Video e Testo: POPULOUS con MYSS KETA e KENJII
Una danza selvaggia, ipnotica e coloratissima. Dopo la première di ieri 24 giugno sul magazine berlinese Kaltblut, esce oggi 25 giugno il video di HOUSE OF KETA, l’irresistibile pezzo vogue di Populous con M¥SS KETA e Kenjii che si candida a diventare il nuovo inno delle ballroom di tutto il mondo.
Un video animato realizzato durante il lockdown dal regista e animatore Emanuele Kabu grazie alla tecnica del rotoscoping ricalcando fotogramma per fotogramma alcuni video lo-fi girati dagli autori e dai performer del brano:
L’idea iniziale del video era quella di una grande coreografia voguing, racconta Emanuele Kabu – avevamo anche Gorgeous Kenjii Gucci già coinvolto nel pezzo, uno straordinario coreografo e performer. Ma eravamo in pieno lockdown ed era impossibile fare uno shooting professionale. Ho pensato quindi di far girare del materiale lo-fi sia agli autori del pezzo (M¥SS KETA, Kenjii, Protopapa e Populous), che ad alcuni loro amici (Kobramulato e La Trape). La qualità di questi filmati era molto bassa e molti dettagli sono andati persi. Questo però si è trasformato in una grande opportunità, perché mi ha forzato a creare nuovi mondi partendo (quasi) da zero. Volevo disegnare qualcosa di selvaggio e meraviglioso, come le persone coinvolte in questa canzone. Così, proprio mentre tutto attorno diventava buio, io mi sono concentrato sulle cose belle che ho incontrato nel corso della vita, provando ad includerne alcune di esse in questo video.”
HOUSE OF KETA è l’ultimo singolo estratto da “W”, nuovo album di Populous appena uscito in Italia per La Tempesta e per Wonderwheel Recordings nel resto del mondo.
L’idea del pezzo nasce il giorno dopo il Milano Pride 2019. Come in un’immaginaria riunione della massoneria queer, Populous chiama a raccolta il creative director Protopapa, il producer RIVA e il collettivo Motel Forlanini (la clique di M¥SS KETA).
La ciliegina sulla torta è stata la collaborazione con l’incredibile performer, ballerino e coreografo Gorgeous Kenjii Gucci, profondo conoscitore della scena ballroom internazionale, che appare anche come seconda voce del pezzo.
IL TESTO:
filo 350 km orari
Solo io, una passerella
E la mia giacca Armani
Sfido
Tutti i limiti sessuali
Ho una bandiera arcobaleno
E indosso solo un paio d’ali
Volo
Mentre conto i miei trofei
Tacchi alti alla ball
Le ragazze fanno shade
Sfreccio
Per le vie di Monterrey
Regina del deserto
Leggenda dell’old way
My house, my rules, my pleasure
House of Keta
My house, my rules, my pleasure
Vogue the house down
130 il mio IQ
Questa barra il mio haiku
Realness campionessa
Saffo poetessa
My house, my rules, my pleasure
House of Keta
My house, my rules, my pleasure
Vogue the house down
Walko la runway andando a lavoro
Lace front wig colore dell’oro
Tu drama queen, io teatro kabuki (kabuki)
Con la tua kiki sei fuori dai giochi
(Bring to the judges your juicy body
Miss Swing, you’d better fix your wig)
House of Extravaganza
House of Protopapa
House of Balenciaga
House of Labeija
House of Ladurée
House of Bordello
House of Yamamoto
House of Keta
My house, my rules, my pleasure (nella mia casa ogni legge è sospesa)
My house, my rules, my pleasure (Vogue the house down)
Butch queen
Femme queen
Virgin
Old way
New way
Bizarre
My house, my rules, my pleasure
House of Keta
My house, my rules, my pleasure
Fonte: LyricFind
ABOUT POPULOUS
Populous è il moniker dietro cui si cela Andrea Mangia. Producer, deejay, autore di colonne sonore, sound designer per il web, musei e sfilate di moda. Da diversi anni porta alta la bandiera della musica elettronica italiana nel mondo.
Con 5 album all’attivo (il suo esordio risale al 2003 sulla prestigiosa etichetta berlinese Morr Music), nel corso della sua ormai lunga carriera si è guadagnato una lunghissima serie di recensioni entusiastiche non solo fra i media specializzati italiani, ma anche europei e mondiali (Pitchfork, Interview Magazine, XLR8R), imponendosi con sempre maggior autorevolezza come artista trasversale in grado di esplorare con disinvoltura generi musicali diversissimi tra loro, rendendo sempre riconoscibile ogni sua creazione.
Simon Scott/Slowdive, Vasco Brondi, M¥SS KETA (è lui il producer dietro a una hit come “Xananas”), Perturbazione, Teebs, Clap! Clap! sono solo alcuni degli artisti che ha prodotto o con cui ha collaborato. La lista dei grandi festival internazionali che hanno ospitato i suoi set è ancora più lunga e comprende, tra gli altri, SXSW (Austin), Primavera Sound (Barcellona), Eurosonic (Groningen), Tropikali (Amsterdam), Nos Alive (Lisbona), Tropico (Acapulco) e Selvamonos (Lima). In Italia, oltre ad aver vinto nel 2016 il premio di “Miglior artista” all’Italian Quality Music Festivals, non c’è un festival che non lo abbia inserito in line up.
Alla perenne ricerca di quanto ancora non sia stato esplorato e di quali stili non siano già stati mischiati, si aggiunge una capacità straordinaria di saper leggere con largo anticipo le tendenze e gli sviluppi musicali (non a caso nel 2010 vince il “Premio 2061 – La musica elettronica italiana del futuro”). Laureato in musicologia e ascoltatore onnivoro prima ancora che musicista, ha nella curiosità il suo tratto distintivo. Lo potreste tranquillamente incontrare tanto per strada ad applaudire uno sconosciuto gruppo andino quanto sull’Himalaya armato di microfono a raccogliere field recordings. È proprio questa instancabile curiosità che lo porta a interessarsi a tutti gli aspetti dei suoi lavori: dalle illustrazioni utilizzate per gli artwork, ai visuals, ai video clip. Tutto è parte di una visione precisa, curata nei minimi dettagli. La moda è un’altra sua grande passione (come dimostra la sua coloratissima collezione di camicie e calzini!) e non è un caso se tra le innumerevoli collaborazioni ci siano all’attivo anche quelle con maison come Gucci, Vivienne Westwood ed Isabel Marant.
Se i suoi primi lavori fluttuavano fra indietronica e hiphop, con “Night Safari” Populous si apre ai suoni del mondo: influenze world music (Africa e Oriente in testa) si fondono alla perfezione con l’elettronica di stampo europeo. Dopo una permanenza a Lisbona, nel 2017 arriva “Azulejos”, pubblicato da La Tempesta in Italia e Wonderwheel Recordings nel mondo. Qui l’attenzione si rivolge al Sudamerica e in particolare alla cumbia, che per la prima volta in Italia viene rivisitata in chiave elettronica. Il disco viene suonato da moltissime radio e dj della scena elettronica mondiale, finendo per essere fra i dischi dell’anno di svariati magazine.
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