SANREMO 2022 – GIOVANNI TRUPPI: porto un brano che mi racconta al meglio
Tuo padre, mia madre, Lucia è il brano presentato da Giovanni Truppi al 72esimo Festival di Sanremo.
Scritta con la complicità dei suoi due più fidati partner musicali – Marco Buccelli e Giovanni Pallotti – insieme a due firme d’eccezione della canzone italiana, Gino De Crescenzo (Pacifico) e Niccolò Contessa (deus ex-machina de I Cani), “Tuo padre, mia madre, Lucia” è il brano iniziale dell’album-antologia in uscita “Tutto l’universo” e al tempo stesso il suo ideale finale, facendo da apripista per un futuro album di inediti.
Giovanni ci ha raccontato del suo brano e della raccolta.
LA SCRITTURA DEL BRANO
Dopo tutto questo tempo di solitudine avevo l’esigenza di lavorare insieme e confrontarmi con altri autori. Per me è la prima volta e per questo ho voluto lavorare con autori puri e la scelta è andata con Gino De Crescenzo “Pacifico” e Niccolò Contessa.
LA CANZONE
La canzone che porto a Sanremo descrive il sentimento d’amore che provo verso la persona amata. Rappresenta l’ineluttabilità di percepirsi insieme all’altra persona nel futuro.
Il punto di osservazione è quello dell’età adulta: sia io che Gino e Niccoló non siamo più dei ragazzi e credo che queste parole siano arrivate perché, pur avendo età diverse, tutti e tre abbiamo varcato una soglia.
Scegliere una persona vuol dire, nel momento in cui la scelta si fa, prenderla tutta e a prescindere da tutto, perché si sta immaginando il futuro insieme a lei. Questo è l’amore di cui volevamo parlare, che poi è quello delle promesse che si scambiano gli sposi.
Infine, la dimensione “adulta”, “pubblica” (perché essere adulti vuol dire anche esporsi al mondo esterno) arriva fino all’affollato titolo del brano, dove i personaggi sembrano tre ma in realtà sono ben cinque perché questo padre, questa madre e questa Lucia (che è il nome di mia figlia) sono solo spettatori di una storia e non esisterebbero nemmeno senza i suoi veri protagonisti: i due componenti di una coppia.
Questa canzone mi racconta molto bene e rappresenta le mie caratteristiche sia musicali, sia della mia scrittura.
LA COVER
Ho cercato, con il maggior rispetto possibile, di offrire il mio punto di vista di “Nella mia ora di libertà” di De André. Ho voluta farla mia, non interesserebbe fare una versione uguale. Vinicio Capossela lo ho sempre apprezzato e seguito da quando ho iniziato a fare musica. La scelta su di lui è stata profondamente voluta, soprattutto per questa canzone. Sono molto spaventato ma mi sento piu tranquillo e piu forte.
I MIEI SANREMO
Perdere l’amore di Ranieri è la canzone che per me ha sempre rappresentato Sanremo. Come contraltare è stato l’atterraggio al Festival dei Quintorigo con Rospo.
CHI PREFERISCI IN QUESTO FESTIVAL
Io sono un grande appassionato della musica di Dargen D’Amico e dalla La Rappresentante di Lista. Un altro cantante che stimo è Fabrizio Moro, anche se lo sento meno affine al mio stile.
LA RACCOLTA
TUTTO L’UNIVERSO (in uscita il 4 febbraio) è un’antologia che racchiude l’essenza artistica di Giovanni Truppi e dei suoi dieci anni di musica.
Se quello che Giovanni Truppi ama fare è “immortalare attimi facendone canzoni”, TUTTO L’UNIVERSO è un disco che si può leggere – o guardare – come una serie di fotografie che insieme tratteggiano a contorni netti il profilo del loro autore.
Scelte tra le più rappresentative tra quelle pubblicate nell’arco di un decennio nei quattro album di inediti, un viaggio musicale vario, capace di attingere da linguaggi diversi come il jazz, il rock, il punk e la canzone d’autore, unendoli a un’inventiva metrica che nel canto spesso comprime e allunga le sillabe per meglio disporle tra le maglie dell’armonia.
TRACKLIST
1. Tuo Padre, Mia Madre, Lucia
2. L’Unica Oltre L’Amore
3. Superman
4. Mia feat. Calcutta
5. Nessuno
6. Conoscersi In Una Situazione Di Difficoltà
7. Tutto L’universo
8. Pirati
9. Borghesia
10. La Domenica
11. Stai Andando Bene Giovanni
12. Amici Nello Spazio
13. Il Mondo È Come Te Lo Metti In Testa
14. Procreare feat. Brunori Sas
15. Scomparire
ABOUT GIOVANNI TRUPPI
Giovanni Truppi (Napoli 1981) si forma musicalmente al pianoforte, strumento al quale però preferisce, sul palco, la chitarra. Cresce con un forte amore per la letteratura, ma prevale presto in lui la voglia di scrivere canzoni e di farsi conoscere e apprezzare come musicista e interprete. Il trasferimento a Roma è fondamentale per iniziare a testare le prime composizioni davanti a un pubblico e per la realizzazione del disco d’esordio, “C’è un me dentro di me” (2010, CinicoDisincanto), prodotto artisticamente da Giovanni stesso e sintesi degli anni di apprendistato alla scrittura.
Nel 2013 arriva “Il mondo è come te lo metti in testa” (I Miracoli – Jaba Jaba Music), registrato interamente dal vivo da Giovanni Truppi e Marco Buccelli (batterista e produttore storico di Giovanni) e portato in giro dai due in un lungo tour dello stivale. È qui che Giovanni inizia a farsi conoscere e a riscuotere consensi e attenzione: la sua fisicità è carismatica, la sua carica regala una dimensione intima ed energica che letteralmente accende il pubblico.
L’apice di questa prima fase artistica arriva in occasione del terzo album, “GIOVANNI TRUPPI” (2015, Woodworm) – all’interno del quale collabora anche con lo scrittore Antonio Moresco per la scrittura della canzone “Lettera a Papa Francesco I” – e del tour con cui viene presentato in pubblico. Segue una fortunata serie di concerti piano e voce per i quali smonta interamente un pianoforte acustico per segarlo e ricostruirlo in una dimensione più ridotta, dotarlo di pick-up, e renderlo collegabile all’amplificatore come una chitarra elettrica. I live in solo piano confermano la sua forza, seguiti con entusiasmo da un pubblico ancora crescente.
Dall’esperienza del tour nasce “Solopiano” (2017, Woodworm), disco che mostra le canzoni contenute nei tre album precedenti in una nuova veste: scarna, ma non per questo meno potente.
Nel 2017 firma la prima canzone per un film: si tratta di “Amori che non sanno stare al mondo”, per la pellicola omonima diretta da Cristina Comencini, per cui verrà candidato nel 2018 ai Nastri d’argento per la migliore canzone originale. L’anno precedente la compagnia teatrale Deflorian/Tagliarini ha incentrato il plot narrativo del proprio spettacolo “Il cielo non è un fondale” (2016) sulla sua canzone “La domenica”.
“Poesia e civilità” (2019, Universal) è il disco frutto di un lavoro lungo e consapevole, la cui pubblicazione, oltre a coincidere con il passaggio ad una major discografica, gli permette di ricevere il premio PIMI come miglior artista indipendente dell’anno dal MEI “per la sua capacità di rinnovare la canzone d’autore”. L’album viene indicato dalla stampa e dai media come uno dei dischi italiani dell’anno, mentre il quotidiano francese “Le Monde” ne celebra musica e qualità artistiche anche Oltralpe.
A breve distanza segue un progetto decisamente originale: si tratta dell’EP “5” (2020, Universal), prodotto da Giovanni Pallotti, che contiene tre brani di “Poesia e civiltà” riletti con la complicità di altrettanti ospiti (Calcutta per “Mia”, Veronica Lucchesi de La Rappresentante di Lista per “Due segreti” e Niccolò Fabi per “Conoscersi in una situazione di difficoltà”), più due inediti: “Procreare”, registrata con Brunori Sas, e “Il tuo numero di telefono”, che esegue il solo Giovanni. L’EP è concepito in sinergia con un libro a fumetti dal titolo “Cinque” (Coconino Press 2020) che contiene una rilettura degli stessi brani a cura di Fulvio Risuleo e Antonio Pronostico, Pietro Scarnera, Cristina Portolano, Mara Cerri, Zuzu.
Il 2021 vede invece l’uscita del primo libro di Giovanni Truppi intitolato “L’avventura” (La Nave di Teseo) e accompagnato dalla pubblicazione di una nuova canzone che ne porta lo stesso titolo. Il libro, diario di più di un mese di viaggio, è una fotografia dell’Italia colta durante l’estate del 2020, ritratta percorrendone il perimetro costiero dal confine con la Francia a quello con la Slovenia (passando da Calabria e Puglia) e mette in mostra un’ulteriore sfaccettatura del talento del musicista napoletano.
“Tuo padre, mia madre, Lucia” verrà accompagnata, a febbraio 2022, dalla pubblicazione di una raccolta intitolata “Tutto l’universo” (Universal), un ritratto d’artista attraverso quindici canzoni tra le più rappresentative della carriera di Giovanni Truppi.
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