Recensione: RENATO ZERO – “Autoritratto”
“Autoritratto” è una coccola per l’anima. Renato Zero ancora una volta, con il racconto, l’empatia e la gentilezza stilistica e musicale, ci porta nel suo universo e nel suo mondo.
L’ennesima pagina inedita della sua ricchissima produzione artistica e della ultracinquantennale carriera musicale. Tredici brani, tra cui anche qualche brano già sentito in versione live (Quel bellissimo niente, Fortunato, L’avventuriero, Cuori liberi e Zero a Zero) che trovano per la prima volta la loro versione studio, per un’ora di buona musica pop italiana.
Tasselli del suo vissuto, dei suoi ricordi, dei suoi luoghi e del suo immutato desiderio di passione e libertà che si aprono con una cartolina d’amore, dedicata alla sua Roma e al suo fedele popolo di Zerofolli, e si chiudono con una filastrocca di Natale che è un messaggio di speranza per un domani migliore, che spazzi via le nebbie di guerre e odio. In mezzo, alcuni dei pezzi autobiografici più sinceri e feroci dell’artista, veri e propri inni alla vita, ma anche la sentita dedica ad un caro amico e il continuo confronto tra pubblico e privato di un Renato che ha deciso di sdoppiarsi dal 1966 fino ad oggi.
“AUTORITRATTO” è ancora una tessera di questo Zero-mosaico – racconta lo stesso Zero – ma questa volta sono io stesso a passarmi al setaccio.
Io a sentire il bisogno di guardarmi dentro, a valutare la mia resistenza. Verificando di quanta autonomia sono ancora dotato e di quanta pazienza il mio amato pubblico dispone. Grazie a quanti hanno avuto l’ardire di seguirmi, di comprendere la mia “scomoda” unicità, di aiutarmi a trasformare un’adolescenza difficile in una sfida davvero esaltante.
Restatemi accanto che io vi ancora: onestà e rispetto.
Anche musicalmente il disco è l’autoritratto dell’universo di Zero. Una cura incredibile nei suoni, negli arrangiamenti e nelle melodie in una perfetta esecuzione della musica pop italiana realizzata da una squadra di musicisti di primissimo livello. Musica che accompagna la voce e la narrazione di Zero che continua ad essere ammaliante. famigliare e riesce ancora a entrare nell’anima e nel cuore dei suoi estimatori.
Sempre immenso Renato!
SCORE: 7,00
DA ASCOLTARE SUBITO
Quel bellissimo niente – Fa che sia l’amore – Vita
DA SKIPPARE SUBITO
Lasciatevi coccolare da Renato, fidatevi non skippate nulla…
TRACKLIST
Quel bellissimo niente
Eccoci qui
L’avventuriero
Non ti cambierei
Fa che sia l’amore
Zero a Zero
Così tenace
L’eco
La ferita
Cuori liberi
Fortunato
Vita
Perennemente bianco
LA DISCOGRAFIA
1973 – No! Mamma, no!
1974 – Invenzioni
1976 – Trapezio
1977 – Zerofobia
1978 – Zerolandia
1979 – EroZero
1980 – Tregua
1981 – Artide Antartide
1982 – Via Tagliamento 1965/1970
1983 – Calore
1984 – Leoni si nasce
1984 – Identikit Zero
1986 – Soggetti smarriti
1987 – Zero
1989 – Voyeur
1991 – La coscienza di Zero
1993 – Passaporto per Fonòpoli
1993 – Quando non sei più di nessuno
1994 – L’imperfetto
1995 – Sulle tracce dell’imperfetto
1998 – Amore dopo amore
2000 – Tutti gli Zeri del mondo
2001 – La curva dell’angelo
2003 – Cattura
2005 – Il dono
2009 – Presente
2013 – Amo – Capitolo I
2013 – Amo – Capitolo II
2016 – Alt
2017 – Zerovskij – Solo per amore
2019 – Zero il folle
2020 – Zerosettanta
2023 – Autoritratto