Recensione: TEARS FOR FEARS – “The Tipping Point”

Recensione: TEARS FOR FEARS – “The Tipping Point”

Diciassette anni sono tanti. Quasi una vita. Che cosa porta due persone che in questi anni sono state lontane tra loro, spesso in disaccordo e in conflitto a tornare in studio e lavorare ancora insieme? 

Le risposte potrebbero viaggiare su due canali. Il primo romantico e nobile, ovvero la comune passione per la musica e la voglia di ricostruire un fantastico connubio artistico. Il secondo, invece cinico e utilitarista, è quella che un nuovo disco come un nuovo tour vuole dire soldi per i prossimi anni per coprire spese e mutui. 

La verità, come spesso accade, sta proprio nel mezzo e in questo caso sta nella musica e la musica di questo “The Tipping Point”, il nuovo album dei redivivi Tears For Fears, non è proprio male!

Dopo tre singoli che hanno anticipato l’uscita del disco ecco l’album. Dieci canzoni oneste che sono la perfetta continuazione del loro percorso sonoro iniziato negli anni Ottanta e interrotto bruscamente nel 1989 con la pubblicazione dell’ultimo disco che vedeva la coppia Roland Orzabal e Curt Smith insieme (successivamente Orzabal aveva pubblicato un paio di album con la firma della band ma senza tanto successo).
Nel 2004 i due si erano rimessi insieme per “Everybody Loves a Happy Ending” ma il nuovo tentativo non aveva portato granché fino adesso…

In questi anni la loro vita che ha segnato e anche colpito duro, come per Orzabal, la morte della moglie dopo una lunga battaglia contro la malattia.
Esperienze, dolori, cicatrici e riflessioni che si sentono tutte nell’impianto lirico dell’album. 

Come detto prima “The Tipping Point” è un album onesto e maturo che raccoglie l’eredita musicale della band e la trasferisce negli anni Venti.

Lo schema della loro musica è di base sempre quello del passato. Pop-rock adulto, raffinato e di buona fattura. Forse quello che manca è un po’ di vigore ed energia ma gli anni si fanno sentire e il disco è più una continuazione di “The Seeds of Love” piuttosto che di “Songs from the Big Chair”.

Un disco che racconta di ore buie ma anche di una ritrovata malinconia euforica, emozione e sentimento che è sempre stata la base di tutta la musica dei Tears For Fears. 

SCORE: 7,75

DA ASCOLTARE SUBITO

Break The Man – River Of Mercy – End Of The Night 

DA SKIPPARE SUBITO

Nulla. Il disco scorre benissimo dall’inizio alla fine! 

TRACKLIST

DISCOGRAFIA

1983 – The Hurting
1985 – Songs from the Big Chair
1989 – The Seeds of Love
1993 – Elemental
1995 – Raoul and the Kings of Spain
2004 – Everybody Loves a Happy Ending
2022 – The Tipping Point

I VIDEO 

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