SANREMO 2025 – SARAH TOSCANO in “Amarcord” racconto le mie emozioni da diciannovenne
Amarcord è il brano che Sarah Toscano porterà in gara alla 75ª edizione del Festival di Sanremo.
Scritto in collaborazione con Federica Abbate e Jacopo Ettorre, e prodotto dal pluripremiato team ITACA (fondato da Merk & Kremont), rappresenta un nuovo capitolo nel percorso artistico di Sarah, che dopo la vittoria ad Amici 23 ha continuato a crescere, consolidando il suo posto tra le voci più promettenti della nuova generazione.
“Amarcord” non è solo un brano, ma un racconto intimo e universale, un ponte tra passato e futuro che promette di lasciare il segno.
L’abbiamo incontrata ecco le sue emozioni alla sua prima volta tra i Big del Festival e i progetti che la aspettano nel 2025.
L’INTERVISTA
Partiamo dal tuo brano, “Amarcord”. Ci sono parole come déjà vu, demo e appunto Amarcord che rimandano al passato. Eppure, tu sei molto giovane. Cosa rappresenta per te questo legame con il passato?
“Amarcord” è una canzone a cui sono molto legata, penso che lo sarò per sempre. Rappresenta il mio primo Sanremo, un momento importante della mia carriera. Volevo portare sul palco qualcosa che mostrasse non solo le mie capacità vocali, ma anche la mia attitudine. È un brano che parte come una ballad velata, per poi trasformarsi in un pezzo ritmato e uptempo. Le citazioni al passato sono un modo per riflettere su esperienze che, in un modo o nell’altro, ci riguardano tutti, indipendentemente dall’età.
Parliamo della tua voce, che è molto versatile e ricca di sfumature. Quanto conta, secondo te, la voce nella musica di oggi? Ci metti più tecnica o più emozione?
Per me è fondamentale trovare un equilibrio tra tecnica ed emozione. Ogni artista ha il suo approccio: c’è chi punta più sull’emotività e chi sulla precisione tecnica. Io cerco di unire entrambi gli aspetti. Ad Amici ho imparato a conoscere la mia voce, e sto continuando a farlo grazie alle lezioni con una vocal coach. Mi piace esplorare le diverse sfumature della mia voce, adattandole alle canzoni. In “Amarcord”, per esempio, parto con un tono più leggero per poi arrivare a un’intensità maggiore.
L’emozione, però, è sempre presente, soprattutto quando sento davvero una canzone e la vivo appieno.
Nella serata dei duetti. Hai scelto di collaborare con gli Ofenbach, portando “Overdrive”. Come è nata questa scelta?
Volevo mantenere un filo conduttore con “Amarcord”, quindi ho pensato a un pezzo ritmato, che facesse ballare e che avesse un’impronta internazionale. Amo il mondo della musica internazionale, artisti come Dua Lipa e Olivia Rodrigo mi affascinano tantissimo. Gli Ofenbach sono perfetti per questo: li stimo molto e amo il loro lavoro. Abbiamo scelto “Overdrive” perché è un brano impattante, che dà spazio alla voce e ha un’energia liberatoria, un po’ come “Amarcord”.
Inoltre, abbiamo lavorato molto per rendere il brano unico, adattandolo a me e aggiungendo qualche sorpresa che non voglio svelare ancora.
“Amarcord” è nato pensando a Sanremo o è arrivato in modo spontaneo?
Non è nato pensando specificamente a Sanremo. Quando scrivo, non mi pongo obiettivi precisi: i brani vengono da sé. Con il mio team, però, abbiamo subito capito che “Amarcord” era il pezzo giusto per Sanremo. Ci abbiamo lavorato ulteriormente, aggiungendo strumenti e dettagli per renderlo ancora più adatto al live.
Sanremo è un festival che unisce generazioni diverse. Tu sei la più giovane in gara: come pensi che il pubblico accoglierà “Amarcord”?
Credo che la musica sia universale. “Amarcord” parla di ricordi e nostalgia, temi che riguardano tutti, indipendentemente dall’età. Io racconto la mia esperienza da ragazza di 19 anni, ma chiunque può ritrovarsi in queste emozioni. Chi ha un passato, chi ha vissuto momenti che vuole ricordare o che magari lo fanno stare male, può riconoscersi in questo brano.
Quali sono le tue aspettative per Sanremo? Cosa ti auguri di vivere durante questa esperienza?
Non ho grandi pretese di classifica. Il mio obiettivo è farmi conoscere dal pubblico, soprattutto da chi non mi ha mai visto prima. Sanremo è un’occasione unica per raggiungere tantissime persone. Voglio godermi ogni momento, nonostante lo stress e la pressione. Mi hanno detto che molti artisti si perdono nell’ansia e non riescono a vivere appieno la settimana. Io, invece, voglio ricordarmi di ogni istante, arrivare alla fine soddisfatta di quello che ho fatto e di come l’ho vissuto.
Hai sempre guardato il Festival di Sanremo nelle edizioni passate? Se quest’anno fossi spettatrice da casa, chi tiferesti?
Ho sempre seguito il Festival, ma vi confesso che non mi lascio mai condizionare troppo dall’artista: per me conta soprattutto la canzone. Quest’anno non ho ancora ascoltato i brani, quindi voglio prima sentire tutto prima di dare un giudizio. In generale, però, ci sono artisti che seguo e ammiro, come Rose Villain, Irama e Giorgia.
LA SERATA DUETTI
Ma Sanremo non sarà solo l’occasione per presentare il suo inedito. Durante la serata delle cover, prevista per venerdì 14 febbraio 2025, Sarah duetterà con il duo francese Ofenbach, noto per il successo internazionale “Overdrive”, che ha raggiunto la certificazione Oro in Italia con oltre 398,3 milioni di stream su Spotify. La scelta di collaborare con un duo che vanta più di 4,7 miliardi di stream globali non è casuale: dimostra l’ambizione internazionale di Sarah Toscano, artista che unisce uno stile fresco e coinvolgente a una voce capace di parlare direttamente al cuore del pubblico giovane.
IL TOUR
Sarah Toscano si prepara a tornare sui palchi di Milano e Roma a ottobre 2025 per due live nei club di queste città:
sabato 18 ottobre 2025 sarà ai Magazzini Generali di Milano,
sabato 25 ottobre porterà la sua musica a Roma, presso Largo Venue.
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ph: SarahToscano_crediti-Ilaria-Ieie-2025