SANREMO 2021: Le pagelle della serata delle cover
La terza serata del 71° Festival è dedicata alle cover di canzoni d’autore. Giudice supremo sarà l’orchestra (voto che andrà a comporre la classifica finale di sabato); noi, nel nostro piccolo, anzi, piccolissimo, daremo il nostro umile parere sulle interpretazioni dei 26 artisti in gara.
Noemi con Neffa “Prima di andare via”
L’inizio non sembrava promettere bene (lui che scende velocemente le scale senza nemmeno aspettarla o guardarla) e la performance conferma l’assenza di affiatamento fra i due. Bel groove e fiati in primo piano, Veronica molto grintosa ma la performance vocale di lui (totalmente fuori tempo nella prima parte pare per un problema tecnico a un computer) abbassa inesorabilmente il livello.
Voto: 5 (che Noemi da sola non si sarebbe meritata)
Fulminacci con Valerio Lundini e Roy Paci “Penso positivo”
Il cantautore e il comico – che sembrano separati alla nascita -, propongono una discreta e ironica cover di uno dei brani più paradigmatici di Jovanotti.
Filippo parte alla batteria, Valerio si concede una parte rappata con innesti originali ma il vero mattatore è Roy a scandire ritmicamente la performance, chiusa addirittura con la temutissima parola “pandemia”. Una piccola bomba che meriterebbe di essere incisa.
Voto: 8 per l’originalità
Francesco Renga con Casadilego “Una ragione di più”
Francesco propone il classico di Ornella Vanoni scritto da Mino Reitano e Franco Califano in coppia con l’ultima vincitrice di X-Factor. Sulla carta la coppia hanno poco da spartirsi e la performance la conferma. La parte negativa di Neffa a sto giro la fa l’artista in gara, che si ritrova spesso in difficoltà; Elisa Coclite (mandate al fronte lo stylist!) fa il possibile per salvare la baracca ma, nonostante la voce angelica, è quasi impossibile, schiacciata anche da un arrangiamento troppo fracassone.
Voto: 5
Extraliscio feat Davide Toffolo con Peter Pichler “Medley Rosamunda”
La polka diffusa durante la seconda guerra mondiale e cantata anche da Gabriella Ferri, trasforma l’Ariston vuoto in una balera con l’accompagnamento del Trautonium, il padre dei sintetizzatori. Rotazione pelviche di chitarre, ballerini scatenati. Gradevoli e abbastanza travolgenti, almeno lo spettacolo è assicurato, anche se si ha un po’ la sensazione di guardare Italia’s Got Talent.
Voto: 7
Fasma con Nesli “La fine”
Il brano di Nesli portato alla ribalta nella versione di Tiziano Ferro viene purtroppo penalizzato al primo tentativo dalla mancata apertura del microfono di Fasma. Interviene Amadeus e rimanda l’esibizione a dopo la pubblicità. Alla fine il duetto funziona molto meglio nel refrain che nelle strofe (dove non viene usato l’autotune).
Voto: 6
Bugo feat. Pinguini Tattici Nucleari “Un’avventura”
Non poteva mancare la quota Battisti salvata (almeno in parte) dai Pinguini, Bugo deve aver bisticciato col suo vocal coach oltre che col suo stylist. Peccato perché l’arrangiamento potente e tribale meritava.
Voto: 6-
Francesca Michielin e Fedez – Medley – “E allora felicità”
Come mettere insieme senza un connettore preciso Calcutta (Del verde), Daniele Silvestri (Le cose in comune), Al Bano e Romina (Felicità), i Jalisse (Fiumi di parole), Baldi e Alotta (Non amarmi). Carini e ironici insieme, dal piano-voce iniziale al cabaret da brass band con i fiati in primo piano, ma il risultato finale sembra un varietà del sabato sera abbandonato sul più bello da Bregovic.
Voto: 6
Irama “Cyrano”
Francesco Guccini introduce con un innesto vocale originale l’esibizione pulita e precisa dello sfortunato Irama (che comunque è ancora in gara e può ancora dire la sua). Buono l’arrangiamento, intenso senza voler strafare a tutti i costi. Credibile.
Voto: 7 ½
Maneskin con Manuel Agnelli “Amandoti”
Prevedibile versione aggressiva del brano del 1990 dei CCCP di Giovanni Lindo Ferretti. Manuel più contenuti, Damiano incisivo ma a tratti quasi eccessivo. Grande presenza scenica complessiva.
Voto: 7+
Random con the Kolors “Ragazzo fortunato”
Dopo la tragica performance di ieri sera, il rapper (non più rapper?) si “riconferma” nell’attacco anche su Jovanotti (che già non è Pavarotti); fortuna che c’è Stash che ci mette una pezza (anche se Random accenna a una ripresa).
Voto: 5 (3 Random, 7 Stash)
Willie Peyote con Samuele Bersani “Giudizi universali”
Un capolavoro della musica italiana ceduta a metà a Willie che di per sé avrebbe personalità ma vocalmente calante in questo caso, a tratti quasi spaesato, se non inutile. A noi tocca giudicare il duetto.
Voto: 5
Orietta Berti con Le Deva “Io che amo solo te”
Orietta prende di petto Sergio Endrigo, affiancata da Verdiana Zangaro, Greta Manuzi, Roberta Pompa e Laura Bono (vincitrice di Sanremo Giovani 2005). Melodia aperta, acuti, echi di swing, chi ama il classic va in brodo di giuggiole; Le Deva a tratti sembrano sbracciare nel fare a gara a chi canta meglio e più forte da soliste, bene le armonizzazioni.
Voto: 7
Gio Evan con I Cantanti di The Voice Senior “Gli anni”
Il vincitore di The Voice Senior Erminio Sinni e i suoi compagni di ventura Elena Ferretti, Gianni Pera e Ann Harper si ritrovano con un Gio Evan in evidente debito d’ossigeno su un brano amarcord degli 883. Purtroppo il ritornello è più effetto da coro alpino e l’unico a graffiare davvero è Erminio (che torna a calcare l’Ariston dopo 28 anni).
Voto: 5
Ghemon con I Neri per Caso – medley – L’essere Infinito (l.E.I.)
Ci si aspetta un coinvolgente momento acapella e i Neri per Caso che si autocoverizzano non ci deludono, anche in “Donne” di Zucchero e “La canzone del Sole” di Battisti. Ghemon più contorno che protagonista.
Voto: 7
La Rappresentante Di Lista con Donatella Rettore “Splendido Splendente”
Sembra una cover dei Matia Bazar, il graffio musicale del brano viene appiattito. Buona invece la prova vocale delle due primedonne.
Voto: 6 ½
Arisa con Michele Bravi “Quando”
Il contentino a Michele Bravi (escluso incredibilmente dalla competizione, visto il panorama generale) glielo regala Arisa con una cover dal sapore jazz elegante e delicata. Brividi a metà: Bravi un po’ in secondo piano rispetto a Rosalba ma commoventi le loro mani perennemente intrecciate in un fiore bianco.
Voto: 7
Madame “Prisencolinensinainciusol”
La più giovane del lotto sceglie di omaggiare Adriano Celentano che nel 1973 partorì il primo brano rap italiano, con tanto di sketch iniziale in versione maestrina. Se non altro prova a costruire qualcosa, in chiave musical, senza badare troppo al canto.
Voto: 6 ½
Lo Stato Sociale con Francesco Pannofino ed Emanuela Fanelli “Non è per sempre”
Agnelli che duetta, Agnelli che viene coverizzato. A cantare è Enrico (Lodo sta facendo il comprimario in questo Festival) e in coda (con uno stacco un po’ brusco) va in scena un omaggio ai lavoratori dello spettacolo, settore così martoriato dalla pandemia.
Voto: 6 ½
Annalisa con Federico Poggipollini “La musica è finita”
Secondo brano della serata in gara di Ornella Vanoni (e scritto da Franco Califano e Nisa e musicato da Umberto Bindi), interpretato con maestria da una bravissima Annalisa con inedito piglio rock, grazie a Poggipollini. Voce strepitosa (tocca ribadirlo), datele un repertorio.
Voto: 8
Gaia con Lous and The Yakuza “Mi sono innamorato di te”
Luigi Tenco cantato dalla giovane Gaia e dalla cantautrice belga di origini congolesi: sembra un triangolo non sense, eppure il connubio etnico e vocale funziona in modo elegante (ma a quest’ora anche un po’ soporifero). Lous magnetica, Gaia in penombra. Manca la “maledizione interiore” del compianto cantautore genovese.
Voto: 6+
Colapesce & Dimartino “Povera Patria”
Purtroppo per loro abbiamo ancora nelle orecchie la performance vocale di Annalisa… Musicalmente fin troppo essenziale, che ha un guizzo giusto in coda. Non basta un’altra “partecipazione straordinaria della voce inedita”, in questo caso del Maestro Franco Battiato.
Voto: 5 ½
Coma_Cose con Alberto Radius e Mamakass “Il mio canto libero”
Ed è di nuovo Battisti, chi meglio di Radius per riproporre uno dei suoi manifesti per eccellenza? Il problema è la resa vocale di Fausto in primis (ma nemmeno Francesca è Whitney Houston), l’arrangiamento non sarebbe nemmeno male, un onesto elettro-rock.
Voto: 5
Malika Ayane “Insieme a te non ci sto più”
Malika omaggia il suo pigmalione, Caterina Caselli, con classe ed eleganza, tentando financo una mise en place con dei ballerini. Eterea con sostanza, anche se l’ora tarda non l’aiuta.
Voto: 7+
Max Gazzè con Daniele Silvestri e la Magical Mistery band “Del Mondo”
Lo scoppiettante duo sceglie di omaggiare Giovanni Lindo Ferretti e i suoi CSI senza strafare, con un arrangiamento ipnotico e rispettoso dell’originale.
Voto: 7
Ermal Meta con Napoli Mandolin Orchestra “Caruso”:
Nel giorno in cui il Maestro Lucio Dalla avrebbe compiuto 78 anni, lo omaggia anche Ermal, oltre ai Negramaro, armato di un’orchestra di mandolini, senza nulla aggiungere all’originale, anzi, appesantendolo di drammaticità e vocalizzi finali superflui.
Voto: 6
Aiello con Vegas Lones “Gianna”
Si chiude la lunghissima, eterna serata delle cover con Rino Gaetano ma il dulcis non è in fundo, per quanto Aiello e Vegas Jones si impegnino a profusione, ma senza ibuprofene.
Voto: 6