Recensione: J-AX – SurreAle
Fare rap a 50 anni è ridicolo? Assolutamente no, se ti chiami J-Ax!
Con SurreAle, il buon vecchio zio Ax riesce a raccontare, con la stessa tecnica e le stesse metriche che ci ha abituato ad ascoltare da ormai 30 anni, tutto quello che un uomo di 50 anni può provare.
L’insoddisfazione nel vedere come la società abbia fatto pochi passi avanti, la dipendenza da social network e le paure di un padre che vede crescere il proprio figlio sono solo alcuni dei temi trattati in questi nuovi 12 brani del rapper di Cologno.
J-Ax continua a fare rap a modo suo, unendo alle sue rime delle basi dalle sonorità rock e punk, che danno grinta anche a brani più delicati come “Voglio la mamma”.
“SurreAle” non è una semplice repack dell’album uscito l’anno scorso “ReAle” (recensione di ReAle), perché oltre a i 12 nuovi brani che compongono effettivamente un nuovo album, troviamo anche i pezzi di “J-Axonville”, l’album punk che Ax ha prodotto con lo youtuber, nonché suo chitarrista, Mark the Hammer nel periodo del primo lockdown. I due pubblicarono J-Axonville solo su SoundCloud, dando il link a degli amici che avevano il compito di girarlo a chi volevano. Dopo un anno J-Ax ha deciso di inserirlo dentro SurreAle permettendo a tutti di ascoltarlo. J-Axonville è un album punk, molto esplicito, fuori dalle grandi produzioni ma di forte impatto sia sonoro che di contenuto.
J-Ax ha fatto di nuovo il suo, facendo vedere che il rap si può fare anche a 50 anni, basta solo guardarsi dentro e raccontare le proprie emozioni.
Score: 8,00
Tre brani da ascoltare subito:
Amo l’odio – Un Tera di Felicità (feat. Ermal Meta) – Old Punk
Tracklist:
Discografia:
2006 – Di sana pianta
2009 – Rap n’ Roll
2009 – Deca Dance
2011 – Meglio prima (?)
2015 – Il bello d’esser brutti
2017 – Comunisti col Rolex (con Fedez)
2020 – ReAle
2021 – SurreAle
Video:
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