SANREMO 2019: RENGA,
la certezza
Francesco Renga è da sempre una garanzia. Sul palco dell’Ariston ancora di più. Indimenticabile la vittoria del 2005 con “Angelo” e la partecipazione al festival del 2012 con “Vivendo adesso”.
Quest’anno si presenta con “Aspetto che torni”, un brano arrivato all’improvviso. “Ogni Sanremo – ci dice – racconta dei punti di snodo della mia carriera e della mia vita.
“Aspetto che torni” è il brano che hai portato quest’anno al Festival di Sanremo. Me ne parli?
La canzone è emotivamente impegnativa, mi è arrivata da Claudio Baglioni ed è stata scritta da Bungaro. Quando l’ho ricevuta aveva un testo differente e io avevo voglia di un ritorno allo stile classico. Allora, in una sola notte, trovo delle parole che erano dentro di me da tanto ma probabilmente non avevano ancora trovato la giusta via per spiegarsi e una giusta forma artistica. Si tratta di una canzone in cui viene raccontato l’amore nel momento in cui si delinea, prende forma, prende sostanza, prende forza, che è l’attesa. Quindi aspettare questa persona che ritorni ti dà la possibilità di delineare meglio il sentimento. E allora immagini le piccole cose quotidiane di ogni coppia, di ogni persona, come ad esempio guardare la tua compagna mentre dorme oppure immaginare di seguirla mentre lavora, mentre fa le sue cose durante la sua giornata. Tutte quelle cose che noi chiamiamo banalità ma che in realtà sono il succo della vita e sono l’unico luogo in cui si può trovare la felicità. Quindi un amore, se vuoi, maturo, adulto, discreto, delicato.
Nel testo ci sono poi i cardini della mia poetica di questi anni: ci sono le mie assenze (mia madre), le mie presenze (mio padre), c’è la fotografia dell’uomo che sono adesso che da poco ho compiuto 50 anni e ho una visione differente delle cose che faccio. Potevo venire a Sanremo solo con questa canzone. E io, se vogliamo, ho usato Sanremo per raccontare i punti di snodo della mia vita non solo artistica. E per fare bene su questo palco, che è un palco emozionante, devi portare qualcosa che ti faccia emozionare più del palco stesso.
Domani serata duetti: con te proprio Bungaro, coautore del tuo pezzo.
Sì, perché è lui che mi ha portato in qualche modo a questo Festival. E con noi la grande ètoile Eleonora Abbagnato che si esibirà in una coreografia che abbiamo appena visto in prova ed è davvero commovente.
Il tour, invece? Partirai con due anteprime a Verona e Taormina…
Sì, sarò il 27 maggio all’Arena di Verona e poi al Teatro Antico di Taormina, due location incredibili e non vedo l’ora di andarci. Il tour partirà poi ufficialmente in ottobre. Prima delle due date primaverili uscirà il disco, le canzoni sono state scelte e sono in fase di mixaggio. Ci stiamo ancora lavorando. Questo Sanremo, d’altronde, è stato così improvviso…