X FACTOR 2024: Le recensioni degli inediti
Sono arrivati gli inediti a XFactor 2024. Li abbiamo ascoltati in anteprima… ecco le nostre impressioni:
Lorenzo Salvetti, “Mille concerti”, scritto dallo stesso Lorenzo con Antonio Mazzariello e Gianmarco Merolle (in arte Teseghella) e prodotto da Danien – VOTO 7,25
Lorenzo convince. Il brano gli calza a pennello e si Il brano appoggi dolcemente sulla sua qualità vocale. Il testo è il racconto di un amore fatto di silenzi e incomprensioni, ma che resta profondo e indelebile. Ricordi condivisi, come una panchina o uno sguardo, legano due persone nonostante le differenze. Da finale assolutamente.
Les Votives, “Monster” scritto da loro stessi e prodotto da Gianmarco Manilardi e Danien; – VOTO 6,50
Un po’ Maneskin, un po’ Muse. La combustione sonora dei Les Votives incendia ma forse mi aspettavo qualcosa di più!!! Sotto il punto di vista lirico il brano esplora la complessità emotiva di chi si sente incompreso. Tra fragilità nascoste e maschere che cadono, emerge il bisogno di autenticità e accettazione.
I PATAGARRI, “Caravan” scritto da loro stessi e prodotto da Bias e Danien – VOTO 7,25
Il pezzo sembra un po’ una rielaborazione, in versione jazzy e swing , di Thoiry Remix del suo coach Achille Lauro. Il brano racconta il sogno di libertà e autenticità di una vita itinerante su un caravan, lontano dalle convenzioni, dai problemi materiali e dalla ricerca della celebrità. Una fusione tra Patagarri style e Achille!
Francamente, “Fucina” scritto da lei stessa e prodotto da Tomer Levy e Gianmarco Manilardi – VOTO 7,00
Ci si aspettava presentasse la già apprezzata ai Bootcamp “Paracadute”, visto che Manuel si sbilanciò dicendo “è il più bell’inedito che abbia mai sentito a X-Factor” e invece ci arriva questa Fucina comunque già presente live su YouTube da 1 anno. Il brano esplora l’intimità emotiva e fisica di una relazione, tra distanza e desiderio. L’altra persona è vista come una fonte di equilibrio e ispirazione, una fucina di parole e domande. Il tutto su melodie e sound tra atmosfere eteree e pop contemporaneo.
PUNKCAKE, “Gloom” scritto dagli stessi Puncake e prodotto da Gianmarco Biancardi – VOTO 7,00
Sconnesso, disordinato, ruvido, primordiale ma assolutamente potente e naturalmente punk! Ribellione e dissonanza, sia emotiva che sociale, con un tono ironico e crudo. Alterna momenti di vulnerabilità e indipendenza a sfoghi diretti contro norme e aspettative esterne. Fedeli al loro stile!
Mimì, “Dove si va” scritto nientepopodimeno che da Madame e prodotto da Gianmarco Manilardi – VOTO 7,50
La firma di Madame si sente prepotentemente. Un brano dal retro gusto urban-pop che racconta la complessità di una persona introversa e indipendente, tra insicurezze, terapie e scelte di vita non convenzionali, emerge un ritratto autentico e schietto di chi non si adatta alle aspettative degli altri, ma resta fedele a sé stessa. Tra i nostri preferiti!
LOWRAH, “Malasuerte” scritto da LOWRAH, Matteo Montalesi (ESSEHO), Gianmarco Merolle, Filippo Toffanin, Max Elias Kleinschmidt e prodotto da ESSEHO e Andry The Hitmaker – VOTO 6,50
Lowrah si avvolge all’interno di un afrobeats-reggaeton super catchy e contemporaneo. Ci sono echi alla Mahmood, alla Karol G, alla Rosalia, perfino alla Coma_Cose di Malavita. Una atmosfera di disillusione, ma il divertimento e l’adrenalina non mancano, con un mix di lusso e sfortuna. Il tema ricorrente è la “mala suerte” (sfortuna), simbolo di una vita fatta di scelte impulsive e momenti fugaci. Funzionerà!
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