Recensione: TAYLOR SWIFT – “The Tortured Poets Department”
“The Tortured Poets Department”, il nuovo monumenta album di Taylor Swift, è il disco pop perfetto? Mi sono fatto subito questa domanda appena ho iniziato ad ascoltare l’attesissimo album della indiscussa Regina globale della musica.
31 canzoni per oltre due ore (sono due ore se consideriamo anche l’appendice di “The Anthology”) di letteratura poetica Swiftiana. Ne potrei uscire devastato!
Quindi per cercare di risolvere questa domanda, resistere all’ascolto e trovare il bandolo della matassa dell’universo Swift mi sono affidato a due recensioni: quella di Rob Sheffield, penna di Rolling Stone Usa e quella di Laura Molloy, critica del britannico Nme.
Rob ha dato un bel 10 al disco di Taylor definendolo un nuovo “Instant Classic”.
Nella sua tesi recensiva scrive che i poeti vogliono l’amore solo se è tortura. E quando il poeta è Taylor Swift, devi sempre immaginare che l’amore e la tortura non siano mai a più di pochi versi di distanza.
Taylor è una leggenda come poeta e laureata del romanticismo adolescenziale. Rob prosegue esaltando Taylor e definendola l’autoproclamata “presidente del dipartimento dei poeti torturati”.
Laura non la pensa proprio come Rob. Prima di tutto è molto meno generosa nel ranking. Il suo voto è un tre stelle, un risicato sei politico.
Nel pezzo smonta traccia per traccia un po’ il liricismo di Tayor per arrivare alla conclusione finale che la cantante avrebbe potuto più e più volte fare meglio e che in risposta al suo “bisogno” di scrivere corrisponde un laconico nostro “non bisogno” ad ascoltarla.
E proprio dentro questo due estremi che forse esiste la verità di Taylor.
Un’artista incredibile che è riuscita, forse mai come prima, a creare non un impero ma una comunità mediatica di adepti fedelissimi, muovendosi solo con duro lavoro imprenditoriale, meticolosità e stimolando i sentimenti e l’empatia.
La classica ragazza della porta accanto, con la quale fare una serata e parlare della propria vita. Un modello raggiungibile che è arrivata al successo senza eccessi, senza cadute di stile, senza giocare su inutili ammiccamenti e soprattutto senza dover ricorrere a una sensualità esasperata.
Una costruzione perfetta di una ragazza come tante che sta crescendo ed entrando nell’età adulta e racconta di vita, di sentimenti e di storie passate e presenti, spesso tormentate, di storie finite, confuse, quelle che ti stringono il cuore.
Per esempio nella traccia di apertura “Fortnight” scrive:
All my mornings are Mondays stuck in an endless February
I took the miracle move-on drug, the effects were temporary
And I love you, it’s ruining my life
I love you, it’s ruining my life
I touched you for only a fortnight
I touched you, but I touched you
Sotto il profilo musica questo “The Tortured Poets Department” non suona fuori dagli standard Swiftiani.
Un suono intimo ma ricco di contemporaneità synth. I suoi dischi di base sono musicalmente quasi tutti uguali. Non c’è una grande diversità. Questo è il suo stile. Può piacere o annoiare ma questo è la sua forma sonora.
A conferma di tutto Taylor si affida ai suoi due angeli custodi creatori del suo successo: Jack Antonoff (che mette la sua firma in dieci canzoni) e Aaron Dessner (che ne firma addirittura quindici).
La cosa che mi ha sorpreso di più è che Taylor non è uscita dai suoi confini. E’ rimasta ancora una volta nella sua comfort zone.
Anche le due collaborazioni presentate nel disco, quella con Post Malone e quella con Florence and the Machine, non la proiettano verso una sperimentazione, piuttosto ingabbiano e fagocitano i feat. nel suo mondo.
Sui social Taylor scrive:
Il disco è un’antologia di opere inedite che riflettono eventi, opinioni e sentimenti di un momento fugace e fatalista, sensazionale e doloroso in egual misura.
Questo periodo della vita dell’autore è ormai concluso, il capitolo è stato chiuso. Non c’è nulla da vendicare, non ci sono conti da regolare una volta che le ferite si sono rimarginate.
E, riflettendoci meglio, un buon numero di esse si sono rivelate autoinflitte. Chi scrive è fermamente convinto che le nostre lacrime diventino sacre sotto forma di inchiostro su una pagina.
Una volta che abbiamo raccontato la nostra storia più triste, possiamo liberarcene.
Ho scritto così tante poesie tormentate negli ultimi due anni e volevo condividerle con voi, quindi ecco la seconda puntata di TTPD: The Anthology. 15 canzoni in più.
E ora la storia non è più mia… è tutta vostra.»
Alla fine è il disco pop perfetto?
Troppo lungo, troppa poesia-canzone, troppo tormento, troppo di tutto.
Sicuramente la penso come Rob che diventerà un instant classic con un infinito successo globale ma la penso anche come Laura che forse non c’era bisogno proprio di tutto ciò!
Bene. Il capitolo è chiuso. Storia raccontata è storia liberata…passiamo oltre e vediamo dove ci porterà la Regina Swift!
SCORE TRACCIA PER TRACCIA : Voto 7,00
Fortnight (feat. Post Malone) – Voto 7,50
The Tortured Poets Department -Voto 7,00
My Boy Only Breaks His Favorite Toys – Voto 6,50
Down Bad – Voto 6,50
So Long, London – Voto 6,00
But Daddy I Love Him – Voto 6,50
Fresh Out the Slammer – Voto 7,00
Florida!!! (feat. Florence and the Machine) – Voto 7,00
Guilty as Sin? – Voto 6,75
Who’s Afraid of Little Old Me? – Voto 6,50
I Can Fix Him (No Really I Can) – Voto 6,50
Loml Voto 6,75
I Can Do It with a Broken Heart – Voto 7,00
The Smallest Man Who Ever Lived Voto 6,75
The Alchemy – Voto 7,00
Clara Bow Voto 6,75
“THE TORTURED POETS DEPARTMENT: THE ANTHOLOGY”
The Black Dog – Voto 7,00
imgonnagetyouback Voto 6,50
The Albatross – Voto 6,75
Chloe or Sam or Sophia or Marcus – Voto 7,00
How Did It End? Voto 7,00
So High School – Voto 6,50
I Hate It Here – Voto 6,50
thanK you aIMee – Voto 6,00
I Look in People’s Windows Voto 7,00
The Prophecy – Voto 6,00
Cassandra – Voto 6,75
Peter – Voto 6,75
The Bolter – Voto 6,75
Robin – Voto 7,00
The Manuscript – Voto 7,00
I VOTI DEGLI ALTRI
Rolling Stone – Voto 10,00
The Indipendent – Voto 10.00
The Telegraph – Voto 8,00
The Guardian – Voto 8,00
Los Angeles Time: Voto 8,00
Nme – Voto 6,00
DA ASCOLTARE SUBITO
Fortnight (feat. Post Malone) – Fresh Out the Slammer – Florida!!!
DA SKIPPARE SUBITO
Due ascolti di fila forse sono impossibili!!!
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
2006 – Taylor Swift
2008 – Fearless
2010 – Speak Now
2012 – Red
2014 – 1989
2017 – Reputation
2019 – Lover
2020 – Folklore
2020 – Evermore
2022 – Midnights
2024 – The Tortured Poets Department
WEB & SOCIAL:
Sito ufficiale: http://www.taylorswift.com
Facebook: http://www.facebook.com/TaylorSwift
Twitter: http://www.twitter.com/taylorswift13
Instagram: http://www.instagram.com/taylorswift
bel disco !