Recensione: ULTIMO – Colpa delle favole
Ultimo arriverà in vetta alla classifica degli album e riempirà l’Olimpico.
Ci arriverà senza fare firma copie inutili, ci arriverà nonostante abbia scazzato a Sanremo con i giornalisti, ci arriverà nonostante sia un personaggio senza filtri, uno che è allergico alle logiche del music business.
Niccolò e Ultimo non hanno ancora trovato un loro equilibrio e in questo “Colpa delle favole” si sente tutta questa dicotomia tra il ragazzo del parcheggio e la star del pop.
Sarà tutto colpa delle favole che lo hanno sempre illuso, come ammette lui stesso, colpa dei sogni realizzati troppo in fretta, in modo immediato senza avere il giusto tempo per metabolizzare cosa stesse succedendo.
“Mantenere quello che ho è il mio sogno. E’ molto più ambizioso che realizzare il sogno stesso”.
Tutto questo preambolo per dire che “Colpa delle favole” è un disco onesto.
Ultimo può piacere o non può piacere ma in questo disco continua a raccontarsi.
Si racconta con tutte le sue paure, le sue “ipocondrie”, le sue contraddizioni, la sua malinconia e tristezza, ma si racconta sempre in modo onesto, mai artefatto, mai falso.
Questo è Ultimo !
Score: 6,00
Tre brani da ascoltare subito: I Tuoi Particolari – Quando Fuori Piove – Rondini al guinzaglio –
Quotes:
Colpa delle favole
mi hanno sempre illuso un po’
quando fuori piove
perché il mondo mi ha deluso un po’
Colpa della musica
mi ha reso gli occhi amari un po’
guardo fuori il sole
e mi chiudo in un respiro
Sai mi chiedo troppo spesso
dove va a finire un fiore
quando corri dentro a un prato
e non ti servono parole
MI CHIEDEVO TU COME STAI
È UN PO’ CHE NON TI SENTO ORMAI
VORREI PORTARTI AL MARE
MA NON HO PIU’ BELLE PAROLE
PERCHÉ IL TEMPO HA PRESO TUTTO
E HA PRESO ANCHE IL NOSTRO AMORE
VORREI PARLARTI COME PRIMA
CON LA STESSA INTENSITÀ
MA QUANDO VIVI TROPPO INSIEME
POI QUALCOSA SE NE VA
E NON MI SENTO MAI ALL’ALTEZZA, DI STARE CON TE
È colpa della vita
che mi ha steso in questo posto
senza avermi chiesto prima
almeno un tipico permesso
E non ci riesco mai
a far finta che poi vada bene
tu dici “te ne pentirai”
Sai mi chiedo troppo spesso
dove va a finire un fiore
quando corri dentro a un prato
e non ti servono parole
(Quando Fuori Piove)
Mi sono chiesto spesso
che cosa fosse il tempo
se in fondo quando ti amo
il mondo non lo sento
Mi sono chiesto spesso
tra una sigaretta e l’altra
quale fosse la ragione
perché tu fossi così bugiarda
Infondo ho dato tutto
ma questa è anche colpa mia
è che mi piaci perché curi
questa bastarda ipocondria
E ho capito che il mondo lo vivo così
con la faccia distrutta quando è lunedì
e ho capito che infondo va bene così
anche se siamo distanti
a me va bene anche distanti
a me va bene anche distanti
tanto ti porto con me
(Ipocondria)
Portami a sentire le onde del mare
portami vicino le cose lontane
portami dovunque basta che ci sia posto
per una birra e qualche vecchio rimpianto
E portami a sentire il rumore del vento
che tanto torneresti in qualsiasi momento
portami dovunque basta che ci sia posto
per un sorriso e qualche vecchio rimpianto
dove vuoi, non dove sai
dove esisti e non ci sei
Portami con te
portami con te
dove tutto si trasforma
dove il mondo non mi tocca
e portami con te
portami con te
dov’è leggero il mio bagaglio
dove mi ami anche se sbaglio
dove vola e si ribella
ogni rondine al guinzaglio
(Rondini al guinzaglio)
Aperitivo grezzo
Dai fai alle cinque al parcheggio
2 3 4 del capo infondo lo sai che li prendo
c’è Giammarchino che sorride c’ha l’occhio un po’ spento
con Leo vicino che non parla ma c’ha il mondo dentro
ricordo che eravamo pochi ma sempre felici
il paradosso è che all’aereo sai preferivo la bici
quando mi trovo in situazioni con gente in cravatta
mi sento a disagio mentre parlano della vacanza
fatta coi figli che frequentano la scuola migliore
con quel sorriso di chi pensa d’avere ragione
io che cantavo nel parcheggio con Adriano e Alessandro
per me l’arte nasce in strada e diventa poi altro
Vorrei svegliarmi presto la mattina
e ritrovare tutto com’era prima
invece adesso sai mi sveglio e mi sento incostante
non so ancora che strada prendere
invece adesso non ho tempo e mi sento distante
da quello che volevo essere
Aperitivo grezzo
e poi ritornavo per cena
ma non mangiavo e la saltavo come una preghiera
con mamma che diceva “nicco che faccia che hai messo”
io che in silenzio dicevo “scusa me ne vado a letto”
Non dirmi come devo fare non darmi consigli non fare commenti
non fare morale sto giù di morale la mia vita uguale senza i tuoi commenti
è pieno di artisti che scrivono dischi si sentono tristi ma sono affaristi
io sono cresciuto con Blasco in macchina in 7 a pompare i suoi dischi
eh oh, guarda che dici
sono cambiato? non penso
ho gli stessi amici
e non mi fido del resto
io mando avanti soltanto la parte senza emozioni
perché tra bestie vinci se il tuo pianto lo riponi
ho una scorta di giornate che uso quando sono in basso
perché vivere scrivendo è come uscire da un collasso
non riesci cadi a pezzi seduto tra i miei complessi
mi appoggio sui miei dubbi tanto son sempre gli stessi
e non importa quanto sudi ma conta quello che dici
posso urlare col sorriso e ci sei tu tra gli obiettivi
tu che hai avuto la fortuna
e adesso predichi e rimproveri
ma è facile esser grande riempito d’oro tra i più poveri
(Aperitivo Grezzo)
Nelle cose che non trovo ma che ritroverò
sulle porte che ho già chiuso ma per te riaprirò
negli accordi che non suono ma per te suonerò
nelle strade con te fatte e che non faccio da un po’
Tra i rifugi in cui posavo le certezze che ho
In quei sorrisi che indossavi e che non vedo da un po’
nei momenti in cui chiedevo e tu dicevi di no
ho trovato un foglio bianco e tu puoi crederci o no
Ohhh ma io c’ho scritto il tuo nome
Ohhh io c’ho scritto il tuo nome
C’ho scritto il tuo nome
Tra le volte in cui sbagliavo ed io sbagliavo lo so
che è sbagliando che ti ho persa e so che risbaglierò
mi hai sempre detto non puoi avere mica tutto però
mi hanno dato il mondo in mano e tu puoi crederci o no
Ohhh ma io c’ho scritto il tuo nome
Ohhh io c’ho scritto il tuo nome
Io c’ho scritto il tuo nome
C’ho scritto il tuo nome
Io c’ho scritto il tuo nome
(Il Tuo Nome (comunque vada con te)
Tracklist:
1. Colpa delle Favole
2. I Tuoi Particolari
3. Quando Fuori Piove
4. Ipocondria
5. Fateme Cantà
6. Rondini al guinzaglio
7. Amati Sempre
8. Quella Casa Che Avevamo In Mente
9. Piccola Stella
10. Aperitivo Grezzo
11. Fermo
12. Il Tuo Nome (comunque vada con te)
13. La Stazione dei Ricordi
Discografia:
2017 – Pianeti
2018 – Peter Pan
2019 – Colpa delle favole
Video:
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