Recensione: LUCIO CORSI – “Volevo essere un duro” [Traccia per traccia]
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Lucio Corsi continua a scrivere le sue favole e fantasie musicali con “Volevo essere un duro”.
Un disco che somiglia a un vecchio quaderno pieno di disegni a matita, fogli stropicciati e qualche ritaglio di giornale incollato con la colla vinilica. Un disco che si muove tra il reale e l’immaginario, tra storie di strada e sogni ad occhi aperti, con il passo leggero di chi sa che la verità, a volte, si trova più nei dettagli di una fiaba che nelle cronache del giorno.
Nove tracce che sono stanze di uno stesso palazzo, abitate da personaggi che sembrano usciti da un film di Wes Anderson: c’è Francis Delacroix, fotografo e amico, Rocco che suona il rock della scuola media, e un Re del rave, solitario e sfocato, perso in una notte di luci stroboscopiche. Corsi canta di loro con una scrittura che è insieme poetica e cinematografica, usando parole che sanno di marciapiedi e di cieli aperti, di lavatrici che girano ricordi e di capelli appesi come panni stesi.
L’apertura è affidata a “Tu sei il mattino”, un brano che scorre come un fiume, trascinandoci nel tempo che passa senza chiedere permesso. E poi c’è “Nel cuore della notte”, una ballata sull’amicizia che si allunga come un’autostrada silenziosa sotto la luna. E ovviamente “Volevo essere un duro”, la canzone che ha portato Lucio sul palco di Sanremo, facendolo arrivare secondo ma conquistando il Premio della Critica e, soprattutto, l’affetto di chi in lui vede un narratore diverso, fuori dal tempo eppure incredibilmente presente.
Musicalmente, il disco si muove tra rock e cantautorato. Tanti i riferimenti che vanno da Graziani a Gaetano, da Dalla a Bennato. Il tutto con arrangiamenti che sembrano rubati a una colonna sonora degli anni ‘70 e una produzione curata nei dettagli da Corsi, Tommaso Ottomano e Antonio Cupertino. Una miscela di nostalgia e freschezza, di melodie che si ricordano e di versi che si incastrano in testa come un ritornello lontano.
Un diario segreto che profuma di vinile, di musica suonata senza algoritmi e diavolerie varie e di vecchie fotografie, con un romanticismo sincero e un’anima ribelle che, alla fine, è esattamente ciò che lo rende speciale.
TRACCIA PER TRACCIA
“Tu sei il mattino” è una canzone d’amore non per il fatto che al suo interno viene narrata la storia di una prima volta, ma poiché dentro questa canzone c’è il tempo che scorre inesorabile, come la corrente di un fiume che ci tira sempre e solo da una parte.
“Sigarette” è una canzone che racconta un preciso momento della mia vita. Di questo strano periodo non aggiungerò altro, felice di tenermi per me tutto ciò che non ho aggiunto al testo di questa canzone.
“Volevo essere un duro” parla del fatto che spesso non si riesce a divenire ciò che si sognava e della difficoltà di stare in equilibrio su questa terra tonda.
“Francis Delacroix” è un mio amico di Volpiano, un fotografo, perciò un imprigionatore di voci e di rumori. Il bugiardo più autentico che abbia mai conosciuto. (La canzone è un talkin blues, contiene un sacco di parole, città, isole, situazioni ed allucinazioni)
Let There Be Rocko è il racconto sfrenato di un compagno delle medie. Mostruoso come solo a quell’età si riesce ad essere.
Il Re del rave è la descrizione di una sagoma romantica e sgangherata, una stella decadente nella notte. È una canzone macchina del tempo che mi riporta nei miei occhi di ragazzino, occhi capaci di rendere epiche anche le figure più luride, o di rendere sciatti gli Dei. È una divinità di provincia il Re del rave, è tornato in pista il Re del rave.
“Situazione complicata” è una canzone d’amore proprio perché tragicomica. La voce narrante è quella di un uomo ridicolo, ridicolo poiché possessore di un cuore ingarbugliato. Sogna e soffre, studia piani fallimentari, fugge alla perfezione, torna e finge.
“Questa vita” è una riflessione a due con il mio cervello. Un duello.
“Nel cuore della notte” è una canzone sull’amicizia. È una lunga coda di pianoforte sull’autostrada della luna.
DA ASCOLTARE SUBITO
Tu sei il mattino – Francis Delacroix – Nel cuore della notte
DA SKIPPARE SUBITO
Nulla. 31 minuti di pace e di serenità!
SCORE : Voto 7,50
Tu sei il mattino
Sigarette
Volevo essere un duro
Francis Delacroix
Let There Be Rocko
Il Re del rave
Situazione complicata
Questa vita
Nel cuore della notte
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
2017 – Bestiario Musicale
2020 – Cosa Faremo Da Grandi?
2025 – Volevo essere un duro