Recensione: POST MALONE – “Austin”
“Austin” è semplicemente il nome di battesimo di Post. Chiamare un disco con il proprio nome ha un valore rappresentativo una importante dichiarazione di intenti.
Austin vuole mostrare il suo essere, la sua essenza al di là di tutte le sovrastrutture costruite in questi anni.
Questo ulteriore cambiamento e maturazione artistica la si nota subito dall’approccio musicale del disco. Un album suonato, chitarristico, ricco di strumentazione classiche.
Forse l’essere diventato padre, la pandemia e la vita lo hanno cambiato. La sua prospettiva della vita è cambiata. Il vedere nero, oscuro, senza un futuro ha lasciato il posto a sprazzi di serenità, di speranza e di vita vera.
La sua trap si è sciolta e dissolta e al suo posto è emerso un approccio pop, quasi tinto di country.
Post è più vicino a The Weeknd, a Ed Sheeran, ai Coldplay o a Taylor Swift al maschile rispetto che al suo passato.
Non che in passato non ci fossero state indicazioni della sua attitudine strumentale, ma erano marginali e secondarie rispetto al suo stile sonoro.
In “Austin” c’è solo lui. Nessun feat. nessuna collaborazione. Lui punto e basta.
Dimenticato il suo approccio urban lo riconsidero come artista ex novo.
Brani come Socialite, Enough is enough, Texas tea o come Landmine sono forse inutili, altri come Hold my breath, Green thumb o la finale Laugh it off sono più esercizi di stile chitarristi che altro.
Alla fine non che il disco non mi sia piaciuto è solo che mi aspettavo – forse già lo presumevo ascoltando i singoli – qualcosa di diverso.
E comunque diciassette canzoni per un’oretta sono forse troppo.
Sarebbero bastate dieci canzoni per manifestare il nuovo Post o solo la sua immagine di oggi!
SCORE: 6,50
DA ASCOLTARE SUBITO
Something real -Sign me up – Speedometer
DA SKIPPARE SUBITO
Ho fatto fatica ad ascoltarlo tutto. Vanno bene certe canzoni ma troppo mi annoia.
TRACKLIST
Don’t understand
Something real
Chemical
Novacandy
Mourning
Too cool to die
Sign me up
Socialite
Overdrive
Speedometer
Hold my breath
Enough is enough
Texas tea
Buyer beware
Landmine
Green thumb
Laugh it off
DISCOGRAFIA
2016 – Stoney
2018 – Beerbongs & Bentleys
2019 – Hollywood’s Bleeding
2022 – Twelve Carat Toothache
2023 – Austin
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