Video e Testo: FLEET FOXES – “Can I Believe You”
I Fleet Foxes presentano il video di Can I Believe You.
Riguardo al brano, il frontman Robin Pecknold afferma:
Questo brano si ispira alla tradizione folk antica della musica che parla di problemi di fiducia. La strofa è il ritornello, il ritornello è il bridge, il bridge è una canzone diversa, è tutto al rovescio ma è proprio ciò che lo ha reso così divertente da realizzare. Godetevi il brano!”
Sean Pecknold, che ha diretto il video, afferma,:
Con questo video, ho creato un’interpretazione di cosa la fiducia (o l’incertezza di essa) rappresenti, quando due personaggi camminano uno verso l’altro in un mondo pulsante. Il video riflette anche la frustrazione e la mancanza di contatto umano che abbiamo tutti vissuto durante la pandemia del 2020. La nostra scrupolosa crew ha lavorato duramente per dare vita a questo progetto e speriamo che possiate trovare delle metafore con le quali potervi immedesimare mentre ascoltate la musica e guardate il video. Come sempre, per me ed Adi Goodrich è stato un onore dare vita ai brani di Robin attraverso dei visual ipnotici. Questa è la terza parte di una trilogia video che vede la partecipazione di Jade-Lorna Sullivan e Jean Charles.”
IL TESTO
Can I believe you?
Can I believe you?
Can I
Ever know your mind?
Am I handing you mine?
Do we both confide?
I see it, eat through every word I sow
See what you need to, do you doubt it’s yours?
Now I’m learning the ropes
Never get this close
I’ve been wounded before
Hasn’t let me go
It never got less strange, showing anyone just a bare face
If I don’t, well, nothing will change
Staying under my weather all day
Can I believe you when you say I’m good?
I didn’t need to when I wished you would
No, it isn’t enough
Never held that much
Now another way up
Been a row too rough
It never got less strange, showing anyone just a bare face
If I don’t, well, nothing will change
Staying under my weather all day
Lately, I’m wondering too
What type of desire I can break
When I’m one way with them, one with you
What half is it of me rearranged?
Can I believe you?
Can I believe you?
I want to need you
I want to need you
Can I believe you?
Can I believe you?
IL DISCO
Shore è stato registrato prima e durante la quarantena ad Hudson (NY), Parigi, Los Angeles, Long Island City e New York City dal settembre 2018 fino al settembre 2020, con l’aiuto dell’ingegnere del suono e di produzione Beatriz Artola. Formato da 15 brani per un totale di 55 minuti, inizialmente Shore era ispirato a quegli eroi musicali del frontman Robin Pecknold, come Arthur Russell, Nina Simone, Sam Cooke, Emahoy Tsegué-Maryam Guebrou fra gli altri, che nella sua esperienza hanno celebrato la vita di fronte alla morte.
Vedo ‘shore’ come un posto sicuro ai margini di qualcosa di incerto, fissando le onde di Whitman che recitano ‘death’” ha affermato Pecknold. “Tentato dall’avventura dell’ignoto, allo stesso tempo apprezzi il comfort del terreno stabile sotto di te. Questa è la mentalità che ho adottato, il carburante che ho trovato per fare questo album.”
IL FILM
I Fleet Foxes hanno annunciano la proiezione all’aperto del corto che accompagna l’album, un road movie girato in 16 mm da Kersti Jan Werdal che mostra i paesaggi del Pacific Northwest. La proiezione all’aperto, presentata in parte da YETI, avverrà a Portland, LA, Brooklyn, Austin, Seattle e Chicago dal 18 ottobre. I biglietti saranno disponibili dall’08 ottobre alle 10AM ET e possono essere acquistati qui: fleetfoxes.co.
Shore è un’opera d’arte filmata nel corso di un mese tra Washington, Oregon e Idaho dell’ovest, su pellicola 16mm.
Ho ascoltato l’album mentre guidavo e ho registrato nella mia mente paesaggi che mi sembrava risuonassero con la musica ma che stavano bene anche per conto loro” spiega la regista Kersti Jan Werdal. “Il film è destinato a coesistere e interagire con l’album, piuttosto che essere in una relazione diretta e simbiotica. Le scene urbane e narrative interagiscono con i paesaggi più surreali, al posto di essere in completa opposizione. La mia speranza è che il film, come l’album, rifletta l’ottimismo e la forza.”
Kersti Jan Werdal è un’artista che si occupa di film, fotografia, istallazioni e collage.
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