ROY AYERS è morto a 84 anni: addio alla leggenda del jazz-funk

Roy Ayers, pionieristico compositore, produttore e vibrafonista jazz-funk, è morto a New York dopo una lunga malattia.
La notizia è stata confermata dalla famiglia tramite un post sul suo profilo Facebook: “Ha vissuto splendidi 84 anni e mancherà profondamente”.
Nato a Los Angeles, Ayers crebbe in una famiglia di musicisti e si avvicinò presto al vibrafono e al pianoforte, muovendo i primi passi nella scena bebop degli anni ’60. Dopo il debutto con West Coast Vibes (1963), collaborò con grandi nomi del jazz come Herbie Mann prima di firmare con Atlantic nel 1967 e con Polydor nel 1970.
Il suo maggiore successo arrivò con la formazione dei Roy Ayers Ubiquity, che negli anni ’70 definì il suono del jazz-funk, con brani iconici come Everybody Loves the Sunshine (1976), Searching e Running Away (1977). Il suo stile ha influenzato generazioni di artisti, diventando un punto di riferimento per il neo-soul e il West Coast hip-hop. I suoi groove caldi e le melodie avvolgenti sono stati ampiamente campionati da giganti come Dr. Dre, A Tribe Called Quest, 2Pac, The Notorious B.I.G., Mary J. Blige, Common, J Dilla e molti altri.
Con una carriera prolifica e un’eredità musicale immensa, Roy Ayers lascia un segno indelebile nella storia della musica contemporanea.
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