Video Intervista – WILLIE PEYOTE: A Sanremo … Mai dire mai!

Video Intervista – WILLIE PEYOTE: A Sanremo … Mai dire mai!

WILLIE PEYOTE sarà tra i protagonisti della  71° edizione del Festival di Sanremo. Sul palco dell’Ariston Willie presenterà il brano “Mai dire mai (la locura)”.

La canzone parla di come ci siamo ormai abituati a mettere al primo posto il mero intrattenimento, in tutti i campi, dall’arte e alla cultura, passando per lo sport e arrivando anche alla politica.

Avere un personaggio che funziona è più importante che avere talento, avere il consenso è più importante che avere un programma, far parlare di sé è più importante che avere qualcosa da dire.

Anche in pandemia “the show must go on” quindi si gioca lo stesso anche con gli stadi vuoti, teatri chiusi e concerti annullati ma con gli streaming e i talent show la giostra sembra continuare a girare”.

Ad aprire la mia canzone una citazione tratta dalla serie BORIS che tutti conoscono come il monologo della Locura: “questa è l’Italia del futuro: un paese di musichette mentre fuori c’è la morte”»

E il monologo de LA LOCURA di Boris da cui deriva il titolo del brano:

LA VIDEOINTERVISTA 

IL TESTO 

“questa è l’Italia del futuro, un Paese di musichette mentre fuori c’è la morte”

Ora che sanno che questo è il trend tutti ‘sti rapper c’hanno la band

Anche quando parlano l’autotune, tutti in costume come gli X-men

Gridi allo scandalo, sembrano Marilyn Manson nel 2020

Nuovi punk vecchi adolescenti, tingo i capelli e sto al passo coi tempi

C’è il coatto che parla alla pancia ma l’intellettuale è più snob

In base al tuo pubblico scegliti un bel personaggio, l’Italia è una grande sit-com

Sta roba che 5 anni fa era già vecchia ora sembra avanguardia e la chiamano It-pop

Le major ti fanno un contratto se azzecchi il balletto e fai boom su Tik-tok

Siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype

Non si vendono più i dischi tanto c’è Spotify

Riapriamo gli stadi ma non teatri né live

Magari faccio 2 palleggi, mai dire mai

Siamo giovani affermati, siamo schiavi dell’hype

Non ti servono i programmi se il consenso ce l’hai

Riapriamo gli stadi ma non teatri né live

Magari faccio 2 palleggi, mai dire mai

Mai dire mai, mai dire mai

Mai dire mai dire mai dire mai dire mai

Ora che sanno che questo è il trend tutti che vendono il culo a un brand

Tutti ‘sti bomber non fanno goal ma tanto ora conta se fanno il cash

Pompano il trash in nome del LOL e poi vi stupite degli Exit poll?

Vince la merda se a forza di ridere riesce a sembrare credibile

Cosa ci vuole a decidere “tutta ‘sta roba c’ha rotto i coglioni”?

Questi piazzisti, impostori e cialtroni a me fanno schifo ‘sti cazzi i milioni

“le brutte intenzioni…” che succede? Mi sono sbagliato

Non ho capito in che modo twerkare vuol dire lottare contro il patriarcato

Siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype

Non si vendono più i dischi tanto c’è Spotify

Riapriamo gli stadi ma non teatri né live

Magari faccio 2 palleggi, mai dire mai

Siamo giovani affermati, siamo schiavi dell’hype

Non ti servono i programmi se il consenso ce l’hai

Riapriamo gli stadi ma non teatri né live

Magari faccio 2 palleggi, mai dire mai

(Mai dire mai) non so se mi piego non so se mi spezzo 

(Mai dire mai) non so se mi spiego, dipende dal prezzo

(Mai dire mai) lo chiami futuro ma è solo progresso

(Mai dire mai) sembra il Medioevo più smart e più fashion 

(Mai dire mai) se è vero che il fine giustifica il mezzo

(Mai dire mai) non dico il buongusto ma almeno il buonsenso

(Mai dire mai) ho visto di meglio, ho fatto di peggio

(Mai dire mai) ecco, tu dì un’altra palla se riesco palleggio 

Siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype

Non si vendono più i dischi tanto c’è Spotify

Riapriamo gli stadi ma non teatri né live

Magari faccio 2 palleggi, mai dire mai

Siamo giovani affermati, siamo schiavi dell’hype

Non ti servono i programmi se il consenso ce l’hai

Riapriamo gli stadi ma non teatri né live

Magari faccio 2 palleggi, mai dire mai

Mai dire mai, mai dire mai

Mai dire mai dire mai dire mai dire mai

Mai dire mai, mai dire mai

Mai dire mai dire mai dire mai dire mai

ABOUT WILLIE PEYOTE

Willie Peyote, pseudonimo di Guglielmo Bruno, nasce a Torino nel 1985 da padre torinese di Barriera e madre biellese. Il suo nome d’arte unisce Wile E. Coyote con il peyote, pianta allucinogena proveniente dall’ America settentrionale. Willie è un riferimento al suo vero nome, Guglielmo.  È considerato una delle figure più interessanti e innovative della scena Indie italiana contemporanea. Nel 2011 pubblica il suo primo album solista, “Il manuale del giovane nichilista”, che già dal titolo suggerisce la sua visione del mondo e il suo modo di comunicarlo ai suoi ascoltatori, condensato in un provocatorio mix di cinismo, autoironia e denuncia sociale.  Due anni dopo, nel 2013, esce “Non è il mio genere, il genere umano”, che sembra riconfermare il suo pseudo-pessimismo antropologico Nel 2015 pubblica per ThisPlay Music “Educazione Sabauda”, disco che lancia definitivamente Willie.  L’album è costellato di citazioni più o meno dirette, rivolte ai grandi nomi del rap, del rock e della canzone d’autore (Cypress Hill, The Clash, Francesco Guccini), tanto che si chiude con un testo intenso e poetico “(E allora ciao)” in cui viene citato Luigi Tenco. Particolare attenzione ha suscitato la canzone contenuta nello stesso disco “Io non sono razzista ma…”. Il 6 ottobre 2017 esce “Sindrome di Tôret”, prodotto da 451. Il disco, che secondo Willie è la coniugazione ideale dei suoi due istinti musicali, quello rock e quello hip-hop, è stato accolto molto positivamente e ha ottenuto la certificazione oro. Nel 2018 esce “8” dei Subsonica, contenente una collaborazione di Willie Peyote che canta nel brano “L’incubo”, pubblicato come singolo l’8 marzo 2019. Il 25 ottobre 2019 esce il suo ultimo progetto discografico, “Iodegradabile”, anticipato dal singolo “La Tua Futura Ex Moglie”, che ha ottenuto un ottimo riscontro sui principali network radiofonici ed è certificato disco d’oro. Il 1° maggio 2020 pubblica “Algoritmo”, brano che vede la partecipazione della star internazionale Shaggy. A novembre 2020 esce “La depressione è un periodo dell’anno”, singolo che racconta con amarezza e lucidità il periodo di difficoltà dovuto al Covid-19.

 

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