Video-Intervista – MARU: sapere perdere è l’arte di vivere

Video-Intervista – MARU: sapere perdere è l’arte di vivere

“TOI” è il nuovo disco di Maru che arriva a due anni di distanza da “Zero Glitter”.

Un disco con un sound diverso, che si apre all’elettronica pop e alla dance, esplora sintetizzatori distorti e violenti e torna a ballad più dolci, avvicinandosi con garbo anche al mondo r’n’b e lo-fi. 

Anticipato dai singoli Quechua e Zitta, TOI è il grido di libertà di chi ha smesso di prendersi troppo sul serio. È rinunciare alle aspettative per accogliere tutto quello che viene e goderselo fino in fondo, la volontà di vivere gli errori con leggerezza, accettarli e accettarsi in ogni sfaccettatura, anche quelle che non piacciono agli altri.
E allora perchè non “Toy”, con la “y”? Maru voleva giocare, un’ultima volta.

L’album si snoda attraverso 9 tracce che raccontano di scelte sbagliate ed errori, relazioni che forse potevano essere evitate.
In primo piano la capacità di ridere e sorridere di noi stessi, da non confondere con superficialità. Se l’amore è l’arte di perdere, come sostiene la celebre poetessa statunitense Elizabeth Bishop in One Art, una delle sue poesie più famose, allora forse sapere perdere è l’arte di vivere.

Rimangono al femminile anche le ispirazioni musicali, tra Lorde e la svedese Robyn fino alla francese Christine and the Queens.

Penso di aver capito, dopo molto tempo, che l’unica relazione importante è quella con me stessa. È difficile riuscire a star bene con qualcuno se non si conoscono realmente i propri desideri e i propri limiti. Lasciarsi andare e lasciare andare sono due facce della stessa medaglia e l’ironia è un’arma potente per fare in modo che le cose scivolino un po’, senza trattenerle a forza.

LA VIDEO-INTERVISTA 

IL DISCO TRACCI PER TRACCIA

FREE-TRIAL
Si parla di relazioni come le prove gratuite di un videogame: arrivati alla parte più interessante, si blocca tutto.

ELASTICI
Arrangiamento più fresco e semplice che con un sound vicino al K-pop si schiera contro ogni etichetta. Fastidiose nei rapporti umani come nei vestiti e irritanti come gli elastici, appunto, che stringono e tengono insieme le cose più fragili.

COINCIDENZE
Il brano si muove con leggerezza tra scherzi del destino e sentimenti governati dalla chimica e dal caso.

SONNO CONTRO
Le atmosfere virano su toni più cupi dove la notte può diventare nemica e divorare la pace.

QUECHUA
E’ un piccolo inno synth-pop alle scelte sbagliate: un ricordo un po’ sfocato ma non troppo lontano di corse sulla spiaggia, tende, falò, feste dal tramonto fino all’alba. Prodotta da Fabio Grande, è una canzone energica, potente e lieve al tempo stesso. Un grido di libertà limpido e profondo sull’importanza di essere sé stessi, anche e soprattutto commettendo errori.

VOSTOK
In Antartide: la città ideale per correre lontano dall’afa, da agosto, e fuggire dai tormentoni estivi.

CTRL+Z
Si cambio di rotta musicale e ci si avvicina con garbo al mondo rnb e lo-fi ma tiene fede alla direzione del disco: il bello di divertirsi e reinterpretarsi, complicarsi la vita con scelte difficili, come quella di scalare l’Himalaya in infradito. Perché in fondo si può sempre tornare indietro e resettare tutto, anche se non è facile come sui tasti del pc Control + Z.

SEI DI CHI
E’ un titolo di sfida, una ballad che insegue tutti i dubbi e le domande di qualcuno che sarà sempre destinato ad aspettare, che vive del desiderio di sentirsi dire da chi ama “ti appartengo incondizionatamente”. Eppure sono spesso i vincoli che ci vengono imposti a non permetterci di essere realmente padroni di noi stessi e della nostra identità.
Sintetizzatori distorti e violenti, combinati con un beat electro, per rompere barriere musicali ma soprattutto i confini di genere.

ZITTA
Radicata nei territori dell’elettronica pop e della dance,  è una delle canzoni più potenti dell’album. Maru parte dalla sua esperienza intima e personale per fotografare momenti e quotidianità del mondo LGBTQ+ e denunciare pregiudizi e discriminazioni ancora in atto, nonostante i passi avanti sul tema. Di ispirazione i versi della poetessa americana Andrea Gibson: “Ci vogliono più muscoli a restare che ad andarsene”. Proprio come ci vogliono più muscoli a star zitt* che a esplodere.

VIDEO 

CHI E’ MARU

Maru, al secolo Maria Barucco, è nata a Siracusa e vive a Bologna. Scrive canzoni dal 2012 ed ha alle spalle un disco self-titled. L’album successivo, uscito a novembre 2018 per Bravo Dischi, si intitola “Zero Glitter” ed è un invito ad accettarsi e dichiararsi per quello che si è, senza tanti giri di parole. L’album è stato prodotto da Fabio Grande (Maria Antonietta, Germanò, Colombre, Joe Victor, Mai Stato Altrove) presso la Sala Tre de Gli Artigiani Studio ed è stato masterizzato da Giovanni Versari. Durante l’ultimo tour, condivide il palco con diversi artisti come Motta, Maria Antonietta, Colapesce, Ex-Otago e altri. A dicembre del 2019 il suo singolo “Dove Dormi” esce su vinile insieme a un inedito de Lo Stato Sociale grazie al progetto Sonda.

Nel 2020 escono “Quechua” e “Zitta”, i due singoli che anticipano il nuovo disco in uscita a fine novembre per Bravo Dischi.

 

 

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