Recensione: JAKE LA FURIA – “Ferro del mestiere”
Jake è real. Non c’è dubbio e, in questo “Ferro del mestiere” non si lascia accecare dai tanti abbagli e facili compromessi del mercato. Un disco che è un racconto della nuda verità, quella del rapper e delle strade della sua Milano.
11 brani che hanno come filo conduttore i ricordi e le storie di strada con le sue mille contradizioni, i suoi sogni, le rivalse e i suoi codici.
Non c’è spazio per i sogni quando sei real, quando vivi senza mezze misure e scappare non è un’alternativa. La strada, la vita che non fa sconti, zero edulcoranti. Artefici del proprio destino fino alla fine, perché salvezza è solo una parola e non è presente nel tuo vocabolario.
Per l’occasione, Jake ha adunato diverse generazioni del rap italiano e non solo, chiamando al suo fianco produttori e artisti tra i più noti e interessanti della scena urban.
Colleghi da una vita, amici di vecchia data, artisti e producer del calibro di: LAZZA, EMIS KILLA, PAKY, 8BLEVRAI, INOKI, ANA MENA, NOYZ NARCOS, YUNG SNAPP, BIG FISH, 2ND ROOF, DON JOE, DRILLIONAIRE, DJ SHOCCA, MACE, ITACA e THE NIGHT SKINNY.
Jake riesce alla perfezione a passare dall’old style di brani come Yeah o Caramelle da uno sconosciuto a pezzi con tiro più moderno e trap come Jumpman fino ad arrivare al confine del pop come nel caso di Senza niente da dire o alla Dogo-style come La cosa giusta.
Particolare è la sperimentazione in L’amore e la violenza l’ennesima contemporaneità stilistica di Jake.
Il vero “Ferro del mestiere” di Jake è la sua capacità narrative e la sua potenza nel fare rap!
SCORE: 7,00
DA ASCOLTARE SUBITO
Yeah -L’amore e la violenza – La cosa giusta
DA SKIPPARE SUBITO
Indiani e cowboy – Senza niente da dire –
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
2013 – Musica commerciale
2016 – Fuori da qui
2020 – 17 (con Emis Killa)
2022 – Ferro del mestiere