Signore e signori, i TALLONI DA CHINA
Funky, Reggae, Gospel e Musica latina sono i generi a cui si ispira questo nuovo gruppo musicale “sui generis”. Loro sono i “Talloni da China” e, come ci dicono loro stessi, “nascono un po’ a caso nel novembre del 2018” dopo vari incontri in cui si “jammava” negli appartamenti di gente sconosciuta in Costa Azzurra. Sono (quasi) tutti ingegneri informatici e proprio il lavoro li ha fatti incontrare.
I Talloni da China sono sette elementi: Pietro (voce e chitarra), Francesco (chitarra solista), Isanatta (basso e voce), Valens (tastiere e voce), Roberto (batteria), Remy (sax), Salah (bonghi). Tutti italiani, a parte Salah (che viene dal Marocco) e Remy (unico francese in terra natìa). Poi c’è anche Mirko che, ci dicono, “è l’elemento bonus del gruppo, che non è ancora chiaro cosa faccia: non suona (per ora) ma è sempre presente alle prove, a volte fotografa o fa video”.
È Isanatta che ci spiega però il tratto caratteristico dei Talloni da China: “Non saprei neanche dire se quella attuale è la formazione ufficiale perché il progetto è molto easy, c’è gente che viene a suonare con noi alcune cose, poi se ne va, poi ritorna. Anche io per esempio a volte suono il piano, ora sto cercando di aggiungermi alla sezione fiati con la tromba. Siamo anche molto influenzati dai Vulfpeck o dai Scary Pockets quindi amiamo mettere in mezzo gente che può contribuire anche solo per un pezzo, per esempio”.
“Call of the Wild” è il loro primo EP, e vi consiglio di ascoltarlo il lunedì mattina mentre andate al lavoro: vi darà la carica che serve. Dietro al ritmo estivo, urban, funky si nasconde una ricerca della giusta musicalità che, azzardo, poco si allontana dai migliori gruppi (raccoglitori di questi generi) attualmente in circolazione.
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