SANTACHIARA ascolta il nuovo singolo “Tutto gira”
TUTTO GIRA è il nuovo singolo di SANTACHIARA. Il brano è la prima delle quattro release che anticipano l’album “SETTE PEZZI”, in uscita il 27 novembre.
Tutti i martedì di novembre, infatti, SANTACHIARA svelerà il progetto discografico SETTE PEZZI brano per brano, ognuno con un particolare “mood” e una sua peculiarità, uno per ogni giorno della settimana. Sette mood, sette emozioni, sette “pezzi” che volutamente non si racchiudono nell’etichetta di un genere prestabilito: un melting pot in cui l’artista si identifica e di cui è orgoglioso, una musica che accomuna sensi e percezioni differenti.
Il primo capitolo del racconto è TUTTO GIRA, “pezzo” che anticipa la playlist finale, a cui si aggiungeranno i singoli “quindi”, “io e me” e “alba”.
TUTTO GIRA è il mood del venerdì, quello “della grinta con cui si parte per un’avventura, con cui si inizia una serata che, brutta o bella che sia, avrà il suo senso compiendosi”. “Il brano – racconta Santachiara – racchiude in sé un po’ la sicurezza paradossale con cui andiamo incontro a ciò che non conosciamo, fiduciosi che prima o poi troveremo il nostro posto nel mondo. Estremizzare la variazione sonora, sia in suoni sia in ritmiche, mi dava il senso delle innumerevoli sensazioni suscitate da un nuovo inizio, una decisione forte o un grande cambiamento”.
ASCOLTA TUTTO GIRA
IL TESTO
Cresco in strada come fossi Stray
Vivo swing solo gin in cuffia i Dire Straits
C’è una vita che volevo
ma poi per i dovevo c’ho visto noia e ho cambiato il mio point of view
Tocco il cielo come fa Dubai
Che ogni ko lo specchio sai lo rende okey
C’è qualcosa che stringevo
ma poi sai che fa il tempo
mi son distratto un momento e non c’era più
Sono tutto un film ma lei è pazza di me, di te, di se, dei tre
Io che lotto creed la vita ha un destro da Ali,
è che a volte poi cadi ma non lasciatemi qui.
Oggi poi che il morale è un parterre
sale e scende manco fosse lo spread (oh oh oh)
Sembra ieri che ho finito il liceo
il tempo corre sai si è fatto il coupé (oh oh oh)
E quest’alba poi sembra un Monet
Ho un frappè lei che vuole il Cartier (oh oh oh)
E una morale in fondo in fondo non c’è
tutto gira Mon Frere tutto gira Mon Frere
Faccio m’ama non m’ama col gin tonic
brillo strillo “Adriana” alla Stallone
È che il cielo e le stelle mi parlano stasera
come fosse un modo per capirmi senza l’enoteca
Io che piano mi sciolgo nel blended
Che ricerco nel letto i miei perché
Che mi giro e rigiro di nuovo
come se all’altro lato del globo
ci fosse qualcosa per me
Mi si strappa l’autostima
ci ripenso è script
Se l’amore è una cartina
Sai mi scordo i filtri
Penso mi odi la vicina
Dice è troppo alto
Dice torno la mattina e che sto sempre in after
Oggi poi che il morale è un parterre
sale e scende manco fosse lo spread (oh oh oh)
Sembra ieri che ho finito il liceo
il tempo corre sai si è fatto il coupè (oh oh oh)
E quest’alba poi sembra un Monet
Ho un frappè lei che vuole il Cartier (oh oh oh)
E una morale in fondo in fondo non c’è
tutto gira Mon frere tutto gira Mon frere (2 volte)
tutto gira Mon frere tutto gira Mon frere,
dai stasera tutto gira monfrere
CHI E’ SANTACHIARA
Luigi Picone, in arte SANTACHIARA, nasce ad Alberobello nel 1998 e passa la sua infanzia in giro per l’Italia viaggiando con i suoi genitori, artisti di strada, e crescendo in un ambiente pieno di stimoli culturali. Trascorre la sua adolescenza a Spoleto, per poi trasferirsi a Napoli nel quartiere Santa Chiara, cuore del centro storico della città. Si appassiona al rap sin da ragazzino, ma gli sta stretto e inizia a prendere ispirazione dalla musica più disparata: dal cantautorato italiano al rock, passando per la techno, la classica e l’urban. Studia pianoforte e chitarra e inizia a mescolare su Garage Band i Radiohead con Mozart e i Nirvana, pescando da tutto quello che ascolta, ed è un gioco che fa insieme al compagno di studi Andrea (UNTITLED). Non hanno uno studio di registrazione vero e proprio e così smontano il salotto di casa, costruendo mini-opere di ingegneria casalinga in cui sedie e tavoli reggono microfoni, mixer e pc. Sceglie di chiamarsi Santachiara “perché ho scritto e registrato le mie prime canzoni in quel piccolo appartamento in via Santachiara 1, nell’omonimo quartiere di Napoli”. Debutta discograficamente nel giugno del 2020, tirando fuori 3 singoli in un mese, “quindi”, “io e me” e “alba”, che hanno un ottimo riscontro di pubblico e critica. Nei tre brani viene fuori la sua attitudine a non usare i generi musicale come tratto distintivo, ma piuttosto come tappeti per le parole, le melodie e la timbrica della sua voce.
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