Recensione: JEFF BUCKLEY – Grace
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Venerdì 23 agosto 2019 saranno i 25 anni dall’uscita dell’immortale album di Jeff Buckley “Grace” .
Un disco intensissimo sia a livello lirico che musicale che metteva in mostra tutte le qualità di un artista visionario la cui voce, chitarra, stile di scrittura e capacità interpretative trascendevano tutte le categorie. Tra i brano del disco indimenticabile è la versione di “Hallelujah” di Leonard Cohen, un capolavoro indiscusso della storia della musica.
“Grace” sarà l’unico album in studio completo di Jeff prima che la sua vita e la sua carriera si concludessero tragicamente con la sua morte a Memphis il 29 maggio 1997.
In occasione dell’anniversario la Columbia/Legacy pubblica quattro live completi: Live At Wetlands, New York, NY, 16/8/94, Live From Seattle, WA, 7 maggio 1995, Cabaret Metro, Chicago, Illinois, 13 maggio 1995 e, per la prima volta nella sua interezza, Live at Columbia Records Radio Hour (uno speciale registrato il 4 giugno 1995 ai Sony Music Studios di New York City). La maggior parte di queste registrazioni di concerti dal vivo è del tutto inedita.
Inoltre, a partire dal 23 agosto, tre brani classici di Jeff Buckley – Grace (Legacy Edition), Sketches for My Sweetheart the Drunk e Mystery White Boy – verranno pubblicati in digitale in versione extended (originariamente disponibili solo per i prodotti internazionali).
Infinito .
Voto: 9,00
(Agosto 1997)
Track list:
Mojo Pin
Grace
Last Goodbye
Lilac Wine
So Real
Hallelujah
Lover, You Should’ve Come Over
Corpus Christi Carol
Eternal Life
Dream Brother
Discografia:
1994 – Grace
1998 – Sketches for My Sweetheart the Drunk
2016 – You and I
Video:
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