SUBSONICA – 8
Ero curioso dell’uscita di “8”. Volevo capire se era ancora possibile fare un certo tipo di electro-pop di grande qualità.
Volevo capire a che punto del percorso sonoro fossero arrivati Samuel, Boosta, Casacci e soci e soprattutto se riuscivano ancora a miscelare e compattare in un tutt’uno le loro identità creative ben definite (e sviluppate con i progetti solisti di ogni componente della band).
Dopo il primo ascolto sono rimasto soddisfatto del prodotto. Proprio come me lo sarei aspettato.
Manifesto di intenti di questo disco sono le liriche di “Jolly Roger” (I nostri anni hanno già visto tutto… Ma adesso siamo qui…) mentre l’anello di congiunzione tra il passato e il presente sono brani come “Punto critico”, “Fenice” o “Bottiglie Rotte” perfetta attualizzazione sia lirica sia nel sound della suono inconfondibile della band.
Brani come “Le Onde”, “La Bontà” o ancora di più “L’incredibile performance di un uomo morto” fanno però vedere il futuro della band e la direzione matura ed illuminata verso la quale stanno andando.
Un bel disco, che suona bene dall’inizio alla fine senza grandi stasi e momenti da skippare.
Tre brano da ascoltare subito: Punto critico – Le Onde – L’incredibile performance di un uomo morto
Quotes:
I nostri anni hanno già visto tutto
come occhi rossi nelle notti in bianco
tra luce piena e il buio più profondo
Ma adesso siamo qui
adesso siamo qui
adesso siamo qui
adesso siamo qui
Batti Jolly Roger
la notte è sopra un mixer
il cielo in una stanza
qui
non ci entrerà mai
Balli col computer
rispondi come un geyser
l’estate sta finendo
tu
non te ne accorgi mai
I nostri anni hanno sfidato il tempo
e anche scommesso di cambiare un mondo
tornati indietro per pagare il conto (Jolly Roger)
Ciao ciao dal malessere
Applausi all’atterraggio ho voglia di vivere
Saluti dalla pagina
Alza la mano che la pista s’illumina
Che s’illumina
Sugli anni senza titolo
Saldi in vetrine Shish kebab
I compro oro, il traffico
L’automazione, l’occupazione
Vermi sul punto critico
Clima, stagioni, slot machines
I tassi di monossido, patria nazione, liposuzione
Non so come dirtelo
Hai il cuore chiuso in un rifugio anti sismico
Lontano dall’incognito
Per non tirare a sorte con l’infelicità
Che è bellissima (Punto critico)
il buio profondo, lo sguardo sul mondo
è quei capelli chiari
i tuoi capelli chiari
brillano di luce sullo sfondo nero
non so come smettere
non so come smettere
di frantumare il nostro piccolo amore
non so come smettere
non so come smettere
non so come smettere
non so come smettere
non so come smettere
non so come smettere
di frantumare il nostro piccolo amore (Cieli in fiamme)
Tracklist:
Jolly Roger
L’incubo
Punto critico
Fenice
Respirare
Bottiglie rotte
Le onde
L’incredibile performance di un uomo morto
Nuove radici
Cieli in fiamme
La bontà
Discografia:
1997 – Subsonica
1999 – Microchip emozionale
2002 – Amorematico
2005 – Terrestre
2007 – L’eclissi
2011 – Eden
2014 – Una nave in una foresta
2018 – 8