcio di mare e di nostalgia “Sei fuggita tra i vicoli/ non ti vedrò mai più”.
Ti sorprenderò. E‘ un brano visionario e sognante: “Ho fatto un sogno grande guardavo dalla collina/ Bruciare la città con tutti i suoi assurdi perché/ Oh allora dimmi che mistero è”. Un brano sulla necessità del cambiamento: “Sono rinato nuovo come un bambino sì/ Niente più paure né incubi assurdi avrò/ io ti sorprenderò”.
Per gli amici. Il pezzo più rock del disco con l’inconfondibile marchio di Ivan Graziani: un omaggio alla musica e all’amicizia (“Una Gibson solid body per gli amici suonerò”), uno sberleffo a tutti (“uno sponsor al campione/ e una vittoria ci sarà/ chissà”) ma prima di tutto a se stesso (“a me una patente da buffone/ e una corda buona quando mi si rompe il mi”) con quel famoso “po po po” di Lugano addio (sia pure diverso) che l’ha reso famoso, in una citazione assolutamente voluta e irriverente: “E adesso faccio un giuramento magari perdessi la pennetta per suonare / Che mi venisse un raffreddore se ora e sempre / Per gli amici miei non suonerò”.
SCORE TRACCIA PER TRACCIA: Voto 7,50
Una donna – Voto 7,50
La rabbia – Voto 7,50
L’Italianina – Voto 7,50
La canzone dei marinai – Voto 7,50
Tv – Voto 7,00
Miley – Voto 7,00
Ti sorprenderò – Voto 7,00
Per gli amici – Voto 7,50
DA ASCOLTARE SUBITO
Una donna – L’Italianina – Per gli amici
DA SKIPPARE SUBITO
Nessuna traccia …anzi è da risentire subito!
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
1973 – Desperation (come Rockleberry Roll)
1973 – La città che io vorrei
1974 – Tato Tomaso’s Guitars
1976 – Ballata per 4 stagioni
1977 – I lupi
1978 – Pigro
1979 – Agnese dolce Agnese
1980 – Viaggi e intemperie
1981 – Seni e coseni
1983 – Ivan Graziani
1984 – Nove
1986 – Piknic
1989 – Ivangarage
1991 – Cicli e tricicli
1994 – Malelingue
Album postumi
1999 – Per sempre Ivan
2024 – Ivan Graziani – Per gli amici