Recensione: MINA FOSSATI – Mina Fossati
Ultimamente l’abbiamo vista in una foto pubblicata sui social dalla figlia Benedetta. Scorgere profilo di Mina che guarda la tv sul divano, è già di per sè un evento. Figuriamoci un nuovo disco. Figuriamoci questo disco, realizzato assieme ad un altro grandissimo assente della musica italiana, Ivano Fossati.
Mina Fossati è il disco dei grandi ritorni. E se Mina è stata davvero la ragione per convincere Fossati a interrompere il suo fortemente desiderato letargo musicale per tornare sulle scene, così racconta lui, allora le diciamo “grazie” due volte.
Mina Fossati è anche un viaggio: un dizionario illustrato dei generi musicali con due mostri sacri in veste di guide eccezionali, senza alcuna presunzione di grandezza. E’ un itinerario costellato di assoli e dialoghi attraverso i territori più cari a Mina, ma anche ricco di momenti in cui Fossati non si nega il capriccio di prevalere. L’equilibrio si mantiene senza sforzi: nessuno dei due regala niente all’altro, ognuno ha il proprio spazio, ma è proprio quando si riduce che viene fuori la vera grandezza di questo lavoro, suggellato peraltro dai fini arrangiamenti di Massimilano Pani.
I pezzi di Mina Fossati vivono anche da soli, ma insieme stanno meglio. “L’infinito di stelle” è la poesia che apre le danze nel nome di una speranza da coltivare nel presente, il filo conduttore dell’intero album. Segue “Farfalle”, scanzonata filastrocca che rispolvera il lato amabilmente ironico di Mina, un inno a prendere la vita con leggerezza. Tutt’altra atmosfera in “Ladro”, un brano r’n’b languido e profondo sulla forza di una donna che guarda avanti, a cui si legano “Come volano le nuvole”, “La guerra fredda” e “Luna diamante”, pezzo manifesto della grandezza interpretativa di Mina, a cui i maestosi archi di Celso Valli fanno da cornice.
Si chiude il primo tempo, e si riparte con “Tex Mex”, il singolo che ha anticipato l’uscita del disco, dal sinuoso ritmo latino, inarrestabile e trascinante. “Amore della domenica”, con i suoi interventi elettronici, e “L’amore è tutto qui” riportano l’attenzione sul momento presente, prima di approdare in Africa con “L’uomo perfetto”. “Niente meglio di noi due” sembra l’epilogo ideale – in chiave folk, per non farci mancare proprio nulla – di questo passo a due, che chiude il cerchio nello stesso modo in cui si è aperto: con la speranza. Per noi, che ci sia un “To be continued”.
Score: 8,00
Tre brani da ascoltare subito: Luna Diamante – Tex Mex – Niente Meglio di Noi Due
Quotes:
Tracklist:
- L’infinito di stelle
- Farfalle
- Ladro
- Come volano le nuvole
- La guerra fredda
- Luna diamante
- Tex-Mex
- Amore della domenica
- Meraviglioso è tutto qui
- L’uomo perfetto
- Niente meglio di noi due
Video: