SANREMO 2025 – CLARA sul palco mi sono sentita libera

Clara sul palco dell’Ariston ha portato il suo nuovo brano Febbre.
A un anno da “Diamanti Grezzi”, la cantante ha portato con sé l’intensità di un pezzo che è un viaggio emotivo tra alti e bassi, tra sogno e realtà.
Febbre è una narrazione, un intreccio di orchestrazioni evocative, pulsazioni urban, bassi profondi e suggestioni elettroniche. Un brano che evolve come una storia cinematografica, capace di fondere l’attitudine contemporanea di Clara con una costruzione musicale raffinata e imprevedibile.
Q&A
Qual è stata la cosa più bella di questa esperienza sul palco?
La cosa più bella è stata senza dubbio la sinergia che si è creata sul palco. Ci siamo divertiti tantissimo e abbiamo vissuto ogni momento con grande intensità. Non dimenticherò mai quanto ci siamo sentiti vivi, scoprendo sempre nuove emozioni.
Hai accennato a una “carica” particolare. Cos’è che ti ha dato questa energia?
L’ho sentita forte, questa carica. È stata una sensazione di libertà totale e credo che sia arrivata anche al pubblico da casa.
Ho percepito una connessione autentica con chi ci guardava.
Il videoclip ha un forte impatto visivo. Ci racconti qualcosa sulla sua realizzazione?
Il video racconta la storia di una bambina che sogna di pattinare ma non ci riesce. È ispirato alla mia esperienza nel pattinaggio artistico, uno sport che ho amato ma che ho anche vissuto con difficoltà. Volevo raccontare quella sensazione di sentirsi giudicati e la forza di reagire. La regista ha realizzato esattamente la mia visione, trasformando il video in una storia potente.
Hai scelto di raccontare una storia molto personale. È stato difficile esporsi così tanto?
Sì, è stata una scelta coraggiosa, ma era necessario. Volevo mostrare una parte di me che spesso tengo nascosta. È stato come affrontare i miei demoni e trasformarli in arte.
Hai anche parlato di salute mentale. Come mai questo tema è così importante per te?
Credo che sia fondamentale parlarne perché c’è ancora molto da fare. Quest’anno ho voluto creare “La Farmacia dell’Amore”, uno spazio dove le persone possono incontrare una psicologa e confrontarsi liberamente. È stata un’esperienza incredibile vedere quante persone hanno trovato conforto in questa iniziativa.
Come ti sei sentita sul palco durante questa esperienza?
Mi sono sentita libera. Ho trovato una nuova sicurezza nella mia voce e ho sentito una connessione unica con il pubblico. Ogni volta che cantavo, sentivo che tutte le emozioni si allineavano perfettamente. È stata un’esperienza magica.
Hai accennato all’importanza della disciplina sportiva nella tua vita. In che modo lo sport ha influenzato il tuo percorso artistico?
Lo sport mi ha insegnato la disciplina e la costanza. Mi ha spinto a migliorarmi sempre, a non accontentarmi mai. Questa mentalità l’ho portata anche nella musica, spingendomi a cercare sempre nuovi orizzonti.
Cosa c’è nel tuo futuro? Nuovi progetti?
Al momento non ho progetti musicali immediati, ma sono aperta a nuove esperienze, anche fuori dal mondo della musica. Voglio esplorare nuove possibilità e vedere dove mi porterà la curiosità. Sono pronta a tutto!
Cosa diresti alla Clara di qualche anno fa, che ancora cercava la sua strada?
Le direi di avere fiducia e di non mollare mai, perché ogni difficoltà porta a una nuova consapevolezza. Continuerei a ricordarle che l’importante è restare autentica e non aver paura di mostrare le proprie fragilità.
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ph: Clara-JEREMY_SOMA1097