SANREMO 2022: classifiche e bilanci a un mese dal Festival
A un mese esatto dalla fine dalla 72° edizione del Festival della Canzone Italiana, tiriamo un bilancio delle classifiche finora e facciamo un confronto con le performance di Sanremo 2021 nello stesso periodo.
Iniziamo con le singole classifiche della settimana nel dettaglio.
EARONE
1)Mahmood e Blanco con “Brividi” =
2)La Rappresentante di Lista con “Ciao ciao” =
3)Dargen D’Amico con “Dove si balla” +1
4)Elisa con “O forse sei tu” -1
5)Irama con “Ovunque sarai” +1 (7 overall)
6)Achille Lauro con “Domenica” = (10)
7)Rkomi con “Insuperabile” +2 (14)
8)Sangiovanni con “Farfalle” -1 (16)
9)Gianni Morandi con “Apri tutte le porte” -1 (21)
10)Noemi con “Ti amo non lo so dire” = (25)
11)Emma con “Ogni volta è così” = (32)
12)Le Vibrazioni con “Tantissimo” +2 (38)
13)Fabrizio Moro con “Sei tu” = (40)
14)Ditonellapiaga con Donatella Rettore con “Chimica” -2 (44)
15)Giusy Ferreri con “Miele” = (50)
Fuori dalla top 50:
16)Michele Bravi con “Inverno dei fiori”
17)AKA 7EVEN con “Perfetta così”
18)Ana Mena con “Duecentomila ore”
19)Matteo Romano con “Virale”
20)Highsnob & HU con “Abbi cura di te”
21)Massimo Ranieri con “Lettera di là del mare”
22)Tananai con “Sesso occasionale”
23)Yuman con “Ora e qui”
24)Iva Zanicchi con “Voglio amarti”
25)Giovanni Truppi con “Tuo padre, mia madre, Lucia”
Sono 6 i brani sanremesi nella top 10 dell’airplay radiofonico, con il balzo in avanti di Irama (dalla 14 alla 7) e Dargen D’Amico che scalza Elisa dal gradino più basso del podio, sempre guidato da “Brividi” (per la quarta settimana consecutiva) e “Ciao Ciao”; nella top 20 sale nella giusta direzione Rkomi alla 14 (+4) mentre esce Gianni Morandi; complessivamente sono 15 i brani del Festival rimasti nella top 50, con Giusy Ferreri, Ditonellapiaga con Rettore e Fabrizio Moro che sembrano avere le ore contate e destinati a seguire gli altri 10 pezzi già esclusi.
FIMI
1)Mahmood e Blanco con “Brividi” =
2)Irama con “Ovunque sarai” =
3)Sangiovanni con “Farfalle” +1
4)Dargen D’Amico con “Dove si balla” +1
5)La Rappresentante di Lista con “Ciao ciao” -2
6)Rkomi con “Insuperabile” =
7)Elisa con “O forse sei tu” =
8)Tananai con “Sesso occasionale” =
9)Matteo Romano con “Virale” = (n.12 overall)
10)Ditonellapiaga con Donatella Rettore con “Chimica” = (14)
11)Gianni Morandi con “Apri tutte le porte” = (15)
12)Achille Lauro con “Domenica” = (21)
13)Emma con “Ogni volta è così” = (22)
14)AKA 7EVEN con “Perfetta così” = (25)
15)Noemi con “Ti amo non lo so dire” = (28)
16)Ana Mena con “Duecentomila ore” = (35)
17)Michele Bravi con “Inverno dei fiori” = (36)
18)Highsnob & HU con “Abbi cura di te” = (44)
19)Fabrizio Moro con “Sei tu” = (48)
20)Giusy Ferreri con “Miele” = (82)
21)Le Vibrazioni con “Tantissimo” = (90)
Fuori dalla top 100:
22)Massimo Ranieri con “Lettera di là del mare”
23)Yuman con “Ora e qui”
24)Giovanni Truppi con “Tuo padre, mia madre, Lucia”
25)Iva Zanicchi con “Voglio amarti”
Se “Brividi” si riconferma in vetta per la quinta settimana consecutiva, tallonata dal sempre più minaccioso Irama, La Rappresentante di Lista perde il podio a favore di Sangiovanni (alla 3) e di Dargen D’Amico (alla 4); le altre posizioni restano invariate, pur in un panorama di generale discesa dei brani sanremesi, da Matteo Romano alla 12 in poi, lasciandone 11 nella top 20. Giusy Ferreri (alla 82) e Le Vibrazioni (alla 90) pronte a uscire dalla top 100. Da segnalare la presenza di ben 2 brani di Tananai nella top 10: oltre a “Sesso occasionale”, irrompe alla 10 anche “Baby Goddamn”.
YOUTUBE:
1)Mahmood e Blanco con “Brividi” 37.064.309
2)Irama con “Ovunque sarai” 19.116.866
3)La Rappresentante di Lista con “Ciao ciao” 15.458.754
4)Sangiovanni con “Farfalle” 11.209.250
5)Elisa con “O forse sei tu” 9.526.252
6)Ana Mena con “Duecentomila ore” 8.417.846
7)Dargen D’Amico con “Dove si balla” 7.989.495
8)Gianni Morandi con “Apri tutte le porte” 6.251.616
9)Rkomi con “Insuperabile” 5.788.981
10)Emma con “Ogni volta è così” 5.586.138
11)Fabrizio Moro con “Sei tu” 5.472.548
12)Matteo Romano con “Virale” 4.827.215
13)AKA 7EVEN con “Perfetta così” 4.620.499
14)Ditonellapiaga con Donatella Rettore con “Chimica” 4.386.453
15)Achille Lauro con “Domenica” 2.138.803+ 1.617.859 = 3.756.662
16)Michele Bravi con “Inverno dei fiori” 3.578.225
17)Noemi con “Ti amo non lo so dire” 3.380.675
18)Tananai con “Sesso occasionale” 2.674.063
19)Highsnob & HU con “Abbi cura di te” 2.335.678
20)Giusy Ferreri con “Miele” 1.782.090
21)Le Vibrazioni con “Tantissimo” 1.602.281
22)Yuman con “Ora e qui” 1.017.085
23)Massimo Ranieri con “Lettera di là del mare” 675.645 (non c’è video ufficiale)
24)Giovanni Truppi con “Tuo padre, mia madre, Lucia” 638.074
25)Iva Zanicchi con “Voglio amarti” 605.083
CLASSIFICA SETTIMANALE SOMMATORIA
1)Mahmood e Blanco con “Brividi”
2)Irama con “Ovunque sarai”
3)La Rappresentante di Lista con “Ciao ciao”
4)Dargen D’Amico con “Dove si balla”
5)Sangiovanni con “Farfalle”
6)Elisa con “O forse sei tu”
7)Rkomi con “Insuperabile”
8)Gianni Morandi con “Apri tutte le porte”
9)Achille Lauro con “Domenica”
10)Emma con “Ogni volta è così”
11)Ditonellapiaga con Donatella Rettore con “Chimica”
12)Matteo Romano con “Virale” / Ana Mena con “Duecentomila ore”
14)Noemi con “Ti amo non lo so dire”
15)Fabrizio Moro con “Sei tu”
16)AKA 7EVEN con “Perfetta così”
17)Tananai con “Sesso occasionale”
18)Michele Bravi con “Inverno dei fiori”
19)Le Vibrazioni con “Tantissimo”
20)Giusy Ferreri con “Miele”
21)Highsnob & HU con “Abbi cura di te”
22)Massimo Ranieri con “Lettera di là del mare”
23)Yuman con “Ora e qui”
24)Iva Zanicchi con “Voglio amarti” / Giovanni Truppi con “Tuo padre, mia madre, Lucia”
Il confronto SANREMO 2022 vs SANREMO 2021
Rispetto allo scorso anno, in radio i brani sanremesi occupano tutte e 4 le prime posizioni, mentre erano solo 2 lo scorso anno (“Musica leggerissima” e “La genesi del tuo colore”, sempre Irama), mentre se ne registrano 6 nella top 10 per entrambi gli anni.
In FIMI 5 brani nella top 5 nel 2021, quest’anno ben 8 brani occupano le prima 8 posizioni. Nel 2021 erano 17 i brani nella top 100, quest’anno invece resistono ancora in 21.
Su YouTube, “Brividi” ha superato le 37 milioni di views, mentre il best performer del 2021, “Musica leggerissima”, era a quota 25 milioni.
A livello di certificazioni, quest’anno siamo già a 10 brani che hanno certificato: doppio Platino per il brano vincitore, Platino per Irama e La Rappresentante di Lista, Oro per Rkomi, Morandi, Achille Lauro, Dargen D’Amico, Elisa, Sangiovanni e Ditonellapiaga con Rettore. Nel 2021 in totale certificarono 16 brani, ma ci sono tutti i margini almeno per un pareggio nelle prossime settimane con Tananai, Matteo Romano, Emma, AKA 7EVEN, Ana Mena, Noemi, Fabrizio Moro.
Bilancio quindi già abbondantemente positivo anche per Sanremo 2022, che va al di là dei (grandi dati d’ascolto) ma che tocca il gradimento e il seguito del pubblico sul fronte musicale. Bottino pieno insomma, e si può ben capire quindi la Rai che sia corsa a confermare – meritatamente – Amadeus per altri 2 Festival (2023 e 2024), il vero Pippo Baudo 2.1 (ma con più empatia e fiuto radiofonico e delle nuove modalità di fruizione della musica).
CONSIDERAZIONI SUI SINGOLI ARTISTI E BRANI
Mahmood & Blanco: Hanno dominato ogni classifica da quando si sono presentati sul palco dell’Ariston; accappiata più che riuscita, vittoria quasi annunciata e comunque meritata. Ricordiamo che è stato il brano più ascoltato di sempre in un giorno su Spotify Italia con 3.384.192 stream nelle prime 24 ore di release, un record che si aggiunge al più alto debutto di sempre per una canzone italiana in posizione #5 nella classifica global della piattaforma. Numeri che fanno ben sperare in un piazzamento di tutto rispetto al prossimo ESC. Blanco non ha solo confermato il suo grandissimo seguito fra i giovani, ma ha raccolto consensi anche su un pubblico più trasversale, tanto che il suo album è ancora nella top 5 da 25 settimane e il suo tour è andato sold out in poche ore con oltre 300.000 biglietti venduti (un mezzo miracolo, visti i tempi). Mahmood invece, che dopo la meritata vittoria di “Soldi” nel 2019, rischiava, specie con l’ultimo album, di intraprendere una china in discesa, ha ribaltato ora l’ago della bilancia.
Irama: il riscatto dopo il Sanremo in DAD dello scorso anno (che comunque gli regalò più che una soddisfazione con “La genesi del tuo colore”) ha una svolta melodica e malinconica che il pubblico sta dimostrando di apprezzare molto, sia in radio (dove “Dovunque sarai” recupera posizioni di settimana in settimana) e tallona in FIMI e in streaming “Brividi”. Se aggiungiamo che il suo nuovo album, “Il giorno in cui ho smesso di pensare” ha appena beffato quello di Cesare Cremonini, possiamo tranquillamente dire che si sarebbe ampiamente meritato il podio, anziché la medaglia di legno.
La Rappresentante di Lista: dopo essere stati una delle scoperte dello scorso anno con “Amare”, Veronica e Dario consolidano ancora di più il riscontro mainstream cantando con ironia la fine del mondo (quasi novelli Michel de Notre Dame, visti i tempi), impazzando in radio e in streaming. Nella classifica finale sanremese si sono fermati al settimo posto, le classifiche stanno aggiungendo loro diversi crediti. Se l’obiettivo era raggiungere il successo – mainstream, appunto – è stato raggiunto, fra balletti e coreografie più o meno convincenti.
Dargen D’Amico: da grande factotum dietro le quinte, Jacopo si è fatto apprezzare dal grande pubblico con un brano dichiaratamente disco (ma non così leggero nelle intenzioni) che è ormai sulla via del tormentone che minaccia di portarci dritto sulle spiagge.
Sangiovanni: con la sua “Farfalle” sta andando bene e sembra aver vinto il derby interno con l’altro amiciano, AKA 7EVEN. In radio bene ma non benissimo, benissimo e non bene negli streaming, come da previsioni. Prova comunque superata.
Elisa: data fra i favoritissimi a inizio kermesse, si è accontentata del secondo posto con un brano sì bello ma non indimenticabile (tutte e 3 le giurie gli hanno preferito in finale “Brividi”); visto l’andamento in classifica, e per le considerazioni fatte finora, forse il podio è arrivato più per la sua indubbia bravura e il suo pedigree che per il pezzo in sé. Il nuovo album ha debuttato in vetta ma 7 giorni dopo è già crollato alla posizione 7, vedremo quanto effettivamente terrà. Comunque il passaggio al Festival è stato certamente utile, visto che non certificava un suo brano da solista da “Tua per sempre” (la recente “Seta”, apprezzatissima dai programmatori radiofonici, al momento è rimasta a bocca asciutta).
Rkomi: passato quasi inosservato all’interno del Festival, dove la sua “Insuperabile” si è schiantata alla posizione finale 17, si è tolto poi com’era prevedibile qualche sfizio in classifica; ancora in ascesa nell’airplay radiofonico, è alla 6 in FIMI con già un disco d’Oro in tasca. La sensazione però è che il passaggio sanremese non gli abbia fatto guadagnare molti fan in più di quelli che già lo avevano reso l’artista con l’album più venduto nel 2021.
Gianni Morandi: discorso speculare quasi come per Elisa; un terzo posto agguantato più per la simpatia, il carisma e l’immensa carriera che per il brano in sé (a cui la firma Jovanottiana ha certamente contribuito, come il supporto nella serata delle cover). Il brano non si è comportato nemmeno male in classifica ma è già da un po’ di tempo in parabola discendente in ogni charts (ma intanto un disco d’Oro se l’è infilato in tasca, a differenza dell’estiva “L’allegria”, anch’essa firmata dal buon Cherubini).
Achille Lauro: mentre si è agguantato la partecipazione all’ESC sotto la bandiera di San Marino con la più convincente “Stripped” (appena lanciata in radio), Lauro sta iniziando a pagare una sovraesposizione sanremese che, dopo la sorpresa iniziare di “Rolls Royce” nel 2019, lo sta relegando in posizioni un po’ di rincalzo (14° in classifica finale); qualche soddisfazione maggiore se la toglie poi sempre in radio ma in FIMI è già uscito dalla top 20 e la riedizione dell’album, “Lauro – Achille Idol Superstar”, non sta facendo sfracelli. Vedremo ora cosa succederà all’ESC.
Emma: per qualche bookmakers era tra i favoriti ma il brano non sembra stare lasciando grandi segni di sé: sesta nella classifica finale del Festival, mai nemmeno nella top 20 radio (picco finora solo alla n.27) e nella top 10 FIMI (max n.13). Per parafrasare Arisa lo scorso anno, “Potevi fare di più”.
Ditonellapiaga con Donatella Rettore: la prima pressoché sconosciuta, la seconda in cerca di un rilancio, si portano a casa intanto un disco d’Oro con la trascinante “Chimica”, anche se le radio finora la bloccano alla posizione 30. Ma un passaggio sull’Ariston sicuramente utile per entrambe.
Matteo Romano: fra i Giovani promessi nei Big, ben si sta comportando in FIMI (dove è stato in top 10 e con oltre 16 milioni di stream) e su YouTube. Prossimo al disco d’Oro con “Virale” (“Concedimi” era arrivato al doppio Platino), nonostante un supporto radiofonico non sconvolgente, si è fatto conoscere e amare dal grande pubblico, complice anche la riuscitissima cover di “Your Song” con Malika Ayane.
Ana Mena: presa a pesci in faccia pressoché dalla totalità della critica musicale e arrivata penultima in classifica, la cantante e attrice spagnola non ha mai fatto polemica ma ha reagito sempre con il sorriso e con positività. La sua “Duecentomila ore”, nonostante la tiepidezza dei programmatori radiofonici, spopola su TikTok, viaggia sulle 8 milioni e mezzo di views su YouTube ed è stata nella top 20 FIMI (probabile disco d’Oro in arrivo). Con buona pace di Francesco Monte.
Noemi: dopo il successo del Festival 2021 con “Glicine” e la hit estiva “Makumba” con Carl Brave, forse ci si aspettava un suo ennesimo ritorno a Sanremo più scoppiettante. La sua “Ti amo non lo so dire”, di non facile presa nonostante firme eccellenti come Dardust e Mahmood, non sta spopolando né in radio (già fuori dalla top 20) ne in FIMI (ora alla 28, massimo n.11). Disco d’Oro probabile ma forse ci (si?) aspettava qualcosa in più.
Fabrizio Moro: fra i vari Festival a cui ha partecipato, questo non sarà ricordato fra quelli in cui ha più brillato: 12° nella classifica finale, massimo n.31 in radio, massimo n.20 in FIMI. È vero che ha vinto il premio per il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo ma noi della redazione di Newsic ancora non ne capiamo il motivo, considerato quello di Giovanni Truppi.
AKA 7EVEN: Anche da Luca ci si aspettavano numeri migliori, al di là del piazzamento finale (13°); massimo n.15 in FIMI, massimo n.42 in radio. Disco D’Oro in arrivo più che probabilmente, ma il tormentone “Loca” sembra lontano. Al momento, ha perso il derby con Sangiovanni.
Tananai: il caso social e mediatico del Festival. Arrivato ultimo in classifica, ha festeggiato come se avesse vinto i mondiali di calcio, ha dimostrato un’invidiabile (e intelligente) autoironia sulle sue stecche alla prima esibizione e ha conquistato il pubblico. Risultato? Alla 8 in FIMI con la sua “Sesso occasionale”, ora in top 10 anche con “Baby Goddamn”. Intanto tutti, specie le tv, lo cercano e lo vogliono (anche se meriterebbe più attenzione pure dai programmatori radiofonici). Il riscatto degli ultimi, anche se al momento i paragoni con Vasco o Zucchero sono ancora un po’ ingombranti, ma sicuramente uno dei veri vincitori del Festival (e arrivava pure fra i Giovani).
Michele Bravi: il successo de “Il diario degli errori” nel 2017 sembra al momento lontano; il suo “Inverno dei fiori”, pur classificato decimo, arriva al massimo alla 43 in radio (ma non era evidentemente pensato per questo segmento) e al massimo alla 14 in FIMI (ma ora già in discesa alla 49). Disco d’Oro probabile ma il passaggio festivaliero è stato un po’ sottotono.
Le Vibrazioni: dopo aver sfiorato il podio nel 2020 con “Dov’è”, Sarcina & co a sto giro ne escono decisamente più ridimensionati: 22simi nella classifica finale, arrivano al massimo alla 30 in FIMI (ora alla 90), un po’ meglio in radio (massimo alla 35 ma ancora alla 38 nell’ultimo aggiornamento).
Giusy Ferreri: pur avendo sfornato un album con brani interessanti (che sta comunque andando male, con un esordio alla 25 e poi la dissolvenza dalla top 100 nell’arco di 7 giorni), Giusy sceglie la scialba “Miele” per Sanremo di cui ci si ricorderà, purtroppo, giusto l’uso del megafono. Arrivata terzultima al Festival, manca la top 20 in FIMI (n.23, ora alla 82) e non va oltre la posizione 36 in radio (terreno di solito a lei più congeniale), a conferma di un rapporto col Festival che continua a essere complicato. Le auguriamo di puntare presto su altri brani per riscattare un album, lo ribadiamo, valido.
Highsnob & HU: non avendo nulla da perdere e arrivando pressoché da sconosciuto, tutto quello che è arrivato con “Abbi cura di te” è stato un po’ grasso che cola: ventesimi nella classifica finale, posizione massima in FIMI la 21 (ora alla 44), non pervenuta nella top 50 di EarOne. Rimandati, non bocciati.
Massimo Ranieri: tradito dall’emozione sul palco dell’Ariston (almeno nella prima esibizione), uno dei grandi “leoni” di questo Festival si è dovuto “accontentare” dell’ottava posizione per “Lettera di là del mare”, che si è portata a casa il Premio della Critica Mia Martini. Ma la sensazione, vedendo l’andamento delle classifiche, è che il brano si sia fermato all’Ariston (max n.36 in FIMI e ora già fuori dalla top 100, così come non avvistata nella top 50 EarOne). Il derby da Canzonissima con Morandi sembra quindi averlo vinto il ragazzo di Monghidoro…
Yuman: primo fra i 3 Giovani promosso nei Big, è proprio quello che tra loro è passato più in sordina: la sua “Ora e qui” (classificata alla n.21) è poco considerata in radio, max n.38 in FIMI e già fuori dalla top 100.
Iva Zanicchi: ha fatto incetta di standing ovation all’Ariston (per voce, carisma, carriera) ma la sua “Voglio amarti” sembra nata e defunta lì: radio decisamente poco ricettive, una sola settimana di permanenza in FIMI (n.52). Urge tormentone estivo misto rap à la Orietta Berti per l’estate?
Giovanni Truppi: di nicchia era e di nicchia pare rimasto: “Tuo padre, mia madre, Lucia”, 19a in classifica, ha avuto pochi riscontri radiofonici e altrettanti in FIMI (massimo n.41, ovviamente già uscita dalla top 100). Al di là del Premio Lunezia per il miglior testo, un po’ snobbato anche dalla Critica, che ha preferito persino dare il premio miglior testo a Fabrizio Moro. Eppure Truppi meriterebbe di essere ricordato dal grande pubblico per ben altro che per essere “ quello che si esibiva in canotta”…