Recensione: SUBSONICA – “Mentale Strumentale”
Subsonica: esce “Mentale Strumentale”, un disco che ha già sedici anni.
Non è un album da ascoltare tutto d’un fiato. “Mentale strumentale” bisogna assaporarlo lentamente, introdurlo goccia a goccia, concedergli il tempo che ci vuole per l’assimilazione – e non è detto che avvenga-. Non c’è niente dei Subsonica di “Microchip Emozionale” o “Amorematico”. Con questi dischi, i Subsonica ci avevano detto detto tra le righe che se non potevi cantarli, almeno potevi ballarli. “Mentale Strumentale”, invece, non si canta e non si balla, ha una funzione riempitiva del tempo, dello spazio e della mente, al limite tra Brian Eno e gli ultimissimi Radiohead. Eppure questo disco è stato registrato nel 2004, pochi anni dopo l’uscita di “Amorematico” e del live “Controllo del Livello di Rombo”. Il perché è presto detto: il divorzio con la vecchia casa discografica Mescal che dinanzi alla volontà della band di muoversi liberamente, rifiutò la pubblicazione del disco.
Riportandolo al momento della nascita, “Mentale strumentale” doveva suonare come una perfetta rivolta stilistica: un lavoro poco commerciale e decisamente lontano dai precedenti. Per sancire la ritrovata e necessaria libertà dei Subsonica serviva una rottura drastica, radicale, a tratti indigesta. Ma nel 2004 quel disco non uscì, e fu sepolto da varie ed eventuali vicende di pause, progetti solisti, riedizioni, Sanremo e talent show.
Quella navicella dei Subsonica riaccende i motori oggi, 16 anni dopo, con un viaggio spaziale che di interessante ha prima di tutto i titoli delle dieci tappe, alternandosi tra momenti elettronici duri e puri ed incursioni di respiro più acustico e rilassato (ma non rilassanti). Come se la navicella accelerasse e rallentasse il proprio passo per spiazzare l’ascoltatore e rendergli incomprensibile la traiettoria, prima del “Rientro in atmosfera”. “Mentale Strumentale” non è il disco dell’evasione e della distrazione, tutt’altro: è pura concentrazione, attenzione e analisi. O si accetta di esserne totalmente risucchiati – come in un buco nero, per rimanere in tema – o è meglio dare il turbo ai motori e tornare sulla terra, al sicuro. O quasi, visto che la sicurezza oggi è quanto di più labile e discutibile ci sia.
E a proposito dell’attuale situazione, parte delle vendite dell’album supporterà il progetto “Respira Torino” della Fondazione Caterina Farassino, per fornire gli ospedali di Torino e Asti di dispositivi medici durante l’emergenza sanitaria da Covid-19.
SCORE: 7,00
TRE BRANI DA ASCOLTARE SUBITO:
Artide 3 A.M. – Detriti nello Spazio – A Di Addio
TRACKLIST
1. Decollo – Voce Off
2. Cullati Dalla Tempesta
3. Artide 3 A.M.
4. A Nord Di Ogni Lontananza
5. Detriti Nello Spazio
6. A Di Addio
7. Tempesta Solare
8. Delitto Sulla Luna
9. Strumentale
10. Rientro In Atmosfera
DISCOGRAFIA
1997 – Subsonica
1999 – Microchip Emozionale
2002 – Amorematico
2003 – Controllo Del Livello di Rompo (live)
2005 – Terrestre
2006 – Terrestre Live e Varie Altre Disfunzioni (live)
2007 – L’Eclissi
2011 – Eden
2014 – Una Nave In Una Foresta
2015 – Una Nave In Una Foresta Dal Vivo (live)
2018 – 8
2019 – Microchip Temporale
2020 – Mentale Strumentale
WEB & SOCIAL
instagram.com/subsonicaofficial