SAMARA JOY esordisce su Verve il nuovo astro nascente del jazz
“Linger Awhile” è l’album di debutto di Samara Joy, il nuovo disco dell’astro nascente del jazz che uscirà su etichetta Verve Records il 16 settembre.
A soli 22 anni, Samara ha già raccolto il plauso della critica per una voce “ricca come crema” (The New York Times) e un’emissione vocale “disarmante e priva di sforzo” (NPR Fresh Air), così come ha conquistato uno stuolo di fan su TikTok dove ha ricevuto gli elogi di Regina King, LaKeith Stanfield e altri.
Nativa del Bronx, nel 2019 ha conquistato il primo premio alla Sarah Vaughan International Jazz Vocal Competition (mentre era ancora al college) e si è esibita al Today Show all’inizio di quest’anno. Acclamata anche dal Boston Globe, Samara è stata protagonista di un “debutto brillante quanto promettente” (NPR) al Newport Jazz Festival a luglio, guadagnandosi numerose standing ovation.
Sono profondamente onorata di far parte di una squadra che ha contato così tante fra le mie più grandi fonti di ispirazione: Sarah, Billie, Ella e Betty (Carter) per citarne alcune”, dice Samara a proposito del suo debutto su Verve. “Essere parte di questa eredità ti riconduce ad una certa umiltà, e naturalmente continuerò a fare tesoro di tutta l’ispirazione elargitami nel proseguire lungo il mio personale percorso artistico.”
“Linger Awhile” trova Samara alle prese con il repertorio classico, che riesce ad ammodernare, a volte cantando testi originali applicati nota per nota a famosi assoli strumentali (lo stile noto come vocalese). Registrata al Sear Sound di New York City e forte della musicalità straordinaria di Pasquale Grasso (chitarra), Ben Paterson (piano), David Wong (contrabbasso) e Kenny Washington (batteria), la tracklist è composta da classici reinventati tra cui “Someone to Watch Over Me” di George Gershwin, “‘Round Midnight” di Thelonious Monk e “Nostalgia (The Day I Knew)” di Fats Navarro.
“Linger Awhile” non solo mette ben in mostra la voce senza tempo di Samara e una disinvoltura rara per un’artista tanto giovane, ma riesce nell’intento di far conoscere questo repertorio ad un pubblico giovane.
La musica è sempre stata presente nella famiglia di Samara. I suoi nonni, Elder Goldwire e Ruth McLendon, guidavano un noto gruppo gospel di Filadelfia, The Savettes, e suo padre è stato in tour con il famoso Andrae Crouch. Sebbene le sue prime influenze abbiano radici nel gospel e nel R&B di Stevie Wonder, Lalah Hathaway, George Duke e Musiq Soulchild, Samara si innamorò del jazz mentre frequentava la Fordham High School for the Arts, dove si esibiva con regolarità con la band della scuola vincendo infine come Best Vocalist al concorso Jazz at Lincoln Center’s Essentially Ellington. Samara ha frequentato inoltre il college SUNY Purchase e recentemente ed ha conseguito il titolo di Ella Fitzgerald Scholar.
IL VIDEO
Guarda il video di Samara Joy girato a Perugia, dove è si è esibita stabilmente sera dopo sera in luglio durante l’edizione 2022 di Umbria Jazz:
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photo rilasciata dall’artista – Photo credit: Meredith Truax