RECENSIONE: MAHMOOD – “Nei letti degli altri”
Mahmood ha alzato l’asticella. Lo si era percepito subito con Cocktail d’amore, brano sconnesso, strano, sperimentale, ma il cambio di marcia definitivo è arrivato con Tuta gold, la bomba sanremese, che lo ha proiettato in un altro campionato: il campionato internazionale.
Quello che si percepisce subito “Nei letti degli altri” sono i suoni e le atmosfere internazionali. Afro-beat, urban contemporaneo, baile funk, elettronica e pop c’è tutto il mondo di Mahmood. C’è il suo talento, la sua voglia di sperimentazione, il suo intimo e il suo introspettivo.
Poi le tracce. Si sentono tutti i viaggi all’estero di Alessandro, le sue influenze, il tocco dei producer d’eccellenza utilizzati (da Dardust a Michelangelo, da d.whale a Drast e Golden Years, da Madfingerz e Katoo a Lvnar, LUCASV, BGRZ e Francesco Fugazza).
Lo riascolto e aspetto tre tracce mancanti. Aveva spoilerato che ci sarebbero state tracce con feat. internazionali d’eccellenza. Probabilmente un colpo in canna per l’uscita del formato fisico e soprattutto per la partenza del suo tour europeo.
Sotto il profilo lirico “Nei letti degli altri” racconta l’universo di Mahmood fatto di emozioni, di sesso, di amore, di rapporti di luoghi, appunto di storie di letto.
Un microcosmo fatto di lenzuola e cuscini diventa una scenografia di vita, la metafora di una casa in cui potersi rifugiare, un posto sicuro in cui si sa che si può sempre far ritorno.
I letti, i letti degli altri centro concettuale del suo mondo. Letti vissuti con amici, con fidanzat*, con amanti. da solo.
Letti per piangere, per riflettere, per autoanalizzarsi, per tradire, per coccolare, per amare.
Tra i brani, tanti potenziali singoli, a partire dalla title track perfetta sintesi del disco che si sposa nel ritmo con la successiva Tutti contro tutti, un pezzo pieno di sentimento dai suoni super pop dove ritorna Michelangelo nella produzione, Michelangelo che produce anche la intensa Paradiso una sorta di evoluzione di Brividi realizzata con uno spettacolare Chiello e la certezza rap di Tedua.
Tra le collaborazioni italiane anche quella con Capo Plaza che mette il suo cantato nelle barre dell’afrobeat di Neve sulle Jordan.
Poi ci sono i ritmi brasiliani della intro dove compare Slim Soledad, c’è Bakugo un pezzo con un respiro elettronico e Stella Cadente, intima conclusione del disco.
Mahmood vola in alto. E’ maturo e pronto per saltare e ballare nel king side del pop internazionale!
SCORE TRACCIA PER TRACCIA: Voto 7,50
NLDA Intro (feat. Slim Soledad) – Voto 7,50
Tuta gold – Voto 8,00
Cocktail d’amore – Voto 7,00
Nei letti degli altri – Voto 8,00
Tutti contro tutti – Voto 7,50
Bakugo – Voto 7,25
Neve sulle Jordan (feat. Capo Plaza) – Voto 7,25
Nel tuo mare – Voto 7,00
Paradiso (feat. Chiello e Tedua) – Voto 8,00
Stella cadente Voto 7,00
DA ASCOLTARE SUBITO:
Tuta gold – Nei letti degli altri – Paradiso
DA SKIPPARE SUBITO:
E’ quasi impossibile skippare qualcosa…
TRACKLIST:
DISCOGRAFIA:
2019 – Gioventù bruciata
2021 – Ghettolimpo
2024 – Nei letti degli altri
VIDEO:
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