Recensione: STEVEN WILSON – “The Overview”

Recensione: STEVEN WILSON – “The Overview”

Prima di immergersi nell’ascolto dell’ottavo album in studio di Steven Wilson, “The Overview”, occorre assimilare una serie di precauzioni che si configurano come indispensabili istruzioni all’uso.

L’esperienza, concepita come un percorso immersivo e quasi rituale, invita l’ascoltatore a lasciarsi guidare da una metodologia attenta e riflessiva.

La prima direttiva è quella di un ascolto in cuffie, in un contesto di assoluta quiete e con una mente pronta ad accogliere sfumature inedite. Questa modalità, conforme alla reputazione di Wilson quale produttore moderno per eccellenza, sottolinea il valore dell’esperienza audiofila. Le versioni spazialmente arricchite, in formato Atmos, costituiscono il veicolo attraverso cui l’opera si trasforma in un’esperienza sensoriale a tutto tondo, capace di rivelare intricati dettagli sonori.

La seconda è quello di dedicarsi del tempo: quarantadue minuti frammentati in due macro-sezioni – Objects Outlive Us e The Overview – che, sebbene strutturate in maniera continua, si articolano in quattordici segmenti simil-canzone. Questo intervallo, conciso e denso, si configura come un microcosmo temporale in cui il passaggio da una sezione all’altra è orchestrato con perizia, quasi a ricordare il flusso ininterrotto di un pensiero meditativo.

La terza è ultima è quello di ascoltarlo di notte, possibilmente guardando il cielo, un cielo stellato! 

Si tratta di un viaggio di 42 minuti basato sul cosiddetto ‘effetto panoramico’, secondo il quale gli astronauti che vedono la Terra dallo spazio subiscono un cambiamento cognitivo trasformativo, sperimentando spesso un apprezzamento e una percezione della bellezza travolgenti e un maggiore senso di connessione con le altre persone e con la Terra nel suo complesso. Tuttavia, non tutte le esperienze sono positive; alcuni vedono la Terra veramente per quello che è, insignificante e persa nella vastità dello spazio, e la razza umana come una specie in difficoltà. Come riflesso di ciò, l’album presenta immagini e storie della vita sulla Terra, sia buone che cattive”.

“The Overview” segna il ritorno di Steven Wilson a quella musica espansiva e progressiva che ha contribuito a ridefinire il genere, sia nelle sue opere soliste che nell’iconico percorso dei Porcupine Tree. I due brani principali dell’album si distinguono per la loro ambizione compositiva: ciascuno si sviluppa attraverso sezioni musicali distintive che fluiscono con continuità, costituendo un unicum narrativo e sonoro. La tavolozza musicale, che abbraccia elementi dall’elettronica scintillante al post-rock, si rivisita con la sobria eleganza di un prog contemporaneo, trasportando il genere nel cuore pulsante del panorama musicale attuale.

Nonostante l’idea iniziale di una registrazione solista, la versione definitiva di The Overview beneficia del contributo dei fidati collaboratori in studio: Craig Blundell alle percussioni, Adam Holzman alle tastiere e Randy McStine alle chitarre, la cui presenza è integrata in modo sapiente dalla penna di Andy Partridge degli XTC, che ha contribuito a plasmare la narrazione di Objects Outlive Us.

L’opera risulta così un crocevia di esperienze e influenze, richiamando in modo eloquente il bagaglio ultratrentennale di Wilson. Tra i richiami ai classici dei Porcupine Tree, alla narrazione enigmatica de The Raven That Refused To Sing, fino alle innovazioni elettroniche di The Future Bites e alla visione audio spaziale di The Harmony Codex del 2023, l’album si presenta come un mosaico articolato di riferimenti e innovazioni.

Degno di nota è anche il trattamento delle versioni in vinile, appositamente masterizzate a metà velocità da Miles Showell ad Abbey Road, un tributo all’arte analogica che esalta la ricchezza timbrica dell’opera. A completare il percorso sensoriale, il disco è accompagnato da un film realizzato da Miles Skarin, consueto collaboratore di Wilson, che arricchisce ulteriormente l’esperienza con una componente visiva di raffinata estetica.

The Overview non è soltanto un album: è un invito a intraprendere un viaggio sonoro che, attraverso termini ricercati e ostici, si propone di risvegliare riflessioni profonde sul rapporto tra l’essere umano e l’universo.

In un’epoca dove tutto è veloce e fruibile subito Steven Wilson si conferma innovatore architetto del tempo e del suono, capace di tessere connessioni inedite e di proporre un discorso musicale che è al contempo intellettuale e emozionante.

SCORE: 8,50

OBJECTS OUTLIVE US (23.17) 
No Monkey’s Paw
The Buddha Of The Modern Age
Objects: Meanwhile
The Cicerones
Ark
Cosmic Sons Of Toil
No Ghost On The Moor
Heat Death Of The Universe
 
THE OVERVIEW (18.27)
Perspective
A Beautiful Infinity I
Borrowed Atoms
A Beautiful Infinity II
Infinity Measured In Moments
Permanence

DA ASCOLTARE SUBITO

Objects: Meanwhile –  No Ghost On The Moor – Perspective

DA SKIPPARE SUBITO

Impossibile. Necessaria l’esperienza completa. 

TRACKLIST

DISCOGRAFIA

2008 – Insurgentes
2011 – Grace for Drowning
2013 – The Raven That Refused to Sing (And Other Stories)
2015 – Hand. Cannot. Erase.
2017 – To the Bone
2021 – The Future Bites
2023 – The Harmony Codex
2025 – The Overview

I VIDEO 

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