SANREMO 2019: Einar tra i “grandi”
Einar, 25 anni, reduce da Amici, presenta a Sanremo “Parole nuove”.
Lo abbiamo incontrato e ci ha parlato di quest’esperienza che lo ha introdotto nei “grandi”, lui che si sente un ragazzino e ringrazia tutti coloro che lo hanno supportato nel suo percorso di formazione e artistico.
Come è andata?
“Bene, da oggi in poi andrà sempre meglio. Non pensavo potesse andare bene perché all’inizio ero molto teso. Ma adesso che ho rotto il ghiaccio sono pronto per le prossime serate. È stato molto bello, mi sono divertito”.
Cosa ti crea agitazione, esattamente?
“L’agitazione è dovuta dal fatto che non non si calca un palco del genere tutti i giorni. Dopo così poco tempo è una cosa grande, no? Se penso che ho 25 anni e sto cantando all’Ariston quando fino all’altro giorno facevo tutt’altro… Da Amici a Sanremo Giovani e poi l’Ariston.. Non lo so, tanta roba, sono fiero e contento. Il percorso cerco di farlo stando con i piedi per terra e mi sento di ringraziare tutti quelli che mi hanno supportato e Claudio Baglioni che mi ha dato questa possibilità”.
Ci parli del brano che hai presentato, “Parole nuove”?
“È un brano romantico che parla di una storia contorta: c’è lui che ama tanto la sua musica e lei che dice: ‘Cavolo, tieni di più alla tua musica che a me!’. Ma non è così: a lui piace fare quello nella vita e quindi lei dovrebbe accettarlo. Quello che vorrei far passare è che se uno ti ama veramente, deve accettare quello che ti fa stare bene”.
Il coautore del tuo pezzo è Tony Maiello, anche lui reduce da un Sanremo Giovani di qualche anno fa…
“Devo ringraziare Tony tantissimo. Mi ci vedo bene a interpretarle questo brano e cerco di trasmettere proprio questo”.
Sei rimasto deluso dalla “zona rossa”?
“È una cosa che mi interessa, sì, ma in questo momento vorrei solo cantare e alla fine di tutto mi preoccuperò anche della classifica. So solo di essere in gara con big stratosferici e quello che voglio fare è solo fare bene”.
Hai avuto modo di parlare con qualche altro big in gara? Che consigli ti hanno dato?
“Ho parlato con Nek, Renga, Paola Turci, Arisa, mi hanno dato consigli, mi hanno detto di godermi questo momento, perché il Festival è una cosa bella che non capita tutti i giorni. Prima di entrare in questo mondo mi chiedevo: ‘chissà come saranno questi artisti? chissà se se la tirano?’. Invece sono persone normali, che come me amano cantare. Li ringrazio per il loro supporto”.
Hai già sentito Maria De Filippi?
“Non ho ancora sentito Maria, ma la ringrazio perché mi ha dato tanti consigli e se sono arrivato qui lo devo anche a lei”.
Come si è evoluto il tuo rapporto con Irama?
“La prima volta che ho visto Irama ad Amici non mi piaceva, e gliel’ho detto, ma dopo qualche giorno, parlandoci, mi sono trovato bene con lui. È uno che sa quello che vuole fare nella vita, è molto bravo e anche questo brano con cui è in gara a Sanremo mi piace, ha un grande stile quando canta e scrive”.
Cosa pensi invece di Mahmood?
“È una persona sensibilissima, è simpatico e in gamba, il suo pezzo è molto bello, ogni tanto ascolto in auto ‘Gioventù bruciata’”.
Nella serata dei duetti sarai accompagnato da Biondo…
“Con Biondo ci siamo conosciuti ad Amici e ho deciso di averlo al mio fianco nella serata dei duetti perché dà al brano questo tocco di freschezza. Credo sia stata una scelta azzeccata e spero che piaccia al pubblico”.
Biondo sarà presente anche con un featuring nel tuo nuovo disco. Cosa ci puoi anticipare riguardo il tuo nuovo lavoro? C’è una traccia che più ti rappresenta?
“Uscirà il 15 febbraio, non vedo l’ora, sono super felice. Sono undici brani inediti, scritti da diversi autori. Ci sono due brani in particolare a cui sono molto legato, uno è ‘Lo stesso di sempre’ perché dice tutto di me, racconta la mia storia fino ad oggi, l’altro è ‘Ma tu rimani’, che ha una dietro una storia particolare ma non voglio anticipare di più”.