Video: GIORGIA – “Le tasche piene di sassi”
on la sua voce unica, GIORGIA ha reinterpretato “Le tasche piene di sassi”, una delle canzoni più intense della carriera di Lorenzo “Jovanotti” Cherubini, interprete e co-autore del brano, uscito nel 2011. L’arrangiamento inedito – a cura di Michele Canova, proprio come il brano autentico – è caratterizzato da una nuova ritmica, che rispetta la versione originale aggiungendo sfumature inaspettate.
Nel video un nuovo, emozionante incontro artistico tra GIORGIA e l’attore Filippo Nigro, ancora insieme dopo il toccante video di “Gocce di memoria”, colonna sonora del film di Ferzan Özpetek “La finestra di fronte”.
Il videoclip di “Le tasche piene di sassi”, diretto da Mauro Russo, racconta con rispetto ed intensità la solitudine che ciascuno si trova ad affrontare nella propria vita, momenti in cui ci si sente persi, soli e disorientati. Immagine dopo immagine, nota dopo nota, il video narra con estrema delicatezza brevi storie di malinconia quotidiana, che ogni personaggio affronta ed elabora a modo suo. Tuttavia, questi momenti non sono altro che i primi passi di un percorso verso la rinascita e il raggiungimento di una serenità intima e profonda, che i due protagonisti trasmettono col proprio sorriso nella scena finale.
“POP HEART”, in uscita venerdì 16 novembre per Sony Music/Microphonica srl, è il disco del cuore di GIORGIA, che sceglie di reinterpretare alcune tra le canzoni che più ha amato nella sua vita. L’artista inizia la sua carriera proprio cantando live i brani di altri celebri interpreti e oggi decide di raccogliere le cover in un album. Un progetto unico nel suo genere, concepito non solo per i fan dell’artista ma anche per chi, proprio come lei, ha ascoltato e riascoltato gli indimenticabili brani inclusi nel disco. “POP HEART” è dedicato a tutti gli amanti della musica, è un’occasione speciale per scoprire ancora una volta una raccolta delle più grandi canzoni di sempre, reinterpretate in chiave personale dalla meravigliosa voce di GIORGIA e riarrangiate da Michele Canova.
