Recensione: MINA – “Gassa d’amante”
Mina torna con “Gassa d’amante”, un nuovo album di inediti realizzato alla soglia dei suoi 85 anni. Un manifesto dedicato all’amore e soprattutto l’ennesima dimostrazione dell’amore che Mina ha per la musica.
Mina non ha nulla da dimostrare, ma continua nella sua avventura sonora mettendo in mostra tutta la sua inesauribile voglia di mettersi in gioco, di esplorare territori emotivi e musicali con il coraggio e con quella dose di curiosità di chi non si accontenta mai.
Il titolo, che richiama il nodo simbolo dei legami forti e indissolubili, è già una dichiarazione di intenti: un disco che indaga l’amore in tutte le sue sfaccettature, dalla passione travolgente al dolore della perdita, dalla speranza della rinascita alla malinconia dei ricordi. Mina non interpreta queste emozioni: le vive, le trasforma, le rende universali.
Le dieci tracce che compongono l’album hanno ognuna un’anima precisa.
Il primo singolo di lancio Buttalo via, firmato da Francesco Gabbani, è un invito a liberarsi del superfluo per lasciare spazio a ciò che conta davvero, mentre Senza farmi male, scritta da Elisa, è un delicato sussurro che affronta le fragilità dell’amore con rara poesia. Mina riprende anche Non smetto di aspettarti di Fabio Concato (uscita nel 2016), donandole una nuova profondità, e brani come Dispersa o Amami e basta (le batterie sembrano prese pari pari da I Know There’s Something Going On di Frida) mettono in risalto la sua capacità di raccontare con autenticità ogni sfumatura dell’esperienza umana.
Un capitolo speciale è rappresentato da L’amore vero, già inserito nella colonna sonora del film Diamanti di Ferzan Ozpetek, dove Mina si muove tra emozione e drammaticità con una raffinatezza che solo lei può raggiungere. Ogni brano è una dimostrazione di quanto l’artista abbia saputo mantenere intatta la freschezza del suo strumento vocale, perfezionandolo con una maturità che non appesantisce, ma arricchisce.
L’aspetto musicale, curato con attenzione maniacale, unisce arrangiamenti orchestrali eleganti e jazzy a una produzione che esalta la voce senza soffocarla. L’esperienza di Massimiliano Pani è palpabile: ogni scelta sembra servire a un unico obiettivo, quello di mettere Mina al centro, in una dimensione intima e senza filtri.
Se proprio devo trovare qualcosa che non mi ha convinto sono le chitarre rock di È così che funziona, e anche tutta la struttura del brano che mi ricorda in qualcosa Importante è finire ma senza pathos e essenza.
Ciliegina sulla torta è invece la copertina del disco. Come il solito Mina usa la sua immagine per rappresentare. Il suo volto questa volta è sulla prua di una nave in acque calme, un’immagine creata da Mauro Balletti che sintetizza il viaggio dell’artista, sempre in equilibrio tra il controllo e l’abbandono, tra la forza e la delicatezza.
“Gassa d’amante” non è solo un disco: è un gesto artistico di rara intensità, un filo che lega il passato, il presente e il futuro della musica italiana.
Sempre enorme!
SCORE: 8,00
Non smetto di aspettarti – Voto 8,00
Dispersa – Voto 8,00
Per dirti t’amo – Voto 8,00
Amami e basta – Voto 7,00
Senza farmi male – Voto 7,50
Il cuore si sbaglia – Voto 7,00
È così che funziona – Voto 6,50
Buttalo via – Voto 7,50
L’amore vero – Voto 8,00
Non ti lascerò – Voto 7,00
DA ASCOLTARE SUBITO
Non smetto di aspettarti – Per dirti t’amo – L’amore vero
DA SKIPPARE SUBITO
42 minuti di eleganza e classe. Mina non si skippa mai!!!