Recensione: THE WHO – Who

Recensione: THE WHO – Who

Who lo amerete, oppure lo odierete, o addirittura lo eviterete. Consideriamo però un parametro fondamentale, prima di incorrere in giudizi, manifestazioni intellettualoidi di disappunto, sbuffi e sbadigli. Gli Who di oggi, per forza di cose, non possono essere quelli di My Generation.

(E menomale, aggiungo. Farebbe un po’ ridere) Primo motivo: era il 1967, quando uscì il primo disco. Adesso siamo nel 2019 e questo significa che sono passati 55 anni. Avete idea di quante cose cambino in mezzo secolo? Secondo motivo: se 55 anni sono passati da allora, vuol dire che gli Who all’epoca avevano circa vent’anni, e che oggi ne hanno una settantina. Avete idea della differenza tra un giovane degli anni Settanta e un signore attempato di oggi?  Quindi, prima di dire qualsiasi cosa, chiedetevi se riuscireste a farlo voi un disco del genere, a settant’anni suonati.

Questo album non è pane per nostalgici, ma per chi crede nella musica e gioisce per una band che ha ancora qualcosa da dire. Who dimostra che gli Who, per quanto ci riguarda, hanno  materiale a sufficienza per tenere un comizio non stop di una settimana. Ignari del tempo che passa, della pause, degli errori e dei momenti di perdizione in cui la musica diventa la scusa per smarrirsi e non la ragione per ritrovarsi, Who è un disco della nascita, non della rinascita. Per una volta lasciamo la storia – l’onorabile e indimenticabile storia – da parte, e parliamo degli Who come di una band che il 6 dicembre 2019 vede la luce per la prima volta.

E ora, messi a tacere i prevenuti, passiamo alla parte bella e lasciatevi dare un suggerimento: andate direttamente a “Break The News”, a mio avviso il brano più interessante di questo album: un folk così trascinante che vale il primo ascolto, quello del battesimo. Gli altri dieci brani non sono da meno. Puro rock dal risultato complessivo elegante, coerente, ricco di spirito, moderno e sicuro di sé. Il disco propone una formula chitarre, piano, archi e synth, ma come ha detto lo stesso Townshend: niente nostalgia né romanticismo. Solo Who, quelli di oggi.

Score:  8,00

Tre brani da ascoltare subito: Break The News – All This Music Must Fade – Hero Ground Zero

Quotes:  

(Yours is yours
What’s mine is mine
What’s yours is yours, and what’s mine is mine
What’s yours is yours, and what’s mine is mine)
I don’t care
I know you’re gonna hate this song
And that’s fair
We never really got along
It’s not new, not diverse
It won’t light up your parade
It’s just simple verse
All this music will fade
Just like the edge of a blade
All this music will fade
Just like the edge of a blade
I’m long gone
And I ain’t never coming back
What’s wrong?
I’ve never really quite gone bland
I’m not blue, I’m not pink
I’m just grey, I’m afraid
And it seems in a blink
All this music will fade
(All this music will fade)
Just like the edge of a blade
(Just like the edge of a blade)
All this music will fade
(All this music will fade)
Just like the edge of a blade
 
Tracklist (Deluxe Edition):
  1. All This Music Must Fade
  2. Ball And Chain
  3. I Don’t Wanna Get Wise
  4. Detour
  5. Beads On One String
  6. Hero Ground Zero
  7. Street Song
  8. I’ll Be Back
  9. Break The News
  10. Rockin’ In Rage
  11. She Rocked My World
  12. This Gun Will Missfire
  13. Got Nothing To Prove
  14. Danny And My Ponies

Discografia:

1965 – My Generation

1966 – A Quick One (la versione USA venne intitolata Happy Jack)

1967 – The Who Sell Out

1969 – Tommy

1971 – Who’s Next

1973 – Quadrophenia

1975 – The Who by Numbers

1978 – Who Are You

1981 – Face Dances

1982 – It’s Hard

2006 – Endless Wire

 

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