Recensione – STROMAE – “Multitude”
Una moltitudine di chiavi di lettura, una moltitudine di messaggi, una moltitudine di arte, una moltitudine di stili e una moltitudine di emozioni. È proprio questo il nuovo album di Stromae “MULTITUDE”.
Io sono grande, io contengo moltitudini, io sono di ogni colore e casta, di ogni rango e religione.
Stromae è una moltitudine, l’espressione massima della poliedricità artistica. Questa sua essenza la esprime in 12 tracce che ti avvolgono e ti portano nel suo mondo, nel nostro mondo fatto di relazioni, di difficoltà, di coraggio, di solitudine, di instabilità.
Il problema è la routine, quando i giorni si assomigliano
È la noia, finiremo insieme? scrive nel brano La Solassitude
“Multitude” arriva dopo un periodo di estrema difficoltà e sofferenza fisica, che ha costretto Stromae a rallentare drasticamente la sua vita e la produzione del disco per riposare mente e corpo. Questa pausa forzata dalla scena musicale e una vita più rilassata e più vicina alla famiglia hanno reso il lavoro in studio di nuovo entusiasmante e particolarmente ispirato.
Il suo difficile trascorso è diventato il nucleo di nuove canzoni. Lontano da qualsiasi autocommiserazione, Stromae ha approfittato di questo periodo della sua vita per identificarsi più intimamente e per osservare gli altri mettendosi nei panni dei personaggi per i quali vive una empatia che lo porta a raccontare e descrivere il loro stato d’animo.
Gli uomini instabili di “La Solassitude” e “Mon Amour”, il figlio della prostituta in “Fils de Joie” (singolo da oggi in programmazione radiofonica), i protagonisti depressi e suicidi di “Mauvaise Journée e “L’Enfer”, la coppia male assortita di “Pas Vraiment”, gli invisibili di “Santé”, le donne sofferenti di “Déclaration”.
Sotto il profilo musicale Stromae è un alchimista dei ritmi. Le sue mescolanze stilistiche lo portano a combinare rap, trap, afrobeat, dance, pop, il tutto espresso con testi francofoni ma senza intaccare la tradizione.
Nel suo nuovo album si possono ascoltare canzoni mongole, cumbia colombiana e musica tradizionale sahariana, segno del suo interesse per quello che si può solo chiamare “esotismo”. Il suo non è solo un interesse verso i costumi e tradizioni popolari, ma proprio la volontà di “avvicinarsi all’altro”.
Alla fine, Stromae è riuscito a confezionare dodici perle teatrali che hanno una ampiezza lirica necessaria per raggiungere temi e tematiche diverse e raccontare storie e scenari in modo sublime, toccante e musicale.
Sublime!
SCORE: 8,00
DA ASCOLTARE SUBITO
Invaincu – La Solassitude – Riez
DA SKIPPARE SUBITO
Assolutamente nulla!
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
2010 – Cheese
2013 – Racine carrée
2022 – Multitude
VIDEO
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