Recensione: RED HOT CHILI PEPPERS – “Return of the Dream Canteen”

Recensione: RED HOT CHILI PEPPERS – “Return of the Dream Canteen”

Il troppo stroppia? Non esageriamo. Se c’è un esubero di creatività perché contenerla, dopotutto? Se poi ti chiami Red Hot Chili Peppers, può addirittura balzarti in testa un’idea.

Tipo mandare all’aria quell’usanza dell’attesa estenuante tra un disco e l’altro a cui ci siamo tristemente abituati – soprattutto con le band di un certo peso storico – e riversarla su due album da far uscire a breve distanza.  Perché no, se c’è una possibilità anche solo remota di duplicare un successo planetario come quello di “Blood Sugar Sex Magik”? Forse perché in ugual misura esiste il rischio di un altro “By The Way”? Possibile. Ma i Red Hot Chili Peppers se ne fregano di trionfi o fallimenti, di quello che il pubblico si aspetta o teme. Loro hanno voglia di suonare e lo fanno. Ed ecco quindi che “Return of The Dream Canteen” vede la luce dopo soli 6 mesi da “Unlimited Love”: un disco energico, entusiasta, in cui si avverte tutta la voglia di suonare dei quattro peperoncini.

Cosa c’è di nuovo? Il (ri)ritorno di Jack Frusciante, cosa che poi tanto nuova non è. Sembra ormai quasi rito rassicurante – segno che la band è viva – l’entra/esci/entra/esci del chitarrista più mobile della storia. E se ad un certo punto resta troppo, forse è segno che qualcosa non va. Quindi meglio che vada e che torni. Perché quando torna, si sente.

Questo è un disco dell’entusiasmo, del divertimento, della voglia di suonare e di esagerare. E’ un lavoro indubbiamente barocco ed eccessivo, che a volte sembra andare un po’ troppo “fuori pista” rispetto al tracciato originale, ma comunque il prodotto di una band che ha ancora qualcosa da dire e non si è stancata di essere sulla scena. “Return of the dream canteen” è un disco che non sposta di una virgola il lavoro ormai quarantennale dei quattro, non aggiunge nè toglie nulla eppure intrattiene egregiamente per 1 ora e 15 minuti. 

E forse ora Frusciante può di nuovo uscire di nuovo, basta che poi torni.

SCORE: 7,25

TRE BRANI DA ASCOLTARE SUBITO:

Tippa My Tongue – Eddie – Shot Me A Smile

TRE BRANI DA SKIPPARE SUBITO:

In The Snow – La La La La La La La – The Drummer

QUOTES:

Sailing the Sunset Strip, I’m a bit of a kingGranny would take a trip, I’ve been bending the stringsGot hammers in both my hands, such a delicate touchThey say I’m from Amsterdam, does that make me Dutch?
Please don’t remember me for what I did last night, ohPlease don’t remember meLord and childrenPlease don’t remember me, it’s only 1980It’s only 1983
Smoking the reefer, feeling my own lightMy brother’s a keeper, I married a TV wifeThe devil’s Camaro, parked in the high school lotA little sombrero ‘cause teacher was way too hot
Please don’t remember me for what I did last night, ohPlease don’t remember meListen Lord nowPlease don’t remember me, it’s only 1980It’s only 1983
Tell my love “But leave me never”Can’t complain about the weatherSnowing at the rainbow, have a ballCut my teeth down at the WhiskeyGTO’s tried to kiss meOne more song, they have seen it all
Please don’t remember me for what I did last night, ohPlease don’t remember meWhat’d I say Lord?Please don’t remember me, it’s only 1980It’s only 1983
Please don’t remember me for what I did with DavidYou know I’m talkin’ David LeeAm I ready?Please don’t remember me, for what I did last night, ohI guess I played a flying V

(Eddie)

TRACKLIST

DISCOGRAFIA

1984 – The Red Hot Chili Peppers
1985 – Freaky Styley
1987 – The Uplift Mofo Party Plan
1989 – Mother’s Milk
1991 – Blood Sugar Sex Magik
1995 – One Hot Minute
1999 – Californication
2002 – By the Way
2006 – Stadium Arcadium
2011 – I’m with You
2016 – The Getaway
2022 – Unlimited Love
2022 – Return of the Dream Canteen

VIDEO

WEB & SOCIAL

https://www.instagram.com/chilipeppers

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