“(T)rap&Architecture” FRAH QUINTALE, RKOMI E THE NIGHT SKINNY un digital talk in Triennale

“(T)rap&Architecture”  FRAH QUINTALE, RKOMI E THE NIGHT SKINNY un digital talk in Triennale

“(T)rap&Architecture” è il titolo del digital talk con Frah Quintale, Rkomi e The Night Skinny che esplora una nuova forma di dialogo tra la cultura musicale trap e rap e i temi dell’architettura e dell’urbanistica.

Venerdì 16 aprile alle ore 18.30 Triennale Milano presenta l’evento (T)rap&Architecture a cura di Bianca Felicori e powered by adidas Originals.

Concepito come digital talk e trasmesso in streaming sul sito e sul canale YouTube di Triennale Milano, (T)rap&Architecture è un dialogo sulla città di Milano e sulla sua evoluzione culturale, sociale e urbanistica che vede come protagonisti tre artisti della scena rap e trap italiana: Frah Quintale, Rkomi e The Night Skinny.

Il progetto rappresenta un tentativo di esplorare una nuova forma di dialogo transdisciplinare in cui i temi dell’architettura e dell’urbanistica milanese vengono letti in relazione alla cultura musicale affermatasi negli ultimi anni e oggi parte di un linguaggio universale.

Il progetto (T)rap&Architecture si inserisce nel programma di Triennale Milano, un’istituzione che in anni recenti, grazie al clima culturale aperto e di respiro internazionale, ha saputo promuovere con coraggio progetti transdisciplinari di questa natura.

Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, afferma: “Mettere in relazione la musica – e un determinato tipo di musica come la trap – con l’architettura, l’urbanistica e i contesti periferici è oggi molto importante perché suggerisce un nuovo modo di guardare agli spazi e all’architettura stessa. Il suono aiuta a interpretare lo spazio e lo rilegge, lo spazio ne esce potenziato e rigenerato dalla musica. In questo modo avviene uno scambio fecondo che aiuta a capire come   la rigenerazione urbana possa passare anche dalla musica e a sensibilizzare un pubblico più ampio e trasversale, e in particolare le generazioni più giovani, alle tematiche che Triennale porta avanti dalla sua istituzione.”

Lorenza Baroncelli, Direttore artistico di Triennale Milano, dichiara: “Questo appuntamento si inserisce in una riflessione più ampia che Triennale Milano sta portando avanti con progetti come lo skatepark dell’artista Koo Jeong A progettato per Triennale nel 2019, gli Esse Magazine Awards del 2020, in cui la cultura skate e quella musicale urban italiana si sono incontrate, e la mostra sull’architetto Carlo Aymonino, di cui a Milano ricordiamo il Gallaratese, che inaugurerà nel maggio 2021. Su questa linea (T)rap&Architecture rappresenta un momento importante per un racconto inedito delle periferie milanesi, dei cambiamenti che stanno vivendo, del ruolo della musica in questi contesti urbani fino alla loro rappresentazione nei video musicali.”

A moderare il dibattito sarà Bianca Felicori, architetto e curatrice del progetto, che da tempo porta avanti questa ricerca per  legittimare il discorso architettonico in relazione alla cultura trap e rap italiana.

GLI ARTISTI 

I tre protagonisti – Frah Quintale, Rkomi e The Night Skinny – sono i protagonisti di questo viaggio architettonico tra i tesori di Milano disegnati da Gio Ponti, Marco Zanuso, Bruno Morassutti, Angelo Mangiarotti, Arrigo Arrighetti e Giovanni Mistretta.

Gli artisti, che arrivano da realtà estremamente eterogenee, provenienze e generazioni diverse, si confronteranno con Stefano Boeri, Lorenza Baroncelli e Bianca Felicori sui  temi più urgenti e attuali della città di Milano: dalle criticità delle periferie ancora irrisolte ai cambiamenti di status avvenuti con il successo, dal legame con i quartieri di nascita all’architettura come background dei video musicali.

(T)rap&Architecture viene raccontato anche attraverso una documentazione fotografica e video in cui gli artisti vengono ritratti davanti ad alcuni edifici iconici della città di Milano. La narrazione iconografica è costruita secondo un duplice punto di vista che rispecchia il cambiamento di stato degli artisti stessi: da una parte la Milano periferica e popolare e dall’altra quella residenziale del centro città e di zone prevalentemente abitative.

TRE DOMANDE AGLI ARTISTI

Cosa rappresenta per te Milano, oggi?

“All’inizio Milano mi sembrava complicata e inaccessibile, con delle sue regole e un suo codice da decifrare totalmente diverso da quello di una piccola città alla quale ero abituato. Col tempo ho capito che è fatta per socializzare, per creare connessioni tra le persone e tra le idee, che se sai entrarci dentro, può fare da megafono e diffondere le tue idee lungo tutta la nazione, perché quando ci sono i luoghi e le persone giuste, che si incontrano in un determinato momento in un determinato spazio, si crea dell’energia che è in grado di far accadere grandi cose”.

Frah Quintale
 

Cosa significa per un’artista parlare del proprio lavoro in un luogo come Triennale Milano?

“È sicuramente un contesto diverso da quelli che conosco e sono felice di parteciparvi perché, così come nel mio lavoro non amo le etichette, credo che non esista un’unica sede dove raccontarsi.”

Rkomi
 

Ritieni sia necessario promuovere flussi disciplinari tra musica, architettura e urbanistica, oggi?

“Per uno come me è fondamentale leggere il proprio lavoro in relazione ai temi urbanistici e architettonici, perché è dalla città stessa che traggo ispirazione. Subisco il fascino dei contesti periferici, realtà che fotografo nel tempo libero e che spesso sono diventate il background di video musicali a cui sono particolarmente affezionato”.

The Night Skinny

IL TRAILER 

INFO 

(T)rap&Architecture

16 aprile 2021, ore 18.30

Sul sito e sul canale YouTube di Triennale Milano

 

Nella foto Rkomi Arrigo Arrighetti, Biblioteca Civica a Palazzo Sormani, Milano, 1947

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