Recensione: NOEMI -“Nostalgia” [Traccia per traccia]
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Noemi, in oltre quindici anni di carriera, ha attraversato molte trasformazioni. Nuovi percorsi, nuove direzioni, salite e discese, successi e momenti più complessi.
Punto fermo della sua produzione è sempre stata la sua voce inconfondibile e graffiante capace sempre di emozionare e coinvolgere. Con “Nostalgia”, Noemi intraprende un nuovo cammino artistico, mettendo il suo timbro avvolgente al servizio di un pop contemporaneo arricchito da contaminazioni e sfumature emotive.
Il suo settimo album in studio oscilla tra riflessione introspettiva e una dimensione sonora che abbraccia blues, cantautorato ed elettronica, tracciando una sua nuova geografia musicale personale e stratificata.
La nostalgia evocata nel titolo non è un rimpianto, ma una memoria calda come una passeggiata in riva al mare.
Un sentimento che illumina il presente attraverso il filtro dell’esperienza. Il concept dell’album si sviluppa lungo questo filo conduttore, supportato da una produzione che alterna ballad avvolgenti a brani più ritmati. Collaborando con autori e produttori di primo piano, Noemi rifinisce un progetto che la colloca in una dimensione musicale più attuale, senza rinnegare l’identità vocale che l’ha resa riconoscibile.
“Se t’innamori muori”, presentato a Sanremo 2025, è l’emblema di questa transizione: un brano che gioca con il dualismo tra passione e vulnerabilità, tra desiderio e perdita di sé, con un’estetica sonora che richiama la nuova scuola del pop d’autore italiano. La scrittura di Mahmood e Blanco, unita alla produzione di Michelangelo, incornicia il pezzo in una veste essenziale e incisiva, esaltando l’interpretazione intensa della cantante.
Altri momenti significativi dell’album emergono in “Nostalgia” (feat. Neffa), dove il dialogo tra presente e passato si sviluppa su una base dal sapore soul. Tuttavia, il cantato di Neffa non sembra convincere appieno rispetto alla vocalità di Noemi. “Bosco Verticale” (feat. Carl Brave) spinge la cantante verso sonorità più urbane, lasciando spazio a una narrazione cruda e diretta. “Tutto il resto è noia”, con la partecipazione di Tony Effe, si avventura in territori inediti per l’artista, cercando un equilibrio tra immediatezza e profondità emotiva.
L’impianto testuale dell’album si dimostra coerente nel raccontare un percorso di crescita, pur senza sempre trovare soluzioni melodiche particolarmente innovative. La produzione lavora su stratificazioni raffinate, ma talvolta rischia di incanalarsi in formule già esplorate, senza osare fino in fondo.
Un album leggero e piacevole, arricchito da momenti intensi e emozionanti che ci restituisce un’artista con la “A” maiuscola nella scena musicale italiana.
TRACCIA PER TRACCIA
Se t’innamori muori
[Scritto da Alessandro Mahmoud, Riccardo Fabbriconi, Michele Zocca / Composto da Michele Zocca, Alessandro Mahmoud, Riccardo Fabbriconi / Prodotto da Michelangelo / Archi registrati presso Budapest Scoring Orchestra diretta da Peter Illenyi]
Il brano, in gara alla 75esima edizione del Festival di Sanremo, riflette sui sacrifici e le scelte legate all’innamoramento. Il brano racconta la difficoltà di fidarsi dell’altro e la vulnerabilità che ne deriva, paragonando l’innamoramento a una “piccola morte” interiore, serena e totale. L’amore, più forte di paure e insicurezze, non si limita alle relazioni romantiche ma include anche la maternità, massima espressione di affetto incondizionato.
Tutto il resto è noia (feat. Tony Effe)
[Scritto da Franco Califano / Composto da Francesco Del Giudice / Prodotto da Enzo Campagnoli, Drillionaire]
La cover di “Tutto il resto è noia” è la perfetta espressione di nostalgia unita alla romanità; c’è tutta la poesia nata dalle realtà più complesse raccontata con la schiettezza e semplicità tipiche del cantautore romano.
La fine
[Scritto da Lorenzo Urciullo, Jacopo Ettorre / Composto da Francesco Catitti, Jacopo Ettorre, Lorenzo Urciullo / Prodotto da Katoo]
“La fine” è un brano, che vede Colapesce tra gli autori, dalle sonorità leggere e anni ‘70 ma dal testo molto poetico in cui i ricordi si fondono all’immaginario di natura tipico del cantautore.
Nostalgia (feat. Neffa)
[Scritto da Giovanni Pellino / Composto da Taketo Gohara, Giovanni Pellino / Prodotto da Taketo Gohara / Batteria suonata da Niccolò Fornabaio / Basso suonato da Giuseppe La Grutta / Pianoforte e synth suonati da Mirko Maria Matera / Chitarre suonate da Lorenzo Fornabaio / Organi e vibrafono suonato da Alberto Bazzoli / Synth e percussioni suonati da Taketo Gohara / Arrangiamento e direzione Tellus Orchestra Stefano Nanni]
In “Nostalgia” torna la collaborazione con Neffa, già apparso tra gli autori di altri brani della cantautrice, che affianca Noemi aggiungendo di sfumatura alla title track del disco.
Centomila notti
[Scritto da Veronica Scopelliti, Davide Simonetta, Ginevra Lubrano, Riccardo Schiara / Composto da Davide Simonetta, Ginevra Lubrano, Riccardo Schiara / Prodotto da DAV, vvenice]
Frutto della collaborazione con Ginevra e Arashi, “Centomila notti” è un brano uptempo con lo sguardo rivolto verso il futuro e nuove prospettive, lasciando andare il passato e le incertezze.
Luna bugiarda
[Scritto da Edwyn Roberts, Stefano Marletta, Michele Zocca / Composto da Edwyn Roberts, Stefano Marletta, Michele Zocca / Prodotto da Michelangelo, Edwyn Roberts]
“Luna bugiarda” è una traccia dalle sonorità soul e r&b, un racconto disilluso che riecheggia ricordi di un passato e un tempo colorato di speranze ormai lontano.
Notte inutile
[Scritto da: Veronica Scopelliti, Giorgio Poi, Pietro Paroletti / Composto da Pietro Paroletti / Prodotto da Golden Years]
L’incontro di Noemi con Giorgio Poi e Golden Years in “Notte Inutile” è la perfetta occasione per combinare le doti cantautorali multisfaccettate dei tre, in un brano acustico dalle sfumature delicate e sognanti.
Bosco verticale (feat. Carl Brave)
[Scritto da Carlo Coraggio, Veronica Scopelliti / Composto da Carlo Coraggio / Prodotto da Carl Brave]
Nella penultima traccia, Noemi ritrova l’amico di sempre Carl Brave. Il fortunato duo torna con una nuova sfumatura musicale in una ballad che mostra una vibrazione inedita raccontando le diverse dimensioni della relazione tra due persone, e della condivisione che sta alla base di tutto.
Parolaccia
[Scritto da Davide Simonetta, Riccardo Schiara, Paolo Antonacci, Alessandro Raina / Composto da Davide Simonetta, Riccardo Schiara, Paolo Antonacci, Alessandro Raina / Prodotto da Katoo]
Il brano che chiude l’album è un inno alla leggerezza e alla complicità, al superare i confini e al sapersi mettere sempre in discussione scoprendo nuovi lati di sé.
SCORE: 7,00
DA ASCOLTARE SUBITO
Se t’innamori muori – La fine – Parolaccia
DA SKIPPARE SUBITO
Un disco che scivola, si lascia ascoltare e alla fine vorresti riascoltarlo ancora…
TRACKLIST
Se t’innamori muori – Voto 7,00
Tutto il resto è noia (feat. tony effe) – Voto 6,50
La fine – Voto 7,00
Nostalgia (feat. neffa) – Voto 7,00
Centomila notti – Voto 7,00
Luna bugiarda – Voto 6,75
Notte inutile – Voto 6,75
Bosco verticale (feat. carl brave) – Voto 6,75
Parolaccia – Voto 7,00
DISCOGRAFIA
2009 – Sulla mia pelle
2011 – RossoNoemi
2014 – Made in London
2016 – Cuore d’artista
2018 – La luna
2021 – Metamorfosi
2025 – Nostalgia