Recensione: MEG – “Vesuvia”
Meg stupisce sempre. Io ogni volta che l’ascolto penso sia la gemella di origine vulcanica di Bjork.
Meg vede oltre e ancora una volta, con questo suo nuovo disco “Vesuvia”, miscela lo spirito partenopeo delle sue origini con le influenze sonore e i beat elettro internazionali.
Le 12 tracce del disco si sono stratificate mese dopo mese e poi, a causa della pandemia, sono rimaste a lungo protette in un magma incubatore fino al momento del risveglio, quando, come in un’eruzione vulcanica improvvisa, in una manciata di mesi hanno dato vita a VESUVIA: il magma ha assunto un’identità propria, definita e forte che ha nutrito e guidato MEG con tutta la sua irruenza e potenza.
Spesso siamo troppo impegnati per ricordarci che siamo stati chiamati su questa terra per la sacra danza della vita.
‘Vesuvia’ mi ricorda di danzare e di cercare di rendere la mia danza contagiosa.Sono cresciuta alle falde del Vesuvio, la sua sagoma è casa e sento il suo richiamo sempre, anche quando sono dall’altra parte del mondo. Lo sogno di notte in maniera ricorrente: sin da bambina sono ossessionata da lui, è una presenza imponente nella mia coscienza ed è parte indissolubile di me.
Ogni sua zolla, ginestra, sentiero, è come se fossero mia cellula, capello, ruga. È mia madre e mio padre.
Da quando ho aperto gli occhi lui è il mio imprinting.”.
Tra i brani c’è la sorellanze, quella di Aquila, pezzo spettacolare nei suoni che contiene i preziosi feat. di Elisa ed Emma.
Aquila racconta di sorellanza. Di quelle amiche-sorelle che sono fonte di ispirazione costante e ti sorreggono quando ne hai bisogno. Volevo cantarla insieme ad Elisa ed Emma per creare una sorta di triangolo magico: tre streghe buone che si incontrano intorno a un fuoco, in una foresta, e ballano, si raccontano, ridono, cantano, piangono, si guardano negli occhi e si riconoscono, pur essendo così diverse.
La voce di Elisa è aria, acqua, quella di Emma è roccia e fuoco.Insieme, le nostre voci diventano un unico coro in cui confluiscono tutti gli elementi, in cui gli opposti si completano, proprio come accade nelle amicizie più indissolubili e vere.”.
C’è Non ti nascondere una vera e propria poesia esistenziale, un elogio dell’unicità, Napolide drum and bass con il feat del talento hard neomelodic NZIRIA, FORTEFRAGILE, una celebrazione dell’affascinante natura umana che oscilla tra fragilità e tenacia, c’è Arco e Frecce feat. Altea, Alice, SANO e specchiopaura dei Thru Collected, un vero e proprio “stream of consciousness” in cui Meg ha immaginato di addentrarsi in una selva oscura e She’s calling me pezzo intimo di passione e pulsione dove alterna cantato in napoletano e in inglese ed ad accompagnarla c’è la talentuosa pianista francese Katia Labèque.
Meg per fare il lavoro si è fatta aiutare dai più visionari produttori della scena italica come Frenetik, Orang3, Fugazza, Suorcristona, Tommaso Colliva e David Chalmin.
“Vesuvia” è uno dei dischi più contemporanei e all’avanguardia della scena musicale italiana.
Una miscela elegante tra drum and bass, trip hop, elettronica e nuovi suoni.
Un vero e proprio alzare l’asticella.
SCORE: 8,00
DA ASCOLTARE SUBITO
Aquila – Arco e Frecce – Fortefragile
DA SKIPPARE SUBITO
Io non ho skippato nulla…
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
2004 – Meg
2008 – Psychodelice
2015 – Imperfezione
2022 – Vesuvia
VIDEO
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