Recensione – PAKY – “Salvatore”

Recensione – PAKY – “Salvatore”

Il territorio è importante. La città di origine, quella dove si vive, il quartiere, sono tutte fonte di ispirazione. Vincenzo Mattera, classe ’99, nato a Secondigliano (Napoli) e cresciuto a Rozzano (Milano) questo lo sa bene.

Secondigliano e Rozzano non sono poi così tanto lontani. Aree di cintura, una di Napoli e l’altra di Milano, sono veri e propri incubatori sociali.
Terre di confine, cosmopolite, al limite.

“Salvatore” è la vita di Pakartas (dal lituano “impiccato”) ovvero Paky.
Un disco tributo a suo zio Salvatore morto 4 anni fa in un incidente stradale. 
Un progetto che raccoglie tutto il dolore, la rabbia, l’odio e la voglia di rivalsa che ha provato e che sta provando.

Diciassette tracce, sviluppate quasi come un concept album in cui oscillano “storie tristi e storie vere” suddivise in due metà: una parte più leggera, composta da banger – tra cui la hit Blauer che ha anticipato l’uscita del disco – che rappresenta il nucleo più goliardico e crudo della produzione di Paky, un’altra in cui ad emergere senza mezze misure sono le ferite e le cicatrici più profonde del giovane artista.

A fare da spartiacque tra le due diverse sezioni la title track Salvatore, in cui è Paky stesso a rivelare, con la disarmante trasparenza e onestà, il messaggio celato dietro alla struttura del disco: raccontare, attraverso il linguaggio della “verità sporca di male”, il percorso di vita che lo ha portato qui, oggi, una catena di eventi drammatici e perdite personali che lo hanno condotto alla scrittura e al suo primo disco, diviso tra le due estremità,

una in cui sono vivo, un’altra in cui non lo sono”.

Compagni di questo debutto alcuni tra i pesi massimi del panorama urban pop italiano: Marracash (in No Wallet) e Shiva (in Star) affiancano il rapper in due brani banger, Guè collabora nella traccia più conscious Vivi o Muori, Luchè e Mahmood danno il proprio contributo in Giorno del Giudizio, arricchendo e valorizzando il racconto della sua storia personale, e ancora un pezzo di Napoli con Geolier nella traccia Comandamenti.

Anche le produzioni sono top: Drillionaire, Sick Luke, Night Skinny, Andry The Hitmaker, 2nd Roof e Kermit. 

“Salvatore” è lo specchio dell’anima di Paky:  luce e buio, vita e morte.

 Un disco che alla fine l’ha redendo e l’ha salvato! 

SCORE: 7,00

DA ASCOLTARE SUBITO

No wallet – Vivi o Muori – Storie Tristi

DA SKIPPARE SUBITO

Da sentire tutto… 

TRACKLIST 

DISCOGRAFIA 

2022 – Salvatore

VIDEO

WEB & SOCIAL 

https://www.instagram.com/pakyglory

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