Video Intervista – VALERIO MAZZEI: io scrivo sempre di quello che mi succede nella vita
Che male che fa è il nuovo singolo di Valerio Mazzei.
Valerio Mazzei, punto di riferimento della “Generazione Z” con i suoi milioni di followers, è una delle personalità più seguite tra i giovani.
Ma Valerio, famoso per comunicare attraverso la sua spontaneità e autenticità senza filtri, ha deciso di non esprimersi solo attraverso i canali social.
Dopo il suo album di debutto “Mi odi ma” pubblicato nel 2021 (che ad oggi conta oltre 18 milioni di ascolti) ha deciso di proseguire la carriera da cantante investendo tutto il suo tempo ed energie in un nuovo progetto discografico, di cui “Che male che fa” è solo il primo tassello.
Nel lavoro è stato affiancato dal suo team artistico: il giovane producer Simone Borrelli in arte JRMY che ha lavorato come direttore musicale del disco curando tutti gli arrangiamenti mentre Francesco Di Lello, in arte Dile, lo ha aiutato per la stesura dei testi e delle linee melodiche.
Riguardo all’album Valerio afferma:
Durante l’uscita di “Mi Odi Ma”, il mio primo album, ho avuto modo di immergermi nei miei sentimenti e, con l’uscita, sono entrato a contatto con quelli di molti.
Approcciarmi al secondo album non è stato facile, avevo ancora tanto vissuto da raccontare e tantissimi sentimenti da esprimere.
Ho passato, senza darlo a vedere, molto più tempo in studio che sui social con la speranza che tramite la musica tutto l’impegno e la dedizione che ci ho messo possano emergere ed essere da esempio a ragazzi come me che ancora cercano la propria strada”.
Il brano è una dedica ideale per ogni ex, parla del dolore causato dalla fine di una relazione attraverso paradigmi semplici ma in grado di catturare accuratamente il trauma della perdita di un amore. Continua a raccontare Valerio Mazzei:
“Che male che fa” è il primo estratto di questo nuovo percorso e parla di una relazione, ormai finita, che ho vissuto a pieno.
Le storie, anche se finiscono, lasciano dentro di noi tantissimi ricordi e momenti dai quali non bisogna fuggire ma farne tesoro”.
L’abbiamo incontrato. Ecco la nostra conversazione…