Recensione: JOHN MAYER – “Sob Rock”
John Mayer ci vuole accompagnare negli anni ottanta e come colonna sonora realizza un disco che suona easy listening alla perfezione.
Il proclamo arriva subito dal visual della copertina che sembra essere preso da qualche archivio degli Steely Dan o ancora di più dalla locandina di American Gigolò.
Il disco, l’ottavo della sua discografia, è prodotto dall’artista stesso insieme a Don Was e registrato agli Henson Studios di Los Angeles e vede tra gli altri anche la partecipazione di Maren Morris, del percussionista Lenny Castro (Toto) e del tastierista Greg Phillinganes (Stevie Wonder, Eric Clapton, Michael Jackson, Toto).
Centro di “Sob Rock” sono i suoi inconfondibile riff di chitarra accompagnati da arrangiamenti perfetti e testi leggeri ma mai banali.
Ci fa piacere ascoltare nel 2021 del buon yatch rock tra Dire Straits, Toto, Eagles e dintorni, ma forse dopo un paio di canzoni ci annoiamo. Ecco Mayer ha un po’ questo effetto… va bene una canzone in radio ma un disco intero è senza dubbio troppo!
SCORE: 6,75
DA ASCOLTARE SUBITO
Last Train Home – Wild Blue – Shot in the Dark
DA SKIPPARE SUBITO
Carry Me Away – Til the Right One Comes
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
2001 – Room for Squares
2003 – Heavier Things
2006 – Continuum
2009 – Battle Studies
2012 – Born and Raised
2013 – Paradise Valley
2017 – The Search for Everything
2021 – Sob Rock
VIDEO
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