Recensione: MARCO MENGONI – “Materia (Terra)”
“Materia (Terra)” rappresenta il nuovo vestito di Marco Mengoni. Il primo di una trilogia, che racconta le diverse anime e attitudini sonore di Marco.
Un album che trasuda di soul, di R&B, ma anche di pop e di nuove sonorità.
Per lui è la “terra”, sono le radici, i ritmi e suoni che ha sempre ascoltato.
Atmosfere urban morbide, affusolate con i testi che raccontano di vita, di ricordi, di passioni, amori e di emozioni.
Marco entra nelle pieghe dell’animo e lo fa in modo elegante e raffinato.
Lo fa con una maturazione lirica e soprattutto vocale che lo porta a interpretare le varie ballad in modo molto soul e a volta quasi gospel, ma senza orpelli e eccessi scolastici.
L’esempio perfetto è Luce, brano dedicato alla madre, che commuove per il testo ma anche per l’impegno vocale che lo porta a sollevarsi da terra e viaggiare nella musica.
Tutto l’impianto sonoro poi è perfetto. Arrangiamenti e melodie curate nei minimi dettagli, ma anche attenzione ai nuovi suoni e alla contemporaneità, come nel caso di Mi Fiderò il brano con Madame.
Nove canzoni tutte suonate e due intro all’interno delle quali si muove con grande padronanza del suo strumento vocale, quasi rappresentasse la sua comfort zone ideale, quella nella quale è sempre tornato dopo sperimentazioni e viaggi sonori diversi.
Un disco onesto che rappresenta il Marco-Terra in modo chiaro e netto in questo momento della propria vita.
Una fotografia di quello che è adesso e di quello che è stato nel passato, ricordato e cantato.
SCORE: 7,25
DA ASCOLTARE SUBITO
Una canzone triste – Mi fiderò – Luce
DA SKIPPARE SUBITO
Nessuna… assolutamente nessuna!