Recensione: RÓISÍN MURPHY – “Róisín Machine”
Amo Róisín Murphy. L’ho sempre amata dai tempi dei Moloko. Amo la sua sensibilità creativa, amo la sua immagine, amo la sua musica. Con questi presupposti ho premuto il tasto play.
Quello che ho ascoltato è proprio quello che mi aspettavo dalla Sacerdotessa della Coolness!
“Róisín Machine” è il un disco da club. L’apice di una partnership durata anni tra Róisín e uno dei suoi più fidati collaboratori, Crooked Man aka DJ Parrot.
Brani potenti, che ti fanno immergere nella dimensione, ahimè ormai dimenticata di uno dei club dannati più cool del pianeta.
Canzoni che ti fanno muovere con il beat e ti ammaliano con la sua voce sexy e sensuale.
Ad aprire le danze Simulation, 8 minuti e mezzo di sound, come se i Daft Punk incontrassero Donna Summer di Love To Love You Baby.
In una sorta di sequenza mixata si passa a Kingdom Of Ends, brano che esplora liriche ed essenze mantenendo un mood e un cantato quasi alla Grace Jones.
Something More si insinua con la sua malinconia ed essenzialità e ti conduce fino alla sua anima. È un inno da fine serata, quando tutti alzano le mani al cielo e si abbracciano. Così la spiega Róisín:
La vedo come il canto del cigno in onore della vita che eravamo abituati a vivere, c’è molta spavalderia nel testo e il personaggio è una sorta di anti-eroe ma il desiderio indefinibile e la sensazione di arrivare a un punto morto sono cose che ci accomunano tutti al momento!”.
Con Shellfish Mademoiselle continuano le digressioni nel mondo della disco e dell’electropop. Incapable e We Got Together ci riportano a rilassarci nel privè e a goderci un drink.
E’ la legge di Murphy, la legge del dancefloor. Pezzo disco con linee di basso e chitarrine funky nella migliore tradizione Rodgers e Edwards.
Game Changer la vedo come un esercizio di stile elettrodance, mentre la successiva Narcissus è come se Kate Bush si fosse lanciata in discoteca.
Chiude il cerchio Jealousy. Anche qui si sentono reminiscenze alla Chic e il mood è sempre quello della mirroball che gira e irradia tutti, nonostante la pandemia e le preoccupazioni di questi tempi.
Lunga vita alla Sacerdotessa!!!
SCORE : 8,00
TRE BRANI DA ASCOLTARE SUBITO:
Simulation – Murphy’s Law – Murphy’s Law
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
Ruby Blue (2005)
Overpowered (2007)
Hairless Toys (2015)
Take Her Up to Monto (2016)
Róisín Machine (2020)
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