SANREMO 2022 – HIGHSNOB & HU: Il duo che non ti aspetti a Sanremo
In gara con Abbi cura di te, Highsnob e Hu. Diametralmente opposti eppure così affini.
Lei polistrumentista, Lui rapper. Entrambi amanti della musica, Entrambi ricercatori nella musica, entrambi attenti nell’utilizzo della parola. Highsnob e Hu sono il duo che non ti aspetti. Li abbiamo intervistati in vista della loro esibizione sul palco dell’Ariston, ecco cosa ci hanno raccontato.
FESTIVAL:
HU: Non è scontato che siamo a Sanremo. Siamo due artisti indipendenti, non ci siamo incontrati fino a pochi mesi fa. Io vengo dall’elettronica, dal jazz e sono curiosa. Mike ha la mia stessa anima. Mi ha scritto quando feci Sanremo Giovani nel 2021 con l’augurio di trovarci. La prima volta è stato a casa sua lavorando su una canzone, poi ad agosto mi arriva la prima bozza di Abbi Cura di te e per me è stata un terremoto: già dalle prime note, col riff di chitarra, ho capito che era giusto. Nessuno ci aveva dato speranza e lo abbiamo preso in diretta da Amadeus.
LE CITAZIONI DI ABBI CURA DI TE
HIGHSNOB: Abbiamo anche brani più leggeri ma abbiamo sempre lavorato per inserire riferimenti su temi che interessano. A volte la singola parola può essere uno spunto, penso a shibari. Sono così i miei brani tranne quelli di rap classico. La scrittura dunque era già rodata, il mio percorso creativo è molto fluido e sono certo susciterà interesse. Sia chiaro non c’è malizia sanremese, altrimenti non avrei inserito né Shibari né Oloferne: vado una volta l’anno a vedere quello che è esposto agli Uffizi di Artemisia Gentileschi. Non è sfoggio di cultura, sono interessato a quello che avviene nel mondo. Un esempio: In questo gioco quando hai vinto hai perso è nella strofa di Federica ed era una frase di mio nonno.
CONSAPEVOLEZZA
HIGHSNOB: Abbi Cura di Te è un claim universale del quale tutti abbiamo bisogno. Il brano è anche un aiuto a me per migliorarmi. Il brano nasce ad agosto 2019 e poi seppur creato per comunicare agli altri è servito a fare un lavoro su di me.
PSEUDONOMI
HU: Quando Amadeus ha parlato dell’h che ci accomuna ha mostrato ironia. Sappiamo che è la prima canzone che ha ascoltato e anche la prima scelta. Siamo due artisti che vanno oltre l’h, veniamo da mondi diversi. Io vengo da jazz ed elettronica, ho iniziato a cantare dopo. Il mio obiettivo da artista è essere qualcosa che non somigli ad altro e che arrivi al cuore delle persone. La musica è amore. Non siamo una coppia consolidata, ci siamo conosciuti alla vecchia maniera, provando in studio e raccontandoci le nostre vite. Hu viene dalla cultura egizia: è una divinità né uomo né donna e chiunque può entrare in questa definizione; poi dà agli uomini la facoltà di pensiero e di parola. Hu può essere chiunque.
HIGHSNOB: Il mio nome nasce dall’idea di one man band, ho spesso lavorato da solo senza team e con budget minimo. Nel 2013 sono uscito da un gruppo è tra le parole più indicizzate c’era Highsnobiety, che è un portale di tendenze. Poi la ho personalizzata: sono lontano dallo snob e dunque mi sono scelto un titolo nobiliare con l’idea di non essere meno degli altri. Ma l’origine è stata promuovermi in una fase in cui non avevo soldi.
CHI TIFANO…
HIGHSNOB: Mahmood che ho trovato dal barbiere il giorno prima di andare in Rai. E La Rappresentate di Lista che Federica già conosceva. Poi abbiamo già fatto qualche chiacchiera con Dargen D’Amico, Noemi e Le Vibrazioni.
HU: La Rappresentante di Lista li ho conosciuti un giorno che ero a pranzo con un collaboratore. Con loro c’era Dario Faini. In pomeriggio ero a Milano per comprare una chitarra e con Mike li ritroviamo che passeggiavano: siamo stati a cena insieme poi io, in Sicilia in tour, sono stata a trovarli. Altri artisti li stiamo scoprendo. Il covid ha tolto dei muri, ci sono meno persone di staff e dunque è possibile un contatto più diretto tra artisti. Ed è bello per la condivisione degli stati d’animo!
VIDEOCLIP
WEB & SOCIAL
https://www.instagram.com/mikeisaprettyboy
https://www.instagram.com/hu.is.who