Recensione: SOFT CELL – “Non-Stop Erotic Cabaret”
Discostory essential: le interviste e le recensioni da rileggere … TASSATIVO
27 Novembre 1981. Esce il primo album in studio del gruppo inglese di Leeds dei Soft Cell. Un disco che segna lo spostamento di un confine e l’inizio di una nuova era del synth pop.
Peter Mark Almond e David Ball riscrivono le regole del gioco.
La loro musica è un condensato tossico e disinibito di istinti sessuali, suoni elettronici e liriche piene di ambigua sessualità e doppi sensi che scuotono la bigotta Inghilterra thatcheriana degli anni ottanta come non mai.
A dare manforte a tutto questo Marc Almond che con la sua voce teatrale, bellissima e ricca di gorgheggi ed orpelli vocali incanta e inquieta. Marc confeziona le sue litanie estreme sui suoni elettronici confezionati da Ball in una perfetta combustione da cabaret erotico.
In tutto questo tante hit indimenticabili che hanno segnato gli anni ottanta e, in qualche modo, hanno tracciato e aperto la strada a molte altre band.
E poi … trovatemi un disco che inizia con un suono incredibilmente potente come il synth di Ball di Frustation e poi segue con la hit senza tempo Tainted Love, una delle poche canzoni che basta una nota per capire che è lei!!!
Capolavoro di arte contemporanea!
SCORE: 10,00
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
Non-Stop Erotic Cabaret (1981)
Non Stop Ecstatic Dancing (1982)
The Art of Falling Apart (1983)
This Last Night in Sodom (1984)
Cruelty Without Beauty (2002, expanded reissue in 2020)
The Bedsit Tapes (2005)
I VIDEO
WEB & SOCIAL
https://www.softcell.co.uk
https://www.instagram.com/softcellhq
https://www.facebook.com/softcellband