SANREMO 2025 -FRANCESCA MICHIELIN: abbraccio l’imperfezione, che è un po’ il “Fango in Paradiso”
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Francesca Michielin torna in gara al Festival di Sanremo con il brano Fango in Paradiso, primo grande tassello della sua nuova evoluzione musicale e stilistica.
Ballata struggente e totalizzante, “Fango in Paradiso” è una canzone d’amore che nasce dal bisogno di reagire alla fine di una relazione e ripercorre con immagini nitide l’evoluzione del rapporto tra due persone.
Il brano rappresenta la versione “revenge song” di Francesca Michielin che, come insegna Taylor Swift, è sempre un’ottima soluzione per rimettere insieme i pezzi di un cuore infranto.
Abbiamo incontrato Francesca che ci ha raccontato il processo creativo dietro “Fango in Paradiso”, le collaborazioni artistiche che hanno arricchito il suo percorso e le aspettative per la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2025.
L’INTERVISTA
Francesca, puoi raccontarci l’origine di Fango in paradiso?
“Fango in paradiso” è nata in un periodo di intensa riflessione personale. Volevo creare una ballata che avesse una veste classica, ma il concetto di “classico” è per me piuttosto vago. Nella musica internazionale, questo tipo di composizione è tornato in auge: ballate molto pulite, con l’orchestra.
Forse il concetto di classico ritorna proprio perché è classico.
Quali temi affronti nel brano?
Le frasi presenti nella canzone sono pensieri che, a un certo punto della vita, emergono ma che spesso non si scrivono in una canzone.
Io sono una millennial, ho 30 anni e ho vissuto le mie storie. Alcune persone con cui sono stata stanno già progettando il futuro con qualcun altro, e questo ti fa riflettere. Spero che con questa canzone di abbracciare tante persone che si sentono così, non solo millennial, ma anche di altre generazioni.
Come descriveresti il processo creativo dietro questa canzone?
Ho lavorato con diversi autori, come Davide Simonetta, ma scrivo molto e sono abbastanza esigente. Porto idee in studio, testi o giri di accordi che mi piacciono, e li sviluppiamo insieme. Ogni canzone ha qualcosa da dire, e il processo creativo è magico. In questo caso, è stato un percorso di catarsi personale.
Qual è il tuo approccio alla scrittura musicale?
Credo che chi scrive debba essere ispirato, ma anche lavorare costantemente. Sono figlia e nipote di artigiani; mio padre mi ha sempre detto che, anche quando le cose non riescono, bisogna comunque creare qualcosa. Andare in studio regolarmente mi aiuta a elaborare le cose e a lavorare su me stessa. Anche se alcune canzoni non vedranno mai la luce, il fatto di essere lì e lavorare migliora notevolmente la mia scrittura.
Per la serata delle cover ti esibirai con Rkomi sulle note di La nuova stella di Broadway di Cesare Cremonini. Come è nata questa collaborazione?
Quando ho conosciuto Mirko (Rkomi) a X Factor, desideravamo lavorare insieme, ma per vari motivi non è mai successo.
Quando Carlo ha introdotto la regola della serata delle cover, ho voluto onorarla. Abbiamo pensato a diverse idee e ci è venuta in mente “La nuova stella di Broadway” di Cremonini, uno dei cantautori più importanti che abbiamo.
Quest’anno ricorrono anche i 30 anni dalla morte di Ginger Rogers, un’icona per me. Celebreremo anche lei con un look ispirato sul palco, preparando una versione 2.0 del brano, rispettando Cremonini ma aggiungendo qualcosa di nostro.
Cosa ti aspetti da questa partecipazione a Sanremo?
Non so cosa succederà, ma lo vivrò al 100%. È un momento di rinascita e di integrazione con me stessa. Sono sempre stata molto perfezionista e maniaca del controllo, ma stavolta vorrei abbracciare l’imperfezione, che è un po’ il “fango in paradiso”. Vedremo cosa accadrà.
Sei curiosa di vedere qualche artista in gara in particolare?
Sì, sono particolarmente curiosa di ascoltare Massimo Ranieri e Achille Lauro. Massimo è un artista che ammiro da sempre, mentre Achille, che mi ha sempre intrigato, questa volta mi sembra particolarmente ispirato. Non vedo l’ora di scoprire cosa porteranno sul palco.
LE CELEBRAZIONI
Il 2025 sarà anche un anno di celebrazioni: il 25 febbraio Francesca compirà 30 anni, mentre a marzo ricorre il decimo anniversario dalla release de “L’amore esiste”, hit estratta dal secondo album in studio “di20” e che ancora oggi risuona in radio e su tutte le piattaforme digitali, spopolando negli ultimi mesi anche sui principali social network. Per l’occasione, venerdì 31 gennaio Francesca pubblicherà “L’amore esiste 2025 reloaded”, una nuova versione del brano che vede la produzione okgiorgio.
“L’amore esiste” è stato un brano fondamentale per il mio percorso, un game changer, una canzone dalla scrittura particolare e dal vestito innovativo. Il suo testo è un inno all’amore nel senso più universale e trasversale che ci sia. “l’amore ha mille steli, l’amore è un solo fiore” per me è la frase più potente, perché l’amore è uno.
Non esistono amori di serie A e di serie B, ogni amore è valido e in tempi cupi come questi, in cui tante persone vengono invisibilizzate per chi amano, è importante che questo brano risuoni ancora più forte, con la produzione “potenziata” da okgiorgio, con cui ho lavorato molto in questo anno di sperimentazioni in studio.»
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