Recensione: NIGHTMARES ON WAX – “Shout Out! To Freedom…”

Indicazioni per l’ascolto: cosa super figa per palati fini. Astenersi consumatori distratti dal play facile. Nightmares on Wax, ovvero la creatura sonora di George Evelyn, è senza dubbio il mio migliori incubo …

Evelyn è un personaggio che plasma scenari sonori. Da oltre trent’anni in prima linea nelle avanguardie musicali ha miscelato e contaminato tutto nella sua musica: jazz, hip-hop, techno, dub, funk, house, soul, techno e sogni cosmici. 

Ho suonato senza sosta per 10 anni. E quell’esperienza è stata bellissima, ma mi ha anche svuotato emotivamente.
Come creativo metti sempre in discussione tutto. Quindi avere il tempo e lo spazio per riflettere (Il lockdown) ha significato che potevo fare un vero e proprio tuffo profondo in un nuovo mondo. Un viaggio per tornare in me stesso e rendermi conto di essere a casa con mia moglie e mia figlia e di non esserci mai stato per davvero come si deve. È come se mi fossi appena risvegliato”.

Mi sento come se fossi stato liberato da qualcosa e ora sto mutando e diventando quello che sono veramente.

La sua introspezione e continua ricerca la si vede e soprattutto la si sente e percepisce in tutte queste quindici tracce.
Poco meno di un’ora di atmosfere che abbracciano l’elettronica elegante, il jazz fluido, l’hip-hop virtuoso. 

Per questo suo nuovo progetto, il nono della sua discografia,  si avvale di ospiti e collaborazioni.
Artisti del calibro di Shabaka Hutchings, Haile Supreme, Mara TK, Sabrina Mahfouz. Greentea Peng, OSHUN e Pip Millett sono tutti presenti.

Un sorta di League dell’underground avanguardistico inglese. Il background Uk più creativo e talentuoso. 

Un disco che è profondo anche nella sua concettualità. 

Questo disco è arrivato durante un periodo di profondo cambiamento nella mia vita. Ha adottato uno stile di vita più sano che mi ha portato a una lucidità che era stata offuscata dalla vita on the road che ho fatto per così tanto tempo. Un cambiamento legato anche dalla paura del cancro che mi era stato diagnosticato.
Ho ancora luce per brillare. Quindi c’è un elemento alla base di “Shout Out! To Freedom” è molto, molto personale per me.
Questo disco è probabilmente il disco più profondo che ho scritto”.

C’è tutto il suo mondo: c’è la raffinatezza sonora (Imagineering, Own Me), c’è il funk (Miami80 e Widyabad), c’è il soundsystem dei club (Breathe In), c’è del buon di rocksteady vecchio stile (Creator SOS e Wikid Satellites), c’è ricerca e complessità jazzy (3D Warrior e Wonder), c’è perfino un retro gusto bossa (Isolated) e ovviamente un sacco di echi dub dappertutto. 

L’ennesimo viaggio nel cosmo per librare il proprio fluido in massima libertà sonora e raggiungere un’altra dimensione… 

SCORE: 8,00

DA ASCOLTARE SUBITO

Imagineering – Wikid Satellites – Isolated

DA SKIPPARE SUBITO

Assolutamente nulla… scorre e lasciamolo scorrere…